Ammissioni.

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Auguri per la vigilia ragazze. Questo è un piccolo regalo per chi ha aspettato con pazientza che aggiornarsi, almeno spero che ci siano. Ancora buona buona vigilia a tutte.

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Dalla discussione con Michael sono passate altre due settimane, due settimane piene d'impegni, a partire dagli allenamenti di cheerleading a scuola fino a danza e ai compiti a casa. In queste due settimane Michael continuava a mandarmi messaggi ed insisteva nel parlarmi quando eravamo a scuola, forse sbaglio ma voglio soltanto i miei spazi, ho bisogno di capire cosa voglio, è difficile stare con qualcuno che ti ha mentito per tutto questo tempo, venire a sapere che Carly sapeva che lui era ancora vivo mentre io no, ho sofferto parecchio, credevo di aver accettato la sua finta morte ma non è così, e sapere che altri sapevano mentre io no è un'altra pugnalata al petto, è un'altra cosa, un'altro discorso che solo se ci penso sento il cuore stringersi in una morsa. Sapere che ho pianto la sua morte in vano, sapere di aver provato un dolore simile per la persona che amavo e che tutt'oggi continuo ad amare nonostante gli sbagli, mi fa star male.
"Marisol, c'è Clark vuole parlarti. Ah...e scendi c'è una sorpresa per te giù!"mia madre apre la porta della mia camera e mi trova intenta a guardare la finestra, ultimamente sono sempre persa nei miei pensieri.
"Marisol, mi hai sentita?"mi giro verso di lei come se fossi appena scesa dalle nuvole e lei sospira.
"Marisol cosa succede?"questa volta è più dolce e si siede sulla panca sotto alla finestra della mia camera vicino a me.
"Non c'è la faccio mamma, credevo di riuscre a superarlo, di poter andare avanti, di poter fingere che questi tre anni di lontananza non esistessero, credevo di poter superare la distanza che ci sarà quando lui partirà per la Germania, ma sapere che Carly sapeva tutto, sapere che lei è sempre stata più informata di me, di me Marisol Montgomery, migliore amica di Michael il qual il giorno in cui ci fu l'incidente gli confessò di amarla, quindi fa male. Solo a pensarci sento milioni di coltelli che colpiscono il centro del mio petto."non mi accorgo di star piangendo fino a quando mia madre mi asciuga le lacrime che copiose scivolano sulle mie guancie.
"Fa male mamma, ed ho bisogno di tempo. È successo tutto così in fretta, ho bisogno di tempo per pensare a me stessa. Sono giorni che non rispondo ai suoi messaggi o alle sue chiamate, la settimana prima del ballo credevo mi avesse tradita ma la sera del ballo, quando ha avuto la possibilità mi ha spiegato tutto, ed io non sono pronta per superare tutto questo. Vorrei solo che la scuola finisse, vorrei andare al college, un college lontano da tutto e tutti, poter pensare solo agli studi, laurearmi e poi pensare a donare di nuovo il mio cuore. Ma è impossibile, è impossibile perchè il mio cuore non fa altro che chiedere di essere amato, amato dalla persona che fino ad oggi mi sta facendo soffrire, forse sono io che non riuscendo a fidarmi ci sto male, ma sul serio credevo che Michael fosse quello giusto, quello che davvero meritava il mio cuore ma mi sbagliavo."asciugo le lacrime e sistemo i capelli.
"Tesoro, Michael non è quello sbagliato, ci sono solo cose che non è ancora pronto a dirti e tu devi essere pronta ad affrontare tutto, perchè non sei sola c'è lui che vuole starti accanto e far parte della tua vita."mia madre si alza e mi accarezza una guancia per poi attirrarmi in un abbraccio che solo una mamma ti sa dare.
"Sono io che ora non lo voglio nella mia vita. Ho bisogno di girare pagina. Per tre anni volevo che tornasse da me, ed ora che è tornato non riesco a fidarmi. Ho la costante paura che lui possa andarsene di nuovo da un momento all'altro."sciolgo l'abbraccio e sorrido.
"So cosa stai provando, lo provo anche io ogni volta che tuo padre parte, ma credimi che quando mi è vicino io ne sono contenta, sono contenta di averlo ancora al mio fianco, vivo e con tanta voglia di vivere. Ogni volta che lo guardo capisco che ogni sacrificio che farò ne varrà sempre la pena, perchè amo tuo padre! E so che anche tu ami Michael, me lo hai sempre detto e lo capisco da come lo guardi. Anche adesso solo parlare di lui fa brillare i tuoi occhi di una luce nuova, li fa brillare come non mai."sorrido alle parole di mia madre ed in lei posso notare benissimo la stessa uce che lei dice di notare in me, ma non sono sicura di voler iniziare di nuovo una storia con Michael, lo amo si, questo non lo metto in dubbio e mai lo metterò, ma non ho fiducia nelle sue azioni, non ho più fiducia nelle sue parole e questa è una delle cose più importanti per una relazione.
"Mamma, amo Michael più della mia stessa vita, ma non ho fiducia in lui. Ed una relazione senza basi, ma solo con amore non va avanti. C'è bisogno di fiducia, rispetto, cose che lui non ha avuto nei miei confronti, posso capire che non mi abbia detto del suo piano, ma non posso capire la sua scelta di aver confidato questa cosa a Carly e non a me. Carly che per lui non era nessuno sapeva tutto. Ed io la ragazza che lui dice di amare ero all'oscuro di tutto! Tutto capisci? In questi tre anni non ho ricevuto neanche una sua lettera nella quale mi dicesse che stava bene. Neanche una telefonata, nulla ed io mi sono sentita morire, è a causa sua se sono diventata scontrosa, se sono diventata una stronza e ne sono contenta, sai perchè?"sono retorica, non mi aspetto una risposta ma mia madre mi guarda con gli occhi lucidi e scuote la testa per dire di no.
"Perchè questo mi dà la forza di andare avanti ho sempre saputo che non dovevo contare su nessuno, che non dovevo fidarmi perchè potró andare avanti contando solo sulle mie forze. Quindi appena finirò quest'anno andrò il più lontano possibile, ho mandato domande di ammissione a tanti di quei college che non credo possibile che nessuno mi abbia accettata!"la guardo e non posso far a meno di notare una lacrima scivolarle sul viso, so che la sto facendo soffrire con queste mie parole, ma io ho bisogno di andare lontano.
"So che ti sto facendo soffrire mamma e credimi non avrei mai voluto una cosa del genere, ma non riesco a stare qui. Ho bisogno di andare il più lontano possibile. Forse starò sbagliando, forse un giorno me ne pentirò ma ora ho bisogno di andare lontano!"vado ad abbracciarla e lei stringe forte la presa.
"Se è questo che ti farà felice non posso far altro che accettarlo."ha la voce rotta dal pianto ed io la stringo più forte.
"Grazie mamma!"le dò un bacio sulla guancia e poi asciugo le lacrime che continuano a rigarle il viso.
"A proposito, sono arrivate delle cose per te e poi Clark è di sotto che aspetta che tu scenda, dai andiamo."sorrido appena vedo che la sua vivacità e ritornata e poi insieme scendiamo le scale.
"Ciao Clark, scusa se ci abbiamo messo tempo!"lo abbraccio e gli dò due baci sulle guancie.
"Ehy, non preoccuparti. Più tosto va tutto bene? Ho sentito delle urla."annuisco ma poi la mia attenzione viene catturata da cinque buste marroncine che sono appoggiate accuratamente sul tavolo della cucina.
"Mamma! È quello che credo?"domando avvicinandomi alle buste.
"Si, le ha trovate Clark."lo guardo e lui alza le spalle.
"Erano appoggiate sul muretto ed ho pensato di entrarle, cosa sono?"si avvicina passandosi una mano nei capelli.
"Le risposte che cambieranno la mia vita per sempre."prendo in mano la busta di Harvard.
"La leggi tu? Non ne ho il coraggio."gliela passo ed abbasso lo sguardo, lui la prende e sorride.
"Harvard, wow. Se ti hanno presa dobbiamo andare a festeggiare."sorrido alla sua affermazione e con il cenno del capo gli faccio capire che va bene.
"Gentile signorina Marisol Montgomery..."glilancio un occhiataccia per farti capire di andare dritto al punto.
"Siamo lieti di comunicarle..."
"Oddio, oddio oddio mi hanno presa! Mi hanno presa ad Harvard capisci! Harvard!"inizio a saltare e battere le mani come una bambina.
"Siamo lieti di comunicarle che è stata ammessa ad Harvard con il massimo dei voti!"sorride e subito sento mia madre e mio padre correre in soggiorno insieme a Kyle.
"Massimo dei voti ad Harvard?"Kyle sembra stupefatto e lo sono anche io.
"Si, mi hanno presa ad Harvard!"Clark mi abbraccia per poi prendere la busta con sopra scritto:Columbia University of New York.
"Adesso vediamo se ti hanno presa alla Columbia."sussurra girando la busta tra l sie mani.
"Non sapevo l'avessi mandata anche alla Columbia."la voce che pronunciation quests frase non la confondersi mai con nessun altra.
"Già, anche io non sapevo molte cose sul tuo conto."il tono che uso è un pó acido ma non m'interessa.
"Per favore Clark la apri?"sorrido guardando quel ragazzo che davvero mi vuole bene.
"Si, ma sappi che se tutti gli esiti sono positivi andremo a festeggiare, solo io e te!"apre la busta ma prima di estrarre il foglio mi lancia uno sguardo.
"Mi va più che bene!a adesso dimmi qual è la risposta!"gli do tutte le buste e lui sorride per poi aprirle.
"Gentile signorina Marisol Mont....va bene va bene vado dritto al sodo. Siamo lieti di informarle che è stata ammessa alla Columbia con il massimo dei voti ed è stata inserita nei corsi estivi che inizieranno il 6/06."Columbia mi ha accettata, il mio sogno di andare a rifarmi una vita si sta avverando.
"Ti interessano anche le altre?"domanda ed io nego con la testa.
"Quelle che m'interessavano le ho lette. Mamma, credo di sapere dove voglio andare."sorrido per poi prendere tutte le lettere e portarle di sopra.

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