Buon Compleanno, Amore

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Sono al settimo cielo, sono talmente felice che mi sembra di camminare a tre metri dal cielo.
"Ti serve una mano?"una voce dietro di me mi fa sussultare dallo spavento, mi giro stando attenta a non far cadere le decorazioni che ho in mano, alla fine dopo pranzo i ragazzi sono venuti subito in camera mia e hanno trascinato Mike fuori dalla stanza dato che non voleva andarsene, quando mi sono assicurata che fossero usciti e cioè con un messaggio di Esther che diceva:

'Via Libera Wedding planner!'

Non vi dico le risate che mi sono fatta nel leggere quel soprannome.
"Allora? Ti serve una mano?"rivolgo lo sguardo al mio interlocutore e noto con stupore che si tratta del proprietario dell'hotel, cosa vuole quest'uomo da me adesso?
"No, non si preoccupi!"sorrido riconoscente ancora una volta a quest'uomo che anche se non conosco fa di tutto per rendere questa festa indimenticabile per Mike e davvero non finirò mai di ringraziarlo.
"Proprio non ti ricordi di me eh...nana?"quel soprannome mi porta alla mente molti ricordi, ricordi di me da bambina che correvo da mio zio Tyler, quanto mi manca.
"No, ma perchè questo soprannome? E poi scusi ma non le ho dato queste confidenze. Ok che mi ha dato una mano con il cibo, le bevande e il DJ ma non credo sia il caso di affibbiarci nomignoli...e poi lei ha quarant'anni circa, potrebbe avere l'età di mia madre o addirittura di mio padre, si vergogni!"appoggio lo striscione per terra su un coperta che ho portato da casa, per la cronaca non la uso più, ed inizio a prendere le bombolette colorate quando ad un tratto sento una risata risuonare nella stanza, una risata che mi risulta familiare.
"Andiamo, così mi deludi...è vero che sono andato via quando eri piccola, ma addirittura dimenticarti del tuo Zietto...mi deludi Nana!"torna serio e nella sua voce noto un pizzico di delusione e di malinconia, non posso credere che sia lui, zio Tyler partì quindici anni fa per avere fortuna in campo aziendale ed ha messo su una sua catena di hotel, come ho fatto a non pensarci?
"Zietto!"lascio tutto com'è e corro ad abbracciarlo, anzi mi arrampico a lui come un koala.
"Mi sei mancata nana!"mi da un bacio sulla fronte ed io lo stringo forte a me, ricordo che quando ero più piccola fino all'età di sei sette anni lui veniva sempre a trovarci il giorno di natale, ma poi non ha potuto più farlo.
"Anche tu zietto!"lo guardo negli occhi e noto che sono lucidi, piano ritorno a terra ma continuo a stringermi in un abbraccio forte, proprio come quelli di quando ero piccola. Mi sono sempre sentita protetta tra le sue braccia.
"Come stanno Elisabeth e James?"noto che guarda qualcosa alle mie spalle così mi giro e vedo Elisabeth che ha le mani sulla bocca e gli occhi lucidi.
"Elis!"corro ad abbracciarla e quando finalmente capisce chi sono mi stringe in un forte abbraccio e inizia a piangere, da piccola ricordo che lei e Kyle litigavano sempre mentre io e lei andavano più che d'accordo, ricordo che mi prestava le sue bambole e che giocavamo insieme, adesso lei ha 24 anni, un anno in più a Kyle ma è come se fosse una mia coetanea data la sua statura.
"Sol, dio quanto mi sei mancata!"singhiozza con la testa nell'incavo del mio collo ed io rido con le lacrime che rigano il mio viso.
"Papà mi aveva detto che eri qui, ma io non ho voluto credergli. Aspetta che lo scopra James e non ti farà tornare a casa!" James ha la mia stessa età se non un anno in più e devo ammettere che da piccoli lui era il mio eroe, si prendeva sempre i rimproveri a causa mia e non abbiamo mai litigato, io e lui ci teniamo ancora in contatto tramite Skype e Whatsapp lo stesso con Elisabeth tranne con zio Tyler e zia Aurora che hanno cambiato i numeri e non ho potuto recuperarli.
"Cosa succede qui?"la voce di James irrompe nella sala con tono duro e rigido, non è il ragazzo che parla con me tramite Skype, non è il ragazzo che mi chiama due volte a settimana dopo le lezioni solo per sapere come sto e se va tutto bene con la mia famiglia.
"Papà dov'è la ragazza che ha prenotato la sala per un compleanno? Vorrei mettermi d'accordo con lei su quali canzoni mettere."sono ancora stretta tra le braccia di El quindi lui non può vedermi in viso.
"Subito pensi al lavoro tu, guarda chi abbiamo qui!"zio Tyler lo porta vicino ad Elis ed io cerco di staccarmela di dosso ma continua a piangere.
"E dai Elisabeth, fammi salutare James!"ordino con le lacrime agli occhi mentre con le braccia cerco di toglierla ma poco dopo sento due braccia prendermi per i fianchi e la presa di Elisabeth si scioglie dal mio collo.
"Sun!"il volto di James è illuminato da un sorriso enorme, quel sorriso che dedica solo a me. Mi chiama Sun da quando ne ho memoria perchè diceva che sono solare e che riscaldo le sue giornate appena mi vede.
"J!"sorrido ed allaccio le mie braccia al suo collo.
"Sun...oddio non ci credo! Sei qui! Quanto resti?"prende le mie spalle tra le sue mani e mi guarda negli occhi.
"Purtroppo parto domani, ero qui in uscita didattica con la scuola...vi aspettavo questo natale. Volevo farvi conoscere una persona, cioè riconoscere.."abbasso lo sguardo delusa dal poco tempo che abbiamo per stare insieme e anche dal fatto che non potró presentargli Mike.
"Domani? Papà non potevi dirmelo prima? Sarei corso per rivederla!"mi stringe di nuovo in un abbraccio ma poi tutto viene interrotto dal suono del mio telefono che mi avverte dell'arrivo di un messaggio.
"Aspettate un attimo!"vado alla borsa e leggo il messaggio di Esther.

Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora