Ti Amo, Piccola

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"Come avete potuto farlo? Papà tu sai quanto sia difficile per la mamma accettare che suo marito sia un Marines, è vero quando vi siete conosciuti tu già eri entrato a far parte di quel mondo, ma come hai potuto permettere che Mike entrasse a farne parte? Come hai solo potuto pensare che io  sarei stata capace di accettarlo, so che non devo intromettermi nelle sue scelte. Ma ancora non capisco perché TU, mio padre, il mio eroe abbia aiutato il mio ragazzo ad entrare nel TUO mondo! E quanto riguarda te zio Edward, quando hai riconosciuto Mike dovevi impedirglielo, dovevi farlo ragionare e fargli capire che il motivo per cui lo faceva e lo fa tutt'ora non è stato pensato con razionalità, almeno tre anni fa non lo era, ma adesso a distanza di tre anni quella motivazione si è instaurata nella sua mente come se fosse la più giusta!"continuo ad inveire contro mio padre e mio zio i quali ho fatto radunare subito dopo il nostro rientro da Amsterdam, siamo tornati alle otto di sera ed è da due ore che continuo ad urlare contro di loro la mia frustrazione per la scelta di quel ragazzo che è stato influenzato dalla loro visita a New York.
"Sol cara, devi capire che quando Mike è venuto da me, dopo due mesi o poco meno dalla nostra visita alla sua scuola non voleva sentire ragioni per essere respinto. Voleva entrare a tutti i costi a far parte dei Marines, secondo te perchè ho allungato la conferma a così tanto tempo dalla sua domanda?"per la prima volta da quando sono venuta a sapere di quella lettera, delle parole scritte al suo interno, di quella sua passione nata tre anni fa o molto prima mi soffermo a pensare che la conferma sia arrivata in ritardo, molto ma molto in ritardo.
"Con questo vorresti dirmi che devo prendermela solo con mio padre? Ma ormai ho realizzato che è inutile prendermela con qualcuno, ho realizzato che anche se io trovassi un miliardo di scuse per non farlo arruolare, lui ci andrebbe lo stesso e non perchè non ci tiene a me. Anzi il contrario, mi ama così tanto da volermi proteggere, vuole essere in grado di tenermi lontana da Jack e la sua famiglia, vuole tenermi al sicuro una volta che saremo sposati, buffo no? Vuole sposarmi. Ci conosciamo da una vita, stiamo insieme da pochi mesi ma lui vuole sposarmi. Vuole sposarmi papà, ma non so se questo potrà mai avverarsi, infondo basta guardare te. Quattro anni fa sei tornato moribondo da una missione in Iraq e la mamma ha avuto una forza strabiliante ad aiutarti, io non so cosa potrebbe aspettarmi una volta che lui entrerà a far parte di quel mondo, ma so, ho la consapevolezza che anche lui un giorno possa essere travolto da una bomba, sparato ad una gamba o addirittura nel peggiore dei casi morire, mentre nel migliore dei casi potrebbe tornare da me senza neanche un graffio su una parte qualsiasi del suo corpo, ma con una miriade di graffi talmente profondi insinuati nella sua mente, graffi che probabilmente lo terranno compagnia nelle notti più buie, nelle notti in cui io non sarò lì a dirgli che tutto andrà bene. E questo mi spaventa, mi terrorizza. Ma sono talmente pazza, talmente innamorata da accettare questa sua decisione, da accettare che entri nei marines per poter rivendicare suo padre e farlo essere fiero di se..."mi fermo notando mio padre irrigidirsi ed avendo la voce tremante, migliaia se non milioni di paure che mi vortificano in testa, dubbi, incertezze, domande alle quali non troverò mai una  risposta. E piano piano mi rendo conto che non sto urlando contro mio padre e mio zio per rabbia, ma perchè sono terrorrizza dall'affrontare una cosa del genere, terrorizzata dal non esserne all'altezza, sono fiera del sua decisione, ma questo non cambia che io sia tremendamente spaventata.
"Sono talmente innamorata di quel deficiente che ha deciso di mettere al rischio la sua vita per un intero paese da accettare di essere forte per lui, da accettare di sostenerlo quando più ne avrà bisogno. Sono solo spaventata, so che è una stronzata essere spaventata adesso, ad un mese di distanza dal colloquio ufficiale. Ma non lo è se già sai che il tuo ragazzo ha tutti i requisiti adatti per entrare nell'esercito. Vi chiedo solo una cosa, so che due anni sono obbligatori in Germania ma...ecco..."alzo gli occhi al cielo e sbatto più volte le palpebre per evitare che le lacrime righino il mio viso, mi sono ripromessa di non piangere, non più ed ho infranto quella promessa già troppe volte.
"Vuoi chiederci se dopo quei due anni possiamo trasferirlo qui vero?"questa volta è mio padre a parlare, un sorriso amaro spunta sulle sue labbra mentre i suoi occhi mi scrutano e sono pieni di rimorso e pentimento ai quali io non posso che rispondere con un sorriso sereno ed uno sguardo fiero verso quell'uomo che mi ha vista crescere e mi avvicino a lui inginocchiandomi.
"Promettimi che farai di tutto per non tenermelo lontano, so che sarà difficile. Dovrà essere il migliore nel gruppo in cui andrà a far parte ma promettimi che farai di tutto per portarlo qui. Tre anni senza di lui sono stati già troppi, non ne voglio altri. Ed è questo che mi porta ad avere questa reazione, so che quello che fai per il paese è un pó come quello per il quale io voglio studiare. Con la differenza che voi fate di tutto per salvare il futuro ad una donna, un bambino o addirittura ad un intera famiglia che neanche conoscete, mentre io mi limiterò a salvare la vita di un uomo e a dare la buona notizia alla sua famiglia, so che per quanto mi saranno riconoscenti per ciò che faccio ai loro cari, ai loro familiari non lo saranno mai quanto sono riconoscenti ed orgligliosi di voi militari, marines e chi più  né ha più  né metta. Diciamocelo, voi salvate un intero paese se non il mondo intero, noi medici... Beh...noi medici ci limitiamo a salvare quante più persone possiamo, certo avvolte avremo delle sconfitte, avvolte perderemo pazienti o voi perderete alleati, colleghi, vi sentirete in colpa pensando di non aver fatto abbastanza ma non dimenticatevi che una vita persa in confronto alle centomila vite salvate non sono nulla!"mi alzo dando un bacio sulla tempia di mio padre e poi mi dirigo di sopra non sopportando più la stanchezza del viaggio affrontanto solo due ore prima, entro in camera e metto il pigiama mi infilo sotto alle coperte sprofondando in un sonno profondo lasciando che le preoccupazioni che mi attanagliavano solo pochi istanti prima si dissolvano lasciando che il buio si impossessi della mia mente.

Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora