Papà, Afghanistan?

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"Cosa intendeva dire Edward, Chad?"sento urlare mia madre dal piano di sotto e mi sveglio di scatto, provo ad alzarmi ma ho un braccio di Mike che mi stringe in vita e la sua gamba intorcigliata con la mia, cerco di spostarmi provocando meno rumore e meno movimento possibile e una volta alzata mi sistemo i capelli per poi scendere giù.
"Mamma, papà cosa succede?"domando con tono di voce ancora assonnato e stropicciandomi gli occhi mentre li raggiungo in cucina.
"Su avanti diglielo, di a tua figlia cosa ti ha appena detto Edward!"esclama furiosa mia madre, un momento cosa c'entra zio Edward...aspetta non sarà, no non può essere, inizio a preoccuparmi vedendo che mio padre non risponde...
"Cosa c'entra zio Edward adesso? Papà cosa ti ha detto?"domando sedendomi sul divano perchè so per certo che qualsiasi cosa dirà non mi piacerà per nulla.
"Vuole che vada otto mesi in Afghanistan..."lascia la frase in sospeso vedendo che io non mi muovo, l'Afghanistan. Vuole mandare mio padre in un paese dimenticato da Dio, vuole mandarlo a comandare una guerra nella qualla non si sa se ritornerà, non può accettare, non può accettare il rischio di perdere la proposta di matrimonio che Kyle farà a Cara, non può perdersi il mio diploma, non può perdersi il giorno in cui andrò via da casa per andare all'Università, non può perdersi la promozione in secondo superiore di Loui solo perchè non sa dirgli di no.
"Afghanistan...per otto mesi. Sai che ti perderai una parte importante della vita dei tuoi tre figli, perderai la proposta di Kyle a Cara, perderai il mio diploma, perderai la promozione in secondo superiore di Loui...non puoi accettare!"esclamo con le lacrime agli occhi e gesticolando.
"Non posso rifiutare...so che perderò un sacco di cose, so che perderò anche il tuo primo giorno di Universitá, ma non posso rifiutare, ho gia rifiutato molte missioni e tutte erano importanti, ma questa non posso."sussurra venendo verso di me.
"Potresti morire in quella dannata guerra papà!"urlo trattenendo le lacrime.
"Lo so, ma farò tutto il possibile per tornare qui da voi!"mi abbraccia e mi accarezza i capelli mentre io lo stringo forte a me con gli occhi lucidi.
"Quando?"domando ormai rassegnata.
"A febbraio dovrò partire."esclama cauto.
"Vedi di non morire!"forzo un sorriso poi salgo di sopra ed entro in camera trovandomi un Micheal seduto sul letto che mi aspetta a braccia aperte.
"Ho sentito le vostre urla e mi sono svegliato, non sono sceso perchè sapevo che era una cosa di famiglia, ma se vuoi sono qui per ascoltarti se vuoi!"sussurra mentre io vado tra le sue braccia.
"Mio padre deve partire..."sussurro giocando con il bordo delle lenzuola bianche.(per chi non lo avesse capito il bianco è un altro dei miei colori preferiti.)
"Oh...una missione?"domanda accarezzandomi delicatamente i capelli ed io annuisco sospirando.
"Dove?"domanda comprensivo, sa quanto è difficile per me accettare le missioni di mio padre.
"Afghanistan..."sussurro mentre le lacrime iniziano a rigarmi il viso.
"Laggiù...per quanto?"domanda abbracciandomi forte.
"Otto mesi...si perderà tutto, la proposta che Kyle..."vengo interrotta da Loui.
"Hai saputo?"domanda con le lacrime agli occhi ed io annuisco, Loui è uno di quei ragazzi che non mostrano a nessuno i propri sentimenti, è uno di quei ragazzi forti e duri proprio come Kyle e proprio come Kyle si ape solo con me.
"Se né andrà..."sussurra affondando con il viso nell'incavo del mio collo.
"Ma tornerà più forte di prima Loui non preoccuparti, papà è un uomo forte, anche più forte di Kyle..."sussurro accarezzandogli la schiena.
"Sorellina..."sussurra Kyle entrando in camera e noto che Mike si alza e mi lascia un bacio in fronte prima di uscire dalla camera.
"Afghanistan...zio Edward non poteva scegliere missione peggiore!"sussurro tra i singhiozzi e noto che loro mi guardando scioccati.
"Aspettate, voi non sapevate che andrà in Afghanistan?"sussurro e loro negano con la testa.
"Non ha voluto dircelo, sapeva che avrei dato di matto."sussurra Kyle abbracciandomi forte.
"Ho già dato di matto io, vi ha detto quanto deve restarci almeno?"domando in un sussurro e loro negano di nuovo con la testa.
"Ma cosa vi ha detto porco Giuda!"urlo dalla frustrazione.
"Ci ha detto solo che sarebbe partiro, a te?"domandando in coro.. "Mi ha detto che partiva per L'Afghanistan, verso febbraio e che dovrà starci per otto mesi..."sussurro andando alla finestra dove noto Miki parlare con mio padre e mia madre parlare con le mie zie, con le ragazze e con la madre di Miki.
"Si perderà il mio diploma, la tua proprista di matrimonio a Cara, la promozione di Loui e il mio primo giorno di Universita...si perderà il giorno in cui andrò via di casa per prendere la mia strada..."sussurro mentre le lacrime continuano a rigarmi il viso.
"Ma tornerà, ci ha detto che se faceva questa missione non doveva partire più, perchè zio Edward ha deciso di lasciare il suo posto a lui ma deve per forza affrontare questa missione."sussurra Loui ed io annuisco.
"Bene, spero di non incontrare zio Edward fin quando nostro padre non tornerà qui sano e salvo, senza neanche un graffio!"sussurro stringendo i pugni.
"Ora non ditemi nulla ragazzi ma vorrei andare a prepararmi, voglio raggiungere gli altri!"sussurro prendendo le mie cose e loro mi abbracciano per poi uscire mentre io entro in bagno e faccio una doccia rinfrescante, ho bisogno di sciogliere i muscoli delle gambe e l'acqua bollente è un toccasana. Dopo aver lavato con cura i capelli e il corpo esco dalla doccia e inizio ad asciugre i capelli, una volta finito faccio due treccia che partono dalla radice dei capelli e mi vesto, ho scelto di indossare un maglione lungo fin sotto al sedere grigio con una cannottiera nera sotto ed un paio di leggins neri poi indosso i miei inseparabili decoltè grigi, metto solo un pó di matita e scendo giù dagli altri. Una volta raggiunto il giardino noto che mio padre sta ancora parlando con Micheal e distolgo subito lo sguardo appena mio padre si gira a guardarmi poi raggiungo mia madre e mi introduco nella loro conversazione, anzi mi introducono dato che appena mi vedono iniziano a parlare di come siano belli la collana e gli orecchini che indosso ed io gli dico che è un regalo di Mike.
"Ha degli ottimi gusti il ragazzo! Ma dobbiamo andare a comprare qualcosa per la tua uscita didattica come la chiamano i professori!"esclama Cara guardandomi con gli occhi che luccicano.
"Mi dispiace ragazze ma sono già andata con Miki quando ho comprato i regali di natale, quindi ho anche la valigia pronta. Sarà per quella di fine anno! Potremmo accompagnare Esther però!"esclamo e loro annuiscono.
"Si, una volta arrivate a Miami andremo in giro per negozi, ancora non ho comprato nulla!"esclama felicissima lei.
"Marisol, credo che tu sappia che tra due settimane è il compleanno del mio Michael...e che voi sarete in gita quel giorno..."sussurra Clarrissa la madre di Miki, come saprete anche la madre di Cara si chiama Clarissa ma lei non è potuta venire perchè aveva un viaggio d'affari insieme al marito cosi abbiamo deciso di far venire anche Cara per non farla stare sola.
"Si, gli ho anche comprato un regalo!"sussurro per evitare che mi senta.
"A chi hai comprato un regalo?"domanda appunto il diretto interessato.
"A..."non so cosa inventarmi ma per fortuna ci pensa Cara a salvarmi.
"A me, sai al mio compleanno non mi aveva regalato nulla, cosi per farsi perdonare mi ha fatto un doppio regalo di natale che mi ha dato ieri notte quando ci siamo incontrate in cucina!" l'ho sempre detto che quella ragazza è un genio, inventa scuse all'istante senza farti capire se è una bugia o la verità.
"Bambolina, tuo padre vorrebbe parlarti..."esclama Mike incerto.
"Io no, non voglio parlargli. Digli che accetto la sua decisione ma non la condivido."esclamo sicura di me e lui annuisce per poi andare di nuovo via.
"Sol, sai che poi te ne pentirai vero?"domanda mia madre sorridendo, ormai mi conosce a memoria. Sa che lo faccio solo perchè mi sento ferita dalla decisione che ha preso ma sa anche che mi sentirò in colpa per aver perso tempo nello stare arrabbiata con lui.
"Uffa!"alzo gli occhi al cielo, sbuffo poi mi giraro e vado da mio padre.
"Papà, mi volevi?"domando abbassando lo sguardo.
"Si, vieni con me..."sussurra mettendomi una mano dietro alla schiena e camminando verso il piccolo bosco che abbiamo nel giardino.
"So che è difficile da accettare, ma capiscimi. Questa è l'ultima missione che dovrò fare li giù poi sarò io a comandare, sarò io a scegliere in quale missione andare e quale rifiutare, ma adesso non posso."sussurra prendendomi le mani e stringendole affettuosamente tra le sue per tenermi al caldo, ci siamo fermati davanti ad un albero che riconoscerei tra mille.
"Perchè mi hai portata qui?"domando guardandolo negli occhi, ho sempre adorato gli occhi di mio padre, sono di un verde prato che ti fanno sentire subito in pace ma adesso guardadoli noto che sono di un verde scuro, un verde cupo e triste e sapere che quella tristezza gliel'ho messa io mi fa sentire in colpa.
"Perchè questo è il primo albero che abbiamo piantato insieme quando tu avevi solo tre anni, quest'albero ti ha vista crescere come ti ho vista crescere io e voglio che tu venga qui quando ti sentirai sola, quando non ci sarò perchè sarò lontano. Voglio che tu sappia che io non ti lascerò mai sola!"sussurra con gli occhi lucidi.
"Papà, vai tranquillo. Non preoccuparti di noi, preoccupati solo di ritornare a casa sano e salvo!"sussurro abbracciandolo.
"Sai, per me è sempre stato difficile accettare la tua partenza per una missione gua da quando ro una bambina, ma adesso sono cresciuta e ho capito che devo accettare le tue partenze, devo accettare che devo condividerti con il mondo intero perchè tu sei e resterai sempre il mio eroe!"sussurro stringendolo forte e sento che lui sospira di sollievo per poi stringermi più forte fino a farmi mancare l'aria.
"Non avrei sopportato di partire sapendoti arrabbiata con me!"sussurra stringendomi sempre di più.
"Cosi mi uccidi!"sussurro facendo finta di non respirare e lui ride.
"Ora torniamo dagli altri, non posso tenerti solo per me!"esclamo sorridendo ed insieme ritorniamo da mia madre che appena ci vede lo abbraccia forte mentre io vado da Miki che mi abbraccia fortissimo.
"Sono fiero della tua scelta!"sussurra al mio orecchio.
"Anche io!"sussurro sorridendo, rimaniamo abbracciati per molto fino a quando non veniamo colpiti da una palla di neve.
"Piccioncini venite qui!"esclamano Kyle e Cara ridendo e noi li raggiungiamo ma poco prima che siamo da loro mi abbasso, prendo una manciata di neve formo una palla e la lancio addosso a Kyle, inutile dire che si è creato un vero e proprio campo di battaglia, ridiamo e scherziamo come dei bambini, è questo quello che adoro del natale unisce tutti e ci rende sempre e comunque un po bambini.

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