Flashback.

65 6 0
                                    

"Dai Mike cosa c'è che non va? È il terzo canestro che mi fai fare senza batter ciglio!"Brandon mi passa la palla per la quarta volta ma questa volta non la prendo, lascio che rimbalzi due-tre volte sul pavimento in legno della palestra e vado a sedermi sugli spalti dove c'è la mia borraccia d'acqua ed il mio telefono. Prendo l'asciugamano che ho nel borsone per gli allenamenti e tampono il sudore. Oggi è uno di quei pomeriggi dove le cheerleader e noi giocatori di basket ci alleniamo insieme, ma oggi Marisol, cocapitana non è potuta venire e questo mi preoccupa, non è mai mancata a nessun allenamento, stessa cosa per la danza. Marisol è una ragazza bellissima e non per questo adoro passare del tempo con lei. Lasciando perdere i sentimenti che provo per lei da più di tre anni, ma lo pensavo già prina, quando alle medie mi chiese se potevo darle ripetizioni di latino dato che lei era pessima inbquella materia mentre io andavo più che bene.
"Ehy, cosa ti prende?"Brandon mi si avvicina ed io faccio cenno con la testa verso le cheerleader.
"Marisol? Ora che mi ci fai notare non è venuta.."ha un espressione perplessa e quando sto per rispondere sento il telefono vibrare sulla panca.

'Ho saputo che andrai alla festa di Jack, quando avevi intenzione di dirmelo?'

Sorrido a quel messaggio che mi fa capire che sta bene e non devo preoccuparmi.
"Sta bene, mi ha appena mandato un messaggio, vuole sapere perchè non gli ho detto della festa di Jack..."abbasso nuovamente lo sguardo sul dispay del mio iPhone e mi sento maledettamente in colpa per ciò che le farò tra poche ore.

'Semplice, non te l'ho detto perchè TU non verrai!'

Rimango a guardare il display ancora per un pó fino a quando non si illumina di nuovo avvertendomi che ha risposto.

'Come si vede che non conosci Cara ed Esther, purtroppo quelle due quando si mettono qualcosa in testa le puoi SOLO accontentare. Quindi aspettaci, stasera ci sarò anche io!'

No, non può venire. Non me lo perdonerei mai, terrorizzato cerco lo sguardo di Brandon e noto che lui è intento a leggere la chat aperta e poco dopo alza lo sguardo.
"Convincila a non venire Michael, non puoi farle questo. Sarà già dura avere la notizia, ma vederla di persona la distruggerà!"mi guarda con occhi pieni di rabbia, lui è l'unico che sa i problemi della mia famiglia e soprattutto è l'unico che sa qual è il piano dei miei.
"Lo so, non dirmi nulla. Devo andare da lei. Ci vediamo stasera."gli do una pacca sulla spalla e poi mi alzo, vado negli spogliatoi, faccio una doccia veloce e poi con ancora i capelli umidi prendo il borsone e raggiungo la macchina di corsa, una volta fuori dall'Istituto butto il borsone nei sedili di dietro e poi mi metto al posto del guidatore e inizio a sfrecciare per le strade di Miami solo per raggiungere per un'ultima volta la ragazza che amo più di me stesso, non gliel'ho mai detto, e sapere che mai potró farlo mi distrugge. Credevo di avere più tempo, di poter vederla sorridere tutte le mattine solo perchè le porto la colazione, vorrei poterla sentir ridere per le mie stupide battute che so che sono squallide, che fanno schifo ma è cosi gentile da non dirmi che sono pessime, vorrei poterla abbracciare per il resto dei miei giorni ma non posso, pultroppo non poso decidere io cosa fare della mia vita, non ora. Non in queste circostanze.
Parcheggio la macchina nel vialetto dei Montgomery, la mia seconda famiglia, scendo dalla macchina e raggiungo la porta laccata di rosso, sono sempre stati gentili e rispettosi verso me e la mia famiglia e questo mi f capire quanto siano buone con me e la mia famiglia e mi sento male nel solo sapere che presto li pugnaleremo alle spalle. Busso la porta ed aspetto che Selene venga ad aprirmi, so che oggi ha il giorno libero al ristorante quindi sono certo che lei sia in casa.
"Michael, ciao. Che ci fai qui?"come mi aspettavo ad aprirmi viene Selene.
"Selene, ciao volevo parlare con Marisol, è in casa?"sorrido alla donna che mi ha vista correre per casa dietro sua figlia solo perchè rubava i miei appunti per dispetto, o perchè semplicemente volevamo giocare ad acchiapparella.
"Si certo, è in camera sua!"entro in casa e salgo le scale di corsa per raggiungere la sua camera, appena entro mi ritrovo Marisol con solo l'asciugamano che le copre il corpo e rimango a guardarla per alcuni secondi dato che non si è accorta della mia presenza, quanto vorrei poter accarezzare quel corpo e sapere che è solo mio.
"Copriti!"la mia voce risuona in tutta la stanza e lei inzia ad urlare per poi coprirsi meglio con l'asciugamano e guardarmi con gli occhi che se solo potessero sarei già morto stecchito.
"Cosa ci fai qui! Per poco non mi viene un infarto!"porta una mano al petto e prende dei lunghi respiri, anche solo con un asciugamano è sempre bellissima.
"Scusa, non credevo ti stessi già preparando!"mi giro di spalle e lei inizia a vestirsi.
"Secondo te se non ti rispondo ai messaggi, cosa posso star facendo in prossimità di una festa dove sarò presente? Puoi girarti stupido!"indossa la canotta e poi va allo specchio dove inizia a truccarsi, non mi è mai piaciuta con chili di trucco, io la trovo bellissima anche senza ma lei non lo ha mai capito.
"Non mi piace quando esageri con il trucco, sei più bella al naturale e te l'ho sempre detto! Non capisco perché ti ostini a farti le maschere!"vado dietro di lei e poggio le mani sulle sue spalle, non sto ancora facendo una polemica del suo voler andare alla festa di quel rincitrullito solo perchè per me può andare a divertirsi, in fondo non sono nessuno per dirle di non farlo, ed è per questo che voglio che lei vada in un pub anziché a quella festa.
"Cosa ci fai qui Miki, non hai risposto alla mia domanda!"mette il mascara e poi un filo di lucidalabbra rosso, non si trucca molto, e questo mi fa molto piacere. Prendo un sospiro e poi le esterno i miei pensieri.
"Non voglio che vieni, preferisco che tu vada in qualche discoteca anziché alla festa di Jack. Ti prego dimmi che non verrai!"la guarda intensamente attraverso lo specchio e lei si gira verso di me.
"Lo sai come sono le ragazze, vogliono divertirsi e quella di Jack per loro è la festa più bella. Ho provato a dire di no te lo giuro, ma Esther ha fatto gli occhi dolci...e poi ha detto che venivi anche tu."sussurra guardandosi le scarpe.
"Sei la solita brava ragazza bambolina, facciamo una cosa. Vieni alla festa ma starai tutto il tempo con me!"sorrido e lei annuisce contenta.

Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora