Capitolo 13

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Seth percepì il suo cuore scaldarsi dall'emozione durante il pasto. Si sentiva un po' sciocco a pensarlo, eppure, gustandosi la cena e chiacchierando amabilmente, sembravano proprio una coppia sposata, affiatata e in perfetta sintonia.

Dopo la cena Duke obbligò Seth a sedersi sul divano, lasciando che fosse lui a preparargli il caffè come un marito premuroso.

Seth era così emozionato e felice che gli tramavano le mani, così prese il telecomando e accese la televisione nel tentativo di calmarsi.

«Ecco qui» fece poco dopo Duke, porgendogli una tazza.

«Grazie» rispose Seth.

Seth smise di fare zapping quando vide il telefilm CSI e bevve il caffè, allungando le gambe davanti a sé per stare più comodo.

Svuotata la tazza, Seth stava per chiedere a Duke che cosa volesse fare, quando l'altro lo precedette.

«Vado un secondo in bagno» fece Duke.

«Certo.»

Seth rimase solo con i suoi pensieri, sentendo l'ansia fare capolino nella sua anima.

Era stata una serata perfetta, meravigliosa. Duke era stato dolce e premuroso, mostrando un lato di sé che Seth non si sarebbe mai aspettato di vedere, e ora lui aveva paura di rovinare tutto.

Desiderava davvero possedere Duke, ma non aveva mai fatto la parte dell'attivo e un milione di dubbi presero ad attaccare il suo cervello come una pioggia di meteoriti.

Se gli avesse fatto male? Se avesse fatto schifo, rivelandosi un imbranato di proporzioni bibliche?

Ancora perso nelle sue paranoie, Seth non si accorse del ritorno di Duke finché questi non gli si parò davanti.

Seth alzò gli occhi e gli mancò il respiro. Duke era completamente nudo, in mano stringeva il lubrificante e un preservativo e sul viso aveva un sorriso malizioso.

«Come mi vuoi?» gli chiese Duke, facendolo deglutire sonoramente.

Seth dovette anche schiarirsi la voce nel tentativo di riuscire anche solo a produrre un suono.

«Ehm... io...»

Duke posò quello che teneva in mano sul divano, di fianco a Seth e si mise in ginocchio, in mezzo alle sue gambe.

«Non mi vuoi più? Hai cambiato idea?» gli chiese, iniziando a sfilargli i pantaloni della tuta e i boxer.

«No... cioè ti voglio, ma...» balbettò Seth.

«Ma cosa?» domandò il suo amante, scendendo a leccargli il cazzo quasi mezzo duro.

«Ho paura di farti male...» ammise in un sussurro.

Duke alzò il viso per guardarlo negli occhi e allungò una mano per accarezzargli la guancia.

«Voglio sentirti dentro di me» confessò, quasi con timidezza.

Il cuore di Seth fece una capriola a quelle parole e annuì, facendogli capire che aveva riacquistato un po' di coraggio e che voleva provare.

Duke tornò a leccargli il membro, questa volta con più decisione, facendolo gemere. Seth si ritrovò addirittura a inarcarsi quando Duke gli succhiò la cappella con forza, per poi riprenderlo di nuovo in bocca, facendolo impazzire.

A un certo punto Duke si staccò, tirandosi indietro. Prese il preservativo e lo srotolò sul sesso di Seth. Afferrò il lubrificante e ne mise una generosa quantità su tutta la sua asta, dopodiché si alzò in piedi.

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