Capitolo 33

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Clay

Clay era un po' nervoso all'idea di andare a cena da Duke e Seth, specie dopo quello che era successo nel suo studio, ma si fece coraggio e guidò sino all'indirizzo datogli da Gil, usando il suo fedele navigatore satellitare.

Una volta parcheggiato, decise di mandare un messaggio al suo ragazzo, perché anche se era intenzionato ad andare sino in fondo, non voleva comunque entrare da solo.

Clay: "Sono qui sotto."

Gil: "Prendi l'ascensore e sali al terzo piano, ti aspetto lì."

Clay sospirò, prese la bottiglia di vino che aveva comprato per l'occasione e si incamminò verso l'entrata.

Fece come gli aveva detto Gil e non appena raggiunse il terzo piano, se lo ritrovò davanti, con un sorriso che avrebbe potuto illuminare il mondo intero.

«Ciao, dolcezza» lo salutò il giovane, avvicinandosi per rubargli un bacio.

Clay indietreggiò, guardando alle spalle di Gil, col timore di intravedere Duke che lo fulminava con lo sguardo, ma erano soli.

«Tranquillo, non ti mangia, promesso» lo rassicurò Gil, prendendogli la mano.

«Speriamo» borbottò lui, sentendo la sua ansia crescere.

Varcata la soglia dell'appartamento, vennero accolti da Seth, intento ad asciugarsi le mani su un panno. Aveva un sorriso cordiale e gentile e tese la mano verso il fotografo.

«Benvenuto, Clay.»

«Grazie, Seth...» disse, stringendogli la mano. «Ho portato questa» aggiunse, porgendogli la bottiglia di vino.

«Grazie, la vado subito a mettere al fresco» rispose Seth, dirigendosi in cucina.

Gil lo invitò a togliersi la giacca, per poi raggiungere gli altri in salotto.

Duke era seduto sul divano e quando li vide entrare, si alzò. Clay temette il peggio, ma a parte la muscolatura rigida, l'uomo apparve cordiale.

«Buonasera, Clay» lo salutò.

«Buonasera...»

Seth andò verso di lui con un bicchiere di vino e glielo porse.

«Manca solo Kevin e poi possiamo sederci a tavola.»

«Viene anche Kevin?» chiese, stupito.

«Sì, devo parlare con lui di una cosa importante» affermò Duke. «Gil? Perché non aiuti Seth con le ultime cose? Io mostro la casa a Clay.»

Gil si mosse a disagio e gli lanciò un'occhiata, come se volesse chiedergli se per lui andava bene restare da solo con Duke. Clay pensò che, se voleva davvero restare con il giovane e vivere un rapporto duraturo, doveva affrontare il fratello e passare quella specie di test. Perché lui voleva con tutto il cuore restare con Gil.

«Non lo mangio, tranquillo» fece Duke, prendendo in giro il fratellino.

«Sarà meglio!» ribatté il giovane, andando in cucina con Seth.

Duke puntò i suoi occhi azzurri su Clay. «Vieni.»

Clay deglutì sonoramente prima di seguirlo e venne guidato su una piccola terrazza. Duke chiuse la porta finestra e si mise a guardare il panorama, rimanendo in silenzio per qualche minuto.

«Così esci con mio fratello» affermò Duke.

Clay pensò che fosse il momento giusto per dare voce ai propri pensieri.

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