Seth si voltò lentamente, trattenendo il respiro. Aveva paura di guardare Duke in volto e stava rabbrividendo alla sola idea di incontrare i suoi occhi azzurri, ma si fece coraggio.
Il suo uomo lo fissava con severità e disapprovazione, con le braccia incrociate sul petto e sembrava pronto a spolparlo vivo.
«Ehm... Io...» balbettò Seth, senza sapere da dove cominciare.
«Ora ho del lavoro da fare» sbuffò nervosamente Duke, avvicinandosi. «Stasera, appena abbiamo finito di lavorare, vengo a casa tua e parliamo. E ti posso assicurare che non sarà una cosa piacevole» ringhiò, oltrepassandolo e uscendo dalla sala, lasciandolo solo.
Seth sentì il proprio cuore piangere e si fece un esame di coscienza. Certo, non era tutta colpa sua se Clay aveva mandato Kevin Harrison da lui, però Seth avrebbe dovuto avvisare Duke.
Forse, se gli avesse detto subito della telefonata di Kevin, non si sarebbe arrabbiato con lui, ma oramai il danno era fatto e Seth doveva trovare un modo per farsi perdonare.
Tornò nel suo ufficio e fece la ricerca che Duke gli aveva chiesto. Quando gliela portò, il suo compagno non gli rivolse nemmeno uno sguardo e gliela fece posare sulla scrivania.
Seth passò la giornata a rimuginare sull'accaduto, sperando di poter chiedere perdono a Duke e, una volta finito l'orario di lavoro, decise di tornare a casa per aspettarlo.
Una volta rientrato si fece una doccia al volo e indossò qualcosa di più comodo. Si sarebbe messo a preparare la cena, ma era talmente nervoso che riusciva solo a camminare per il salotto come un automa, cercando di trovare le parole giuste per spiegare quello che era successo.
Quando il campanello di casa suonò, Seth fece un salto così alto che quasi sbatté la testa contro il soffitto e si affrettò ad aprire la porta.
Aspettò Duke sulle scale, come faceva sempre, ma quando lo vide arrivare non aveva quel magico e caldo sorriso che rivolgeva soltanto a lui. Sul suo volto c'era un'espressione tetra e tagliente, che sembrava volerlo squarciare in due.
«B-bentornato» lo salutò Seth, dato che non sapeva cosa dire.
Duke non rispose e, non appena Seth lo lasciò passare, entrò in casa, togliendosi la giaccia.
Seth richiuse la porta, notando che l'altro aveva ancora i vestiti che indossava in ufficio, segno che aveva appena finito di lavorare.
Duke si passò una mano tra i capelli dal nervoso e fissò il pavimento, pronto a scoppiare come una bomba. Molto probabilmente quei secondi di silenzio erano il conto alla rovescia per l'esplosione imminente.
5... 4... 3... 2... 1...
«Ora voglio una cazzo di spiegazione!» gridò Duke, voltandosi a fissare Seth. «E vedi di non contare balle! Come cazzo faceva ad avere il tuo numero? O a sapere che eri suo fan?»
Seth deglutì e fece un passo verso la cucina, come se la considerasse una via di fuga sicura.
«T-ti ricordi quando sono andato da Clay a prendere le foto per la Klyss?» Duke annuì e Seth continuò. «Mentre ero nel suo studio, mi ha fatto vedere delle foto e mi ha chiesto un parere. Dovevo dirgli che cosa mi facevano venire in mente e... una di quelle foto... era un uomo in boxer steso su un letto. La sua posa era molto simile a quella che Kevin aveva nel film "Scopandomi il vicino", così, senza volerlo, ho fatto il suo nome.»
Duke cominciò ad avanzare verso di lui, lentamente, e Seth a indietreggiare, finché non finirono in cucina, con il tavolo da pranzo a dividerli.
Seth continuò la spiegazione, sperando di far capire a Duke che non era colpa sua, almeno non del tutto.
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Un Eccitante Equivoco
RomanceSeth è un ragazzo buono, timido e solitario. Ha un lavoro semplice e una vita che potrebbe definirsi monotona. L'unica pecca di Seth è la sua ossessione per Kevin Harrison, uno dei più famosi porno star gay del mondo. Seth possiede tutti i suoi dvd...