Seth seguì Kevin con la macchina, deciso ad aiutare l'uomo che sembrava afflitto da un grande problema.
Si fermarono in un bar vicino all'ufficio di Seth e, non appena parcheggiarono le auto, quest'ultimo inviò un messaggio a Duke.
Seth: Mi fermo un momento a prendere un caffè con Kevin, arrivo appena ho finito.
Duke: Che storia è questa?
Seth sorrise, pensando che, molto probabilmente, il suo uomo era scattato in piedi dalla sedia in preda alla gelosia.
Seth: Tranquillo, faccio in fretta, promesso.
Duke: Ti punirò per questo, sappilo.
Seth rise, scendendo dalla macchina e chiudendola con il telecomando.
Seth: Non vedo l'ora :P
«È il tuo uomo?» gli domandò Kevin, avvicinandosi. «Non voglio crearti problemi.»
«Nessun problema. Andiamo?» lo incitò Seth, dirigendosi verso l'entrata.
Si accomodarono a un piccolo tavolo, leggermente appartato sulla destra, lontano da occhi e orecchi indiscreti.
Kevin aveva sempre quel sorriso raggiante sul viso, lo stesso col quale Seth l'aveva sempre visto e gli venne da chiedersi da quanto tempo la superstar stesse fingendo che andasse tutto bene.
Arrivò una cameriera e ordinarono entrambi un caffè. Rimasero in silenzio, studiando l'ambiente che li circondava finché la ragazza non tornò con le loro bevande calde.
Una volta soli Kevin strinse la tazza tra le dita e sospirò. La sua espressione mutò lentamente, il sorriso sparì, lasciando spazio al dolore.
«C'è qualcosa che ti tormenta?» gli domandò Seth, preoccupato.
«Mi sento stanco» affermò Kevin, alzando gli occhi azzurri per incontrare i suoi. «Sai, quando ho iniziato questo lavoro avevo diciotto anni, i miei mi avevano appena cacciato di casa perché avevano scoperto che ero gay e mi servivano soldi.» Kevin guardò fuori dalla vetrata, ma non stava veramente osservando i passanti o la città, stava rivivendo la sua esistenza. «All'inizio era bello, mi piaceva e ho fatto strada. Ma...» Fece una pausa e spostò il suo sguardo di nuovo sulla tazza di caffè. «Ma col passare degli anni le cose sono cambiate.» Kevin iniziò a giocare con la bustina di zucchero. «Hai presente la cioccolata?»
Seth alzò un sopracciglio, ma decise di assecondarlo.
«Sì.»
«È buona, è dolce e la mangeresti tutti i giorni, ma se lo facessi davvero, a lungo andare non riusciresti più ad apprezzarla...» Kevin guardò Seth dritto negli occhi. «È così che mi sento. Mi eccito, faccio sesso, ma non provo più piacere... È... È diventata una cosa meccanica e basta. Non so se riesco a spiegarmi.»
«Ho capito cosa intendi» rispose Seth dispiaciuto, cercando di immaginare come dovesse sentirsi.
«Vorrei... smettere...» sussurrò Kevin, come se avesse paura a dirlo.
«Allora dovresti farlo» affermò sicuro Seth. Kevin lo guardò con stupore e un pizzico di terrore. «Di cosa hai paura?»
Kevin si imbarazzò. «Ecco... Io... Che cosa dovrei rispondere a un possibile futuro colloquio di lavoro alla domanda "quali sono le tue esperienze lavorative"? E poi sono stato un'idiota...»
«In che senso?»
«Quando ho cominciato non ho voluto un nome d'arte e ho usato il mio vero nome...»
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Un Eccitante Equivoco
عاطفيةSeth è un ragazzo buono, timido e solitario. Ha un lavoro semplice e una vita che potrebbe definirsi monotona. L'unica pecca di Seth è la sua ossessione per Kevin Harrison, uno dei più famosi porno star gay del mondo. Seth possiede tutti i suoi dvd...