Seth aveva dormito malissimo. Aveva passato tutta la notte a pensare e ripensare al fatto di non essere ancora stato baciato da Duke.
Magari non gli piaceva quell'accenno di barba che Seth aveva sulla mascella? Forse gli davano fastidio gli occhiali che Seth indossava a lavoro? Che non gli piacesse affatto baciare?
Seth aveva ipotizzato mille scenari diversi, finché questi non avevano raggiunto la parte oscura e pessimista del suo cervello.
E se non lo avesse ancora baciato perché non lo riteneva degno? Se lo avesse solo considerato un passatempo senza importanza, col quale sollazzarsi a tempo perso?
Seth stava impazzendo, si sentiva sempre più depresso e, infatti, quando a metà mattinata portò un caffè a Duke, questi dovette notarlo.
«Seth? Tutto bene?» gli chiese, scrutandolo attentamente da dietro la tazza mentre sorseggiava la bevanda calda.
«Sì» rispose lui, facendo un pallido sorriso.
Duke arcuò un sopracciglio, posò il caffè sulla scrivania e si girò di lato, rimanendo seduto sulla poltrona di pelle nera.
«Vieni qui» gli disse, con un tono di voce più dolce del solito.
Seth lo accontentò, mettendosi di fronte a lui. Duke fece scorrere le mani sulle sue gambe, guardandolo con preoccupazione.
«Ti ho fatto lavorare troppo? Sei stanco?» si informò.
«No, no! Davvero, sto bene» si affrettò a ribattere.
«Sei sicuro?» Quando Seth annuì, Duke iniziò ad accarezzargli le mani. «Stasera abbiamo la cena con i dirigenti della Klyss... Ho bisogno di te.»
Seth sentì un piacevole calore sbocciargli nel petto. Duke aveva bisogno di lui. Quelle semplici parole furono per lui la medicina più efficace del mondo.
«Non ho dormito bene stanotte, ma non è nulla» gli spiegò, guardando le loro dita intrecciarsi magicamente. «Sono pronto per stasera.»
Duke sorrise. «Ottimo.» Prese un post-it dallo schermo del pc e lo porse a Seth. «Preparami solo questi, poi voglio che tu vada a casa a riposare.»
«Ma io-»
«Nessun ma!» fece Duke, alzandosi in piedi. «Vengo a prenderti stasera per le otto, d'accordo?»
Seth sospirò sorridendo. «Sì, capo.»
«Bravo, il mio verginello.»
Seth sbuffò, abbassando lo sguardo dall'imbarazzo.
«Non sono più vergine...» disse in un sussurro appena udibile da un orecchio umano.
Duke gli prese il mento tra due dita, costringendolo a sollevare lo sguardo per incatenarlo al suo.
«Oh... Lo so, Seth. Credimi, lo so.»
Il suo tono di voce era sesso allo stato puro, così roco e provocante che Seth sentì il proprio membro sussultare.
«Su, da bravo, fai ancora queste due cosette per me e poi fila a casa» lo incitò Duke, dandogli una pacca sul sedere. «Non dimenticarti di darmi il tuo indirizzo» aggiunse malizioso.
***
Seth non si era accorto di quanto fosse stanco finché, tornato a casa, non si era steso nel letto. Non appena la testa si era posata sul cuscino soffice, i suoi occhi si erano chiusi e si era addormentato placidamente, sentendo ancora il calore di Duke sulle sue mani.
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Un Eccitante Equivoco
RomanceSeth è un ragazzo buono, timido e solitario. Ha un lavoro semplice e una vita che potrebbe definirsi monotona. L'unica pecca di Seth è la sua ossessione per Kevin Harrison, uno dei più famosi porno star gay del mondo. Seth possiede tutti i suoi dvd...