"I'm not gonna come back."

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Credo che dopo la reazione di mia madre il mio corpo sia stato travolto da un'ondata di sollievo. Ma non ne sono certa, giacché dentro di me ci sono già una quantità spaventosa di sentimenti negativi, pronti ad avvelenarmi l'anima, che non mi hanno lasciata godere quel breve istante di positività.

Non so come dovrei sentirmi, ora.
Da qualche parte, dentro la mia testa, giace la consapevolezza che dovrei fermarmi ed analizzare il quadro generale...invece di sorvolare e dedicarmi a tutt'altro, pur di non pensare.

E forse sarò in grado, prima o poi, di affrontare tutto questo a sangue freddo senza scoppiare in lacrime e dover raccogliere i cocci del mio cuore. Ma non è questo il momento.
Mi concentrerò sulla mia quotidianità, e lascerò che quel momento arrivi da sé...sperando che succeda quando avrò ritrovato un briciolo di forza e volontà.


I corridoi della FIU sono più animati che mai. C'è un infinito via-vai di gente intenta a raggiungere i propri corsi, e mi ci vuole tutta la concentrazione del mondo per ricordarmi quale sarà il mio.
Camminando lentamente e scansando, ogni tanto, qualche studente troppo precipitoso che rischia di abbattermi come un ostacolo pur di rispettare la sua tabella di marcia, mi avvio verso l'infinita rampa di scale.
Vicino ad essa, scorgo Jessica e Marcus che sembra stiano discutendo animatamente, e decido all'istante che non sia il caso di interromperli per un semplice saluto.

Però, prima ancora che io possa immedesimarmi del tutto con la folla che sale furiosamente gli innumerevoli gradini, gli occhi azzurri della frizzante ragazza di posano su di me. Succede, dapprima, in un gesto involontario, che poi la porta a rigirare la testa e continuare la discussione con il ragazzo di fronte a sé. Ma, quasi come se nella sua testa avesse messo a fuoco la mia immagine, ritorna a guardarmi per poi lanciarmi un sorriso tirato.
Marcus, a sua volta, interrompe il suo discorso e alza gli occhi al cielo quando la sua interlocutrice comincia a trascinarlo verso di me.

"Ehi." Asserisco, guardandoli in modo interrogativo, visto il loro strano comportamento.
"Dobbiamo dirti una cosa." Risponde Jessica all'istante, guadagnandosi un'altra occhiata al cielo da parte di Marcus.
"Sei tu che gliela dirai. Io me ne andrò, lasciando che voi parliate da donna a donna." Dice, il ragazzo, alzando le mani in segno di resa e scandendo bene le ultime parole.
E mentre loro continuano a bisticciare, una lampadina si accende nella mia testa e capisco che i due stanno cercando di mettermi al corrente su qualcosa di cui, mio malgrado, sono già venuta a conoscenza.
Pertanto, mi afretto a interrompere Jessica prima di sentirla apostrofare Marcus, per la seconda volta, come un "fottuto vigliacco".

"Ehi, so già tutto. Rilassatevi!" Esclamo, facendomi scappare una risata imbarazzata.
I due posano contemporaneamente il loro sguardo su di me e tirano un lungo sospiro di sollievo.
"Melody è una fottuta troia." Afferma Jessica, serrando le labbra in un modo che la rende più adorabile che minacciosa. Marcus, invece, si limita a ridacchiare divertito e a ribadire, ancora una volta, che questa sia una conversazione da affrontare tra sole donne. E prima che la sua amica lo possa fermare, si allontana da noi con la velocità di un razzo.

"Justin ha fatto la sua parte." Constato, mantenendo un'aria distaccata.
"Okay, non devi assolvere Justin da ogni colpa. Ma lascia che ti dica una cosa." Continua la ragazza, mettendo un braccio intorno alle mie spalle, per poi cominciare a guidarmi verso l'uscita del college.
"Melody è una troia cronica. Sai, tipo i malati cronici, solo che lei è una troia." Spiega, facendomi scoppiare a ridere per il suo ragionamento senza alcun senso. "Più un ragazzo è inaccessibile e più lo desidera. E se è felicemente coinvolto in una relazione, è un po' come una ciliegina sulla torta."
"Temo che tu non stia parlando del bacio tra lei e Justin." Constato, guardando il parcheggio che si materializza davanti a noi. Qualcosa mi dice che mi porterà ad un'altra sessione di shopping e il mio stomaco si stringe in una morsa di paura.
"E' esattamente di questo che sto parlando." Controbatte Jess, fermandosi vicino alla sua macchina." Ma il suo essere troia ha dei precedenti."

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