The whole gang gets together

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"So che vorresti andare a controllarli." Asserisce mia madre, guardando le sue carte con un cipiglio sulla fronte.
"Lo dici soltanto perché è evidente che stai per perdere." Ribatto, a mia volta, dando un'ultima occhiata alle mie , prima di poggiarle sul tavolo e passare ad analizzare l'espressione di David.
Quest'ultimo è del tutto impassibile, rendendomi impossibile capire quale sarà la sua futura mossa.

E' bello passare del tempo insieme a loro, senza farci schiacciare dal peso dei problemi contro cui dobbiamo combattere ogni secondo di ogni santo giorno. Siamo solo noi, a sfidarci in uno stupido gioco a carte, come solevamo fare sempre io e mia madre quando ero più piccola.
Così, oggi, abbiamo deciso di fare una sorta di iniziazione, nonché riprendere questa tradizione, rendendo partecipe anche David.

E nel frattempo, pur di non dover fare i conti con un lato spaventoso di me, dissuado me stessa dal pensarci che Justin sia ancora rintanato nella sua stanza insieme a Whitney, senza maglietta, per svolgere quel maledetto progetto.

"Volete smettere di guardarvi in cagnesco e concludere questo gioco?" Dico spazientita, notando il loro comportamento infantile e poco sportivo.
Di fronte alla mia incitazione, David ci mostra le sue carte, rendendo ufficiale la sua ennesima vittoria, al che che mia madre inizia a sbuffare e ad apostrofarlo in alcuni modi a dir poco orribili.

"Che bambini..." Sussurro, alzandomi a malavoglia, per poi raccogliere le tazze che fino a poco fa erano piene di cioccolata calda. I due, però, continuano indisturbati il loro assurdo battibecco, diventando ancora più agguerriti.

Prima di ritornare da loro, mi prendo il tempo per mangiucchiare qualcosa in cucina, dandoli il tempo di riprendere a comportarsi come degli adulti.
E sono contenta di appurare che, effettivamente, gli animi si siano calmati quando riprendo il mio posto, malgrado il motivo sia la presenza di Whitney, affiancata da Justin.

"Sei sicura di non voler restare a cena?" Chiede mia madre, rivolgendosi alla ragazza, che si sta passando la mano attraverso i capelli un po' scompigliati.
"Devo assolutamente andare, ma la ringrazio." Risponde educatamente quest'ultima, facendosi affiorare un sorriso di circostanza sul volto. Come risposta, mia madre imita il suo gesto...anche se si vede lontano un miglio che il suo sorriso non coinvolge affatto anche gli occhi, essendo puramente falso.

"Ritorno subito." Mi sussurra Justin, baciandomi la fronte, prima di incamminarsi insieme a Whitney e sparire dalla mia visuale.
Dal canto mio, mi limito a fare un gesto vago con la mano, evitando di spiaccicare parola- poiché non del tutto sicura di quello che potrebbe uscire dalla mia bocca.

Credo di non essere mai stata così gelosa in tutta la mia breve vita. In queste ore, ho sviluppato un'enorme apprensione nei confronti di una ragazza che, di fatto, non ha fatto niente di male...se non aiutare la persona che, metaforicamente parlando, rappresenta un chiodo fisso per me.

Mi sento terribilmente patetica e temo che il mio lato da psicopatica- ossessiva, di cui finora non ne ero nemmeno a conoscenza, stia prendendo il sopravvento sul mio buon senso. In mia difesa però, potrei dire che tutto ciò stia succedendo anche per il semplice fatto che mi sento meno sicura di me stessa, giacché la malattia sta influendo anche su alcuni aspetti fisici.
Tuttavia, devo lottare contro i miei stessi istinti pur di non perdere la ragione e cadere nell'assurdità.

E per mettere a tacere le voci che alimentano il mio nervosismo, scambio un paio di messaggi con Jessica e la mia amica storica, Jade, che sono letteralmente il classico esempio di due persone agli antipodi . Tant'è che Jessica, solitamente molto protettiva nei confronti di Justin, mi consiglia caldamente di trovare un modo per offrirgli un po' di sana concorrenza. Jade invece, con la sua indole accondiscendente e molto più placida, si impegna con tutta se stessa per convincermi affinché io riesca a riacquistare il mio essere distaccata, in modo non lasciare che questi eventi abbiano un impatto troppo forte su di me.

Not only stepbrothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora