Il tempo passa inesorabilmente.
Passa senza curarsi che tu sia ancora in grado di corrergli dietro. Semplicemente prosegue sulla sua strada, portandosi con sé i tuoi giorni migliori.E così un bel giorno, due mesi più tardi, ti svegli con qualche centimetro di capelli in meno (e, a dire il vero, anche persino qualche capello in meno) e qualche chiletto in più (che, fortunatamente, ti dici, va nei punti giusti) e ti rendi conto che, anche se arrivata strisciando come un insipido insetto, sei ancora qui. E ti senti forte. Ti senti forte perché sei ancora viva ... perché, malgrado tu ti sia sempre sentita fragile come un fiorellino, non sei ancora appassita e la morte sembra ancora lontana dal strapparti dalle braccia della vita.
"Ma come ti è venuto in mente?" Mi interroga Jess, guardandomi attentamente mentre sto finendo di impacchettare un piccolo pensierino per Justin, il nemico numero uno dei regali di compleanno.
"Lo sai meglio di me che odia i regali. Ma questo non può essere definito propriamente un regalo, sono solo alcuni piccoli ricordi. Quindi sarà obbligato ad accettarlo e smettere di comportarsi come un bambino."
"Non cercare di sminuire questa idea geniale. Gli stai letteralmente regalando i tuoi ricordi migliori." Constata, facendosi affiorare un sorriso a trentadue denti sul volto. "Ne andrà pazzo."Dal canto mio, mi limito a sorriderle di rimando, per poi procedere col sistemarmi il cappello per quella che credo che sia la decima volta nel giro di cinque minuti. Istintivamente, tiro un un lungo respiro di sollievo quando sento di essere riuscita a nascondere con successo quella perdita di capelli di cui tutti ne sono a conoscenza, ma che mi ostino comunque a nascondere in maniera quasi compulsiva .
Jessica, per mostrare tutta la sua approvazione, tira un lungo fischio e mi assesta un colpo sul sedere, facendomi ridacchiare sommessamente.
"Sei uno schianto!" Si complimenta con me, osservando il mio vestito morbido bordeaux, abbinato ad un paio di Dr. Martens nere e un giacchettino di jeans, stile old school. In cuor mio, mi auguro che Justin condividerà il suo pensiero, anche se ho ancora qualche sorpresa in serbo, per la sua festa di compleanno di stasera, che mi auguro non lo lasci indifferente.
Ogni volta che mi ricapita di vedere la FIU, il mio cuore sprofonda in un mare di euforia, ricordandomi di come io abbia dovuto rinunciare alla corsa verso il raggiungimento dei miei obiettivi. Ma questa volta lascio da parte le mie riflessioni, concentrandomi sulla figura di Justin, che scorgo vicino all'entrata del college.
Più in là però, a poca distanza da lui, ho la sfortuna di notare anche l'odiosa Melody che osserva ogni suo movimento, quasi fosse una pantera pronta a lanciarsi sulla sua preda.
Volendo vedere come i due si comportano senza essere a conoscenza della mia presenza,mi astengo dall'andare in contro a Justin, sforzandomi di tenere a bada i continui richiami del mio subconscio, che cerca di avvertimi su una possibile crisi di gelosia persino per un semplice scambio di parole.Per la mia felicità, Justin prosegue senza degnarla di alcuno sguardo, prendendo il telefono e armeggiando con esso per qualche istante. E quando la suoneria del mio cellulare mi informa che mi sia arrivato un messaggio, non posso fare a meno di sorridere, sapendo per certo che sia proprio suo.
Il mio sorriso si allarga ulteriormente quando, aprendo il messaggio, leggo le parole con cui egli mi sta informando di aver appena finito i corsi, per poi finire con quel immancabile "Ti amo" che non smette mai di ripetermi ogni giorno, come se avesse paura che io possa scordarmelo.A questo punto, decido finalmente di avvicinarmi a lui, con Jessica che mi segue a ruota, aumentando la velocità dei miei passi quando noto come il suo sguardo si accende alla mia vista, in segno di puro stupore, dimostrando di essere stato colto completamente alla sprovvista.
"Buon compleanno, amor mio!" Esclamo, buttandogli le braccia intorno al collo.
"Come mi hai chiamato?" Ribatte, dopo aver rilasciato un bacio sulle mie labbra, senza badare alla gente intorno a noi.
"Amor mio." Ripeto, sorridendo ampiamente per la sua espressione meravigliata.
"Non l'hai mai fatto." Mi fa notare, intrecciando le sue dita alle mie. "Vorrei che fosse il mio compleanno più spesso."
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Not only stepbrothers
Fanfiction"E giuro che non vorrei essere così maledettamente stronzo con te, Rosaly, ma è insano guardarti e pensare che potresti essere tutto ciò che ho sempre voluto e che mai vorrò. Sapere che mi odi mi salva dal buttarmi ai tuoi piedi e supplicarti di ved...