Capitolo 3 - Gemme More

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Io e i ragazzi avevamo deciso di prenderci una pausa dopo aver concluso il Tour di Humanoid, era il duemilaundici e volevamo rilassarci. Avevo anche dedicato molto tempo alla mia nipotina Angelika che cresceva a vista d'occhio.

Tom ormai non abitava più con me, ero rimasto io a casa nostra e senza il suo disordine e la sua presenza mi sentivo un pò disorientato. Il mio gemello mi teneva compagnia, finchè c'era lui con me mi sentivo tranquillo ma adesso avevo bisogno di pensare a me stesso e andare avanti per la mia strada. Ero contento che si fosse sposato con Ariel, come avevo sempre pensato erano fatti per stare insieme sin da quando eravamo bambini. Ciò non toglie che ci sentivamo ogni giorno per telefono e ci vedevamo anche.

Quella sera sarei andato con Georg e Gustav a sbronzarmi un pò, avevo bisogno di divertirmi e circa alle nove di sera iniziai a prepararmi.

Indossai delle Buffalo verde fluo con un platform altissimo, dei jeans neri e una canotta grigia con lo scollo a V; i capelli li sistemai un pò scompigliati ma senza il mio solito crestone, li avevo accorciati un pò per cambiare look.

Georg mi venne a prendere e mi feci trovare nel parcheggio davanti casa.

- Dove si va sta sera? - domandai sistemandomi la cintura di sicurezza.
- Direzione Night Club, l'hanno appena aperto qui vicino e dicono che sia carino, tanto per domani non abbiamo programmi - mi disse Georg mentre partimmo.

- Tom viene oppure sta a casa? -

- Tom ha detto che si unisce a noi, passiamolo a prendere -

- Ok, mi sembrava strano che non volesse venirsi a sbronzare un pò - dissi ridendo

- Infatti si è sposato ma ha pur sempre 22 anni, ha bisogno anche lui di noi - ribattè Georg ridendo.

Arrivammo sotto casa di Tom e salì in macchina salutandoci tutti.

- Ciao merde, andiamo a spaccarci, sta sera serata tra maschi, Ariel e Angelika sono ad una conferenza di alcuni artisti europei e io non potevo non vedermi con i miei amici e mio fratello. - Disse salendo in macchina. La vita da famosi era così: 80% lavoro e 20% vita privata perciò non mi stupivo se Ariel e Tom non trascorrevano molto tempo insieme.

Arrivammo al Night e c'era un pò di coda da fare, nessuno fece caso a noi per il momento. Eravamo abituati a non poter uscire di casa ma da quando avevamo terminato il Tour le cose si erano calmate.

- Quanti siete? - ci chiese il buttafuori.
- quattro, e non quattro a caso - disse Georg prendendolo in giro.

- Entrate pure - rispose guardandoci seriamente dall'alto in basso.

Entrammo e ci sistemammo in un tavolo non lontano dal palco dove si esibivano le cubiste seminude.

- Cosa ordinate? - disse Tom sfogliando il menu.

- Piñacolada per me - dissi io che volevo tenermi un pò leggero per il momento.

- Io un bel Long Iland per iniziare - disse Tom seguito dall'approvazione degli altri due.

Vidi le luci del locale soffuscarsi e sentii partire una musica che io conoscevo molto bene, anzi una delle mie preferite.

Mi voltai di scatto e vidi solo il palco illuminato da una luce bianca ed una ragazza su quel palco ballando sulle note di "Gemme more" di Britney Spears.

Rimasi incantanto per almeno trenta secondi guardando i suoi fianchi ondeggiare intorno a quel palo per poi fare poledance, era non troppo alta e non troppo magra, capelli neri e occhi color ghiaccio. Non era scura di carnagione ma il corpetto in latex che stava indossando le donava assolutamente.

Si accorse di me in mezzo alla folla e iniziò a muovere il bacino fissandomi negli occhi e all'improvviso mi sentii troppo in imbarazzo e distolsi lo sguardo per qualche secondo. Quando tornai ad osservarla era girata di schiena e vedevo solo il suo sedere muoversi a tempo con la musica.

Quella mora era mozzafiato e io non potevo fare a meno di fissarla.

- Ou svegliati - sentì lo schiaffo pesante di Tom sulla schiena.

- Non è roba per te quella - continuò Tom appoggiandosi allo schienale del divanetto accavallando una gamba e sorseggiando il suo cocktail.

- Sta zitto stavo solo guardando come ballava - dissi toccandomi il piercing al sopracciglio.

- Si e io sono frocio - tutti risero insieme a Tom.

Non risposi alla provocazione e facendo finta di niente ogni tanto mi giravo per vedere se la ragazza tornava sul palco ma niente, per tutta la serata lei non c'era ed io ero rimasto folgorato dalla sua bellezza.

Dream Machine {BILLKAULITZ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora