Capitolo 13 - Goodbye Mum

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Erano le sette e mezza e dopo che spensi la sveglia mezzo addormentato riuscii ad alzarmi e stiracchiarmi le braccia per poi sbadigliare.

Non potevo alzarmi a quell'ora, era illegale ed impensabile. La gente come me dormiva a quell'ora.

Guardai il display del telefono che stranamente era senza messaggi da parte di Kristina. Forse dormiva e si era dimenticata della commissione che avremmo dovuto fare mezz'ora dopo!

Ancora ad occhi semichiusi provai a chiamarla dirigendomi in cucina e nessuno mi rispose.

Staccai la chiamata e andai a vestirmi di fretta. Non feci caso neanche al fatto che ero senza trucco. Sembravo un morto quella mattina.

Uscii di casa con i capelli mezzi scombinati, e prima di dirigermi da Kristina passai al Bar a prendere un caffè per svegliarmi un pò.

Passando in mezzo al traffico mattutino come al solito mi ritrovai dopo il ponte nel quartiere oscuro.

Accostai all'inizio della via e poi spensi il motore per telefonare a Kristina:

Di nuovo nessuna risposta. Cosa diavolo era successo?

Vidi una ragazza magrissima e trasandata dai capelli fucsia dirigersi verso il portone camminando frettolosamente e la mezza idea che avevo era quella di fermarla e provare a chiedere a lei.

Abbassai il finestrino del passeggero e poi le urlai: - Hey tu capelli fucsia! -

Indossai subito gli occhiali da sole ed una sciarpa che tenevo sempre in macchina per ogni situazione.

- Chi sei? - disse sorridendo con gli occhi storti. Era drogata sicuramente, lo capii dalle croste che aveva sulle braccia e dal suo viso così spento.

- Ehm.. Conosci Kristina? -

- Certo che la conosco - disse accennando un sorriso mostruoso. Aveva i denti gialli.

- Ok la sto cercando ma non so dov'è -

- Oh... - disse rattristandosi forse esagerando un pò.

- È in comunità - disse ballando un pò su se stessa.

- Ma sei pazza? - domandai fissandola.

- Pazzo sei tu che hai la sciarpa in estate - disse ridendo in modo sguaiato ed esagerato.

- Cosa vuol dire in comunità? -

- Che sua madre è morta sta notte e l hanno chiamata per andare la - disse allontanandosi dalla macchina con delle scarpe grosse stile fattona.

Mi schifai della sua visuale e poi balzai per ciò che le mie orecchie avevano appena sentito!

Era morta sua madre? Il sangue delle mie vene iniziò a pompare il doppio per la paura e la preoccupazione.

Non avevo idea di dove fosse quella comunità e non sapevo se quella tossica dai capelli fucsia mi stava dicendo la verità.

[L'ho fatto corto apposta, scusatemi continuerò domaniii!]

Dream Machine {BILLKAULITZ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora