Erano le sette e mezza e dopo che spensi la sveglia mezzo addormentato riuscii ad alzarmi e stiracchiarmi le braccia per poi sbadigliare.
Non potevo alzarmi a quell'ora, era illegale ed impensabile. La gente come me dormiva a quell'ora.
Guardai il display del telefono che stranamente era senza messaggi da parte di Kristina. Forse dormiva e si era dimenticata della commissione che avremmo dovuto fare mezz'ora dopo!
Ancora ad occhi semichiusi provai a chiamarla dirigendomi in cucina e nessuno mi rispose.
Staccai la chiamata e andai a vestirmi di fretta. Non feci caso neanche al fatto che ero senza trucco. Sembravo un morto quella mattina.
Uscii di casa con i capelli mezzi scombinati, e prima di dirigermi da Kristina passai al Bar a prendere un caffè per svegliarmi un pò.
Passando in mezzo al traffico mattutino come al solito mi ritrovai dopo il ponte nel quartiere oscuro.
Accostai all'inizio della via e poi spensi il motore per telefonare a Kristina:
Di nuovo nessuna risposta. Cosa diavolo era successo?
Vidi una ragazza magrissima e trasandata dai capelli fucsia dirigersi verso il portone camminando frettolosamente e la mezza idea che avevo era quella di fermarla e provare a chiedere a lei.
Abbassai il finestrino del passeggero e poi le urlai: - Hey tu capelli fucsia! -
Indossai subito gli occhiali da sole ed una sciarpa che tenevo sempre in macchina per ogni situazione.
- Chi sei? - disse sorridendo con gli occhi storti. Era drogata sicuramente, lo capii dalle croste che aveva sulle braccia e dal suo viso così spento.
- Ehm.. Conosci Kristina? -
- Certo che la conosco - disse accennando un sorriso mostruoso. Aveva i denti gialli.
- Ok la sto cercando ma non so dov'è -
- Oh... - disse rattristandosi forse esagerando un pò.
- È in comunità - disse ballando un pò su se stessa.
- Ma sei pazza? - domandai fissandola.
- Pazzo sei tu che hai la sciarpa in estate - disse ridendo in modo sguaiato ed esagerato.
- Cosa vuol dire in comunità? -
- Che sua madre è morta sta notte e l hanno chiamata per andare la - disse allontanandosi dalla macchina con delle scarpe grosse stile fattona.
Mi schifai della sua visuale e poi balzai per ciò che le mie orecchie avevano appena sentito!
Era morta sua madre? Il sangue delle mie vene iniziò a pompare il doppio per la paura e la preoccupazione.
Non avevo idea di dove fosse quella comunità e non sapevo se quella tossica dai capelli fucsia mi stava dicendo la verità.
[L'ho fatto corto apposta, scusatemi continuerò domaniii!]
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Dream Machine {BILLKAULITZ}
FanficDa quando Ariel e Tom si sono sposati, Bill vive da solo a Berlino senza il suo gemello e nonostante continui ad essere il leader dei Tokio Hotel, inizia a sentire la necessità di un qualcosa che non lo faccia sentire vuoto come lo è sempre stato. ...