Capitolo 18 - Drunk in love

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Sulla strada di ritorno ero talmente euforico che tiravo un pò troppo con la macchina e avevo ormai superato il limite di velocità. La prima cosa che feci una volta rientrato fù mettermi in abiti comodi e iniziare a sistemare tutto per i ragazzi. Mi trovavo in mezzo al lungo corridoio di parquet a dover decidere in quale stanza mettere tutti. Io e Kristina c'eravamo baciati e anche un pò più di un innocente bacio, perciò al dieci percento avrei potuto pensare di sistemare la sua roba nella mia camera da letto, era una camera enorme e con un letto matrimoniale e un armadio che prendeva da una parte all'altra della parete; il problema era la velocità delle cose, doveva essere lei a voler entrare nella mia camera e non io a decidere dove collocarla. Perciò chiusi la porta della mia camera e mi affacciai a quella di fronte dove avevano dormito i due gemelli due sere prima. Decisi che quella sarebbe stata la stanza di uno dei due mentre andando avanti dopo aver superato il bagno di Tom c'erano altre due stanze e poi le scale che portavano al piano di sopra. Una stanza era lo studio di registrazione e l'altra era una stanza degli ospiti quindi l'altro gemellino l'avrei potuto sistemare lì, così andai avanti e lo tenni a mente. Salii le scale di moquette bianca e mi trovai al piano di sopra. Mi guardai un pò intorno: alla fine del corridoio di fronte a me c'era la stanza di Tom, era un pò che non ci entravo e decisi di varcare la porta; dentro vi era un letto matrimoniale, una scrivania e alcuni murales su una parete. Nella stanza si poteva sentire ancora il suo profumo di vaniglia ma ricordandomi cosa dovevo fare chiusi la porta e tornai all'inizio del corridoio.

Allora Kristina dove l'avrei sistemata? C'erano tre stanze sul corridoio oltre a quella di Tom, una era una sala "di intrattenimento" per gli ospiti quando venivano da noi qualche sabato sera e c'erano un biliardo, alcuni tavoli da ping pong e via dicendo. Quindi quella non andava bene. La stanza di fronte, sulla destra del corridoio era bella grande e ospitava la lavanderia quindi niente da fare.

Guardai l'ultima stanza rimasta, era la stanza perfetta per lei. Un letto matrimoniale giaceva al centro della stanza, alcuni puffi erano appoggiati vicino al letto e un tappeto di pelo grigio era steso per terra di fronte al letto.

Alla sinistra una scrivania e alcuni poster di Britney Spears appesi al muro; alla destra uno specchio verticale brillantinato attaccato ad un armadio bianco a tre ante. Decisi che la camera di Kristina sarebbe stata quella. La usava Ariel di solito ecco perchè dava l'impressione che ci fosse aria di donna lì dentro.

Chiusi la porta alle mie spalle dopo aver controllato se le lenzuola erano pulite e poi scesi le scale e tornai al piano di sotto.

Avrei voluto mangiare sul terrazzo vicino alla piscina, come prima sera. E forse avrei potuto invitare anche Ariel e Tom?

Mandai due messaggi a mio fratello proponendogli di venire a mangiare da me sta sera e che comunque avrebbe trovato anche Kristina e i suoi fratelli:

T: "Ok ci siamo, chi cucina?"

Che domande. Avrebbero cucinato le due ragazze.

B: "Ariel e Kristina! Vuoi mica che cucini io?"

T: "Per carità di Dio se cucini tu non vengo xD allora alle 19 da te ciao"

Bene, ora che venivano anche mio fratello e mia cognata dovevo comprare qualcosa. Così chiamai Andrew, guardia del corpo dei Tokio Hotel che anche se non era in servizio per me sarebbe andato a fare un favorino:

A: pronto?
B: Andrew ho bisogno di un favore, potresti venire a casa a prendere la mia carta di credito e andare a fare un pò di spesa?
A: Oh Bill salve, non sapevo che questo fosse uno dei suoi numeri, va bene vengo. Ci mancherebbe.
B: Si.. poi ti spiego perchè sto usando questa scheda ma tanto tra poco tornerò a quella che avevo prima, ti aspetto grazie mille ciao"

Dream Machine {BILLKAULITZ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora