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Thomas

Sento le sue urla da lontano, seguo il suono finché non la trovo. È rossa su una guancia, ha un labbro sanguinante, i capelli arruffati e si tiene una spalla. Di fronte a lei c'è Jake con un pugno stretto pronto da sferrare.
Appena lo alza urlo il suo nome senza pensare:

- Jordan!!!-

Lei smette di urlare e mi guarda impietrita mentre lui si gira lentamente verso di me.

- E tu cosa vuoi ora?- sbraita mentre avanza verso di me.

- Lascialo stare!- grida lei disperata. Allora lui ritorna sui suoi passi ed è pronto a picchiarla di nuovo quando il mio corpo decide di fermarlo.

Lo prendo per una spalla e lui mi tira subito un pugno in faccia, rispondo di conseguenza con un calcio ben assestato che lo fa infinocchiare dal dolore.

Corro dalla piccola e indifesa Jordan e la aiuto a sostenersi in piedi perché ormai si vede che sta per svenire dalla tensione, ma non reagisce, allora la prendo in braccio e la porto a casa mia.

Siamo arrivati: tiro fuori le chiavi dalla tasca dei jeans e apro la porta, vado in camera mia e la distendo sul mio letto visto che si è addormentata durante il tragitto.

È stupenda. La sua pelle bianca leggermente sporcata di sangue e piena di lividi violacei fa contrasto con i sui capelli castani colorati di rosso.
Vado un attimo in bagno a prenderle un panno per pulirle il labbro e quando torno la trovo seduta che mi guarda.

- Come ti senti?- le chiedo sedendomi vicino a lei e provando a strofinarle il labbro su cui ormai si era formata una crosta di sangue.

- Ahi!- emette un gemito di dolore.

- Scusami... cosa ti stava facendo quello li?- chiedo serio e lei mi guarda inespressiva. Tace. Non risponde.
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Jordan

Non ho la forza di rispondere. Mi ha picchiato. Lo so benissimo, ma non voglio e non riesco a pronunciare questa parola. Poi... perché lo ha fatto? Era diverso, non era lui, sembrava impossessato. Era talmente arrabbiato....ma l'unica arrabbiata con lui dovrei essere io. Ha baciato la mia migliore amica sotto i miei occhi!

- Non lo so.- rispondo dopo un tempo infinito.

- Come sarebbe "non lo so"? Ci sarà pure un motivo per cui lo ha fatto!- deduce.

- No, non c'è! Lui ha baciato Amanda davanti ai miei occhi! Non può essere arrabbiato con me se io sto con te!- alzo la voce.

- Quindi la colpa è mia?- dice guardando il pavimento.

- No,no,no, non fraintendere. Tu non centri. Ha parlato del fatto che io fossi solo sua e che non dovevo andare con il primo che capitava. Forse pensa che io e te stiamo... stiamo....- non riesco a finire la frase, allora lui lo fa per me.

- Insieme? È questo che intendeva?-

- Credo... potrebbe essere... ma noi siamo solo amici vero? Insomma ancora non c'è niente tra noi più dell'amicizia... magari ci sarà...-

- Jordan, okay.- mi gira il volto con una mano e mi guarda dritto negli occhi e io mi perdo nel ghiaccio.
Si avvicina lentamente e io so già cosa sta per fare.
Ma lo fermo subito mettendogli una mano sul petto scolpito.

- Thomas, non fare così. Noi siamo solo amici...-

- Ma io voglio essere più di un amico per te.- mi sorride malizioso.

- Dammi un po' di tempo... per conoscerci meglio e per risolvere le cose con Jake....- gli dico abbassando lo sguardo.

- Va bene, ma sappi che io sarò sempre qui ad aspettarti, anche per sempre se è necessario.- sorride sincero e mi da un leggero bacio sulla guancia.

- Grazie- rispondo soltanto.

- Ti riaccompagno a casa?- domanda mettendo una mano sopra la mia fredda.

- No... non ancora... non voglio far vedere ai miei genitori in che stato mi ha ridotto, farebbero troppe domande e poi lo denuncerebbero eccetera, eccetera, eccetera.- sentenzio.

- Ma sai che prima o poi dovrai tornare a casa vero?- mi chiede sorridendo.

- Si, lo so. Non oggi... devo trovarmi un posto in cui vivere per un po'... magari in affitto...-

- Puoi restare qui con me, se vuoi... ho una camera libera apposta per gli ospiti vicino alla mia...- prova a convincermi.

- No... non posso accettare... mi hai già salvato la vita non posso anche pretendere che mi ospiti a casa tua...- non riesco a finire la frase perché lui mi fa il labbruccio e gli occhioni dolci e io non posso che mettermi a ridere.

- Daiiii! Per favoooree!?!?- mi implora mettendosi addirittura in ginocchio a mani giunte.

- E va bene dormirò da te! Ma a una condizione: dovrai raccontarmi una bella fiaba prima di addormentarmi!- invento per complicargli le cose.

- Sarà fatto!- esulta e mi sa che mi ha preso sul serio. Io stavo solo scherzando!

Mi alzo dal letto e vado in bagno per ripulirmi.
Appena mi guardo allo specchio mi tappo la bocca per non urlare dallo spavento. Ho i capelli arruffati, gli occhi gonfi di pianto, una crosta di sangue sul labbro e un graffio sul mento.

Prendo coraggio per togliermi la maglietta dato che la spalla mi fa male da morire e scopro tutti i lividi che mi ha fatto. Ne ho uno sulla spalla, uno sulla schiena uno sul collo e due graffi sulle scapole di quando mi ha sbattuto contro il muro.

Sciolgo i capelli da quello che è rimasto della mia coda, se così si può chiamare, e scopro anche lì una crosta di sangue dovuta all' elastico che aveva un piccolo cuoricino di metallo che ora è impresso nel mio cranio.

Senza accorgermene sto piangendo, cerco subito di sopprimere le lacrime lavandomi la faccia, ma non serve perché si vede benissimo che ho pianto ancora.
Sento bussare alla porta e senza che io dica niente lui entra.

- Che succede?- mi chiede.

Non gli rispondo. Lui mi guarda e rimane impietrito.

È una scena raccapricciante.
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Ecco finalmente il capitolo tanto atteso. Ancora non si sa cosa è successo a Jake! Vi farò morire di ansia ancora per un po'!😈😈
Buona lettura.

Alice❤

Jordan on the road (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora