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Fin da piccola sono stata la rovina dei miei genitori. Ogni giorno ne combinavo una diversa: ho imparato le parolacce prima del dovuto grazie alla gang che seguivo in quinta elementare e di cui ne sono il capo tutt'ora, mettevo spilli sulle sedie delle maestre a scuola, ragione per cui mi trovavo ogni pomeriggio a cancellare le lavagne e tante altre cose molto peggiori.

Richard ed Elysa, gli unici genitori sul pianeta con un limite della pazienza superiore alla norma, sono sempre stati esasperati dal mio comportamento. E adesso che ci penso mi dispiace un po' per loro, ma sono fatta così e nessuno mi può cambiare!

Sono Jordan ho 14 anni, vivo nella Grande Mela o meglio conosciuta come New York, in una piccola casetta con giardino tra la 45° strada e la Brodway Ave nel quartiere di The Bronx.

Il mio sogno è quello di poter comprarmi una moto e scappare da qui insieme alla mia banda ( gli On the road, il nome è dato dal fatto che passiamo il nostro tempo a girovagare per la città anche quando piove).

Ovviamente è impossibile che i miei genitori mi lascino comprare una moto dato che i miei risparmi sono destinati al college che io non farò assolutamente! Quindi ho deciso di cercarmi un lavoro in giro  in modo da racimolare qualche soldo.

La mia spericolata banda è composta da tre ragazzi, Jake, Tobyas e Pit, e un'altra ragazza oltre a me, Amanda, che di solito si fa chiamare Jipsy.
E in questo periodo mi stanno aiutando ad ottenere il foglio rosa per guidare una moto dato che loro ce l'hanno già.

Infatti per oggi abbiamo in programma di andare a fare qualche corsa in un circuito poco distante da casa mia, ma ci ritroviamo a Central Park, proprio dove sto andando.

- Ciao Ma' sto uscendo, non torno prima di sta sera!- grido a mia madre prima di varcare la soglia, ma lei mi blocca per le solite raccomandazioni che io infrangerò sicuramente.

- Tesoro mi raccomando non cacciarti nei guai come al solito!- mi dice con le mani piene di schiuma dei piatti che stava lavando.

- Si certo!- le dico alzando gli occhi al cielo e me ne vado chiudendomi la porta dietro le spalle.

Il mio abbigliamento è consono a quello che sto per fare: pantaloni di pelle nera attillati, stivali alti e aderenti, giacca di pelle grigio chiodo con le borchie e sotto una camicia bianca scollata che mette in mostra il seno.

Trovo i miei amici ad aspettarmi perché come sempre mi faccio attendere e come sempre tutti fischiano di stupore appena mi  vedono.

- Sei uno schianto Bambola!- esclama Jake rimasto incantato recuperando il mento che gli era caduto per terra.

- Grazie!- e gli do un bacio sulla guancia che lo fa arrossire, ma cerca subito di cambiare discorso ricomponendosi.

- Ehmm.... sì, prego.... andiamo dai che le moto ci aspettano!- dice e tutti esultano.

Jake è il più bello e quello che secondo Amanda mi sta dietro da tantissimo tempo, ma io non provo niente per lui perché lo vedo soltanto come un grande amico.

Dopo pochi minuti arriviamo nella pista chiusa con un catenaccio, il che per noi non è affatto un problema dato che basta scavalcarlo.
Cammino verso la mia moto rosso fuoco con le fiamme aerografate sui lati e mi ci siedo sopra poi ci accordiamo sui giri da percorrere e Tobyas da il via alla gara!

Jordan on the road (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora