Sto percorrendo il circuito a 100 all'ora per la quinta volta delle 15 che abbiamo deciso e per il momento sono in testa.
All'ultimo giro sono vicina al traguardo e ormai nessuno si può mettere in mezzo tra me e la mia vittoria, quando una moto nera come la notte si piazza in mezzo alla pista, ma non riconosco il guidatore perché la faccia è coperta interamente dal casco integrale grigio. Gli faccio cenno di spostarsi, ma non mi ascolta allora a pochi metri dal traguardo sono costretta a inchiodare ma il freno non risponde ai miei comandi. Quando sono a un metro da lui scende dalla moto e la lascia in mezzo alla strada.
Accade tutto molto velocemente: il freno finalmente inchioda, vengo catapultata in avanti come se non pesassi niente e mi schianto sul terreno da corsa di sabbia rossa.
Non vedo nulla. Provo ad aprire gli occhi ma le mie palpebre non rispondono. Ci provo di nuovo e ci riesco, ed è proprio in quel momento che mi ricordo tutto.
Mi viene da piangere mentre le immagini si rincorrono nella mia mente a una velocità impressionante. Cerco di guardarmi intorno ma non riesco a girare la testa perché qualcosa mi tiene bloccato il collo e la schiena con un busto rigido.
Era da tantissimo che non piangevo, ma ora ero tutta sporca di trucco sulle guance. Poi mi accorgo che c'è qualcuno al mio fianco che dorme. Lo tocco leggermente con la mano e si sveglia immediatamente.
- O mio Dio Jordan sei viva, non ci speravo più! È tutta la settimana che mi fai preoccupare!- dice Jake al mio fianco piacevolmente sorpreso.
- Sì... da quanto sei qui?- chiedo e quasi non sento la mia stessa voce.
- Da... ehi aspetta ma perché piangi?- mi chiede preoccupato.
- Non lo so... forse perché mi sono ricordata di... dell'...- e ricomincio a piangere.
Allora lui con molta delicatezza mi bacia la guancia e io mi blocco immediatamente perché si avvicina sempre di più alla mia bocca finché poi sono io a baciarlo veramente, nonostante sono bloccata dal busto.
Dentro di me era scattato qualcosa: provavo qualcosa di più forte di una semplice amicizia verso di lui, e mi pareva che per lui non fosse il contrario.
- Ehmm...- dice Amanda entrando, leggermente a disagio dalla situazione - Che succede? Ho interrotto qualcosa?- continua mentre noi ci ricomponiamo velocemente e il che mi provoca un forte dolore al collo.
- N-no non hai interrotto niente... vado a prendermi un caffè... ci vediamo dopo.- e corre fuori dalla stanza.
- Così... tu e Jake eh?- mi chiede lei con sguardo malizioso non appena si richiude la porta.
- Ehm, no... cioè... mi stava solo consolando perché piangevo...- dico arrossendo miseramente.
- Non ti credo! Raccontami tutto!- esclama eccitata dato che io non ho mai avuto un ragazzo in vita mia.
- Va bene... forse mi piace... Jake...- dico dopo un po' che mi fissava con i suoi occhioni neri.
- Che bello!! Sono troppo felice per te!!!!- esclama ma si ferma a darmi un bacio sulla guancia non potendomi abbracciare.
Ho ricevuto molte visite e poi Jake mi ha augurato buona notte e ha dato il cambio di veglia a mio fratello, Enea.
STAI LEGGENDO
Jordan on the road (COMPLETATA)
Ficção AdolescenteJordan è una ragazza di 14 anni che dentro una dura corazza nasconde un cuore tenero, come nei cioccolatini. Fa tanto la dura e la sfacciata, ma alla fine anche una come lei riesce a trovare l'amore. Una volta che non funziona, un'altra che finisce...