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Da quel giorno le ore, i minuti e i secondi passano troppo in fretta come la vita che è stata strappata al mio amore: troppo velocemente.
Non esco con gli amici, a scuola vado sempre peggio e tutti mi dicono che il mio sguardo è cambiato, " quello della Jordan che conoscevo era diverso..." notano.

Sono depressa e sola. Ci sono sempre i miei genitori, ma non mi basta.
Che me ne faccio ora di una vita così? Niente... senza di lui.
Io sono un pericolo. Lo sono sempre stata: ogni volta che finivo nei guai lui veniva coinvolto involontariamente, ma era quello che di solito me ne tirava fuori.

Sono seduta sulla sedia della mia camera da circa tre giorni dato che c'è il ponte di Halloween e non ho fatto assolutamente niente, tranne ascoltare una canzone che riflette esattamente il mio stato d'animo:

"Thousand years" di Cristina Perri
Heart beats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt, suddenly goes away somehow

One step closer

I have died everyday, waiting for you
Darling, don't be afraid, I have loved you for a thousand years
I'll love you for a thousand more

Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything, take away
What's standing in front of me
Every breath, every hour has come to this

One step closer

I have died everyday, waiting for you
Darling, don't be afraid, I have loved you for a thousand years
I'll love you for a thousand more...


Una canzone meravigliosa che mi fa scendere sempre più lacrime dagli occhi, ma dentro di me sento che è il momento di dare una buona svolta alla mia vita, cominciando dalla mia moto!

Vado nel mio cofanetto segreto dove ci sono i miei risparmi e degli oggetti d'oro da fondere nel caso non mi bastassero i soldi e inizio a contarli.
...Mille... mille cinquanta... millecento... millenovecento... duemila! Ho abbastanza soldi per riparare i danni alla mia piccola!

Raccolgo tutte le banconote sparse sul pavimento e le metto dentro una busta, mi vesto con quello che mi capita prima tra le mani: una canottiera nera e una camicia rossa a quadretti neri con dei pantaloni neri strappati e le mie Converse bianche preferite e, piena di gioia, vado nell'officina pochi isolati dopo casa mia. Hanno lasciato lì la mia moto dato che questo meccanico è un mio caro amico che mi conosce molto bene poiché sin da piccola l'ho aiutato a riparare auto e moto, per imparare tutti i segreti del mestiere.

Jordan on the road (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora