Face It - (completa)

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Nei giorni seguenti fino al weekend successivo le cose parvero tornare a girare per il verso giusto; Frank non si faceva più molti problemi se Gerard insieme agli altri si comportava un po' freddamente, o quantomeno non lo faceva vedere se anche se ne faceva, e Gerard aveva raggiunto un equilibrio: con gli altri continuava a comportarsi come se con Frank non avesse questa particolare confidenza ma poi trovava dei momenti solo per lui, gli telefonava spesso e riusciva anche a trovare il modo di allontanarsi dagli altri, durante le uscite di gruppo, per rimanere soli almeno qualche minuto.

Tutto sembrava andare bene, tanto che la domenica successiva mentre tornavano a casa dopo un'uscita al cinema con Mikey, Dom e Matt, Frank si schiarì la voce un po' più nervosamente del normale e disse a Gerard che doveva chiedergli una cosa.

"Cosa?" domandò lui, stupito.

"Beh ecco... io stavo pensando che, sai, non vedo i miei da un po' e stavo pensando che magari potresti venire con me. A pranzo da loro, domenica prossima ecco l'ho detto" concluse passandosi per l'ennesima volta una mano nei capelli.

Gerard si voltò a fissarlo ad occhi sbarrati. "Parli sul serio? Dai tuoi genitori, insomma non stiamo insieme da così tanto e... parli sul serio? Oddio"

Frank ridacchiò. "Non c'è bisogno di essere nervosi"

"Io non sono nervoso... non molto almeno"

"Oh sì, lo vedo" scherzò l'altro. "Allora accetti?"

Gerard aprì la bocca un paio di volte senza dire nulla, tornando a camminare e lanciando brevi occhiate a Frank. "Sì, sì ok accetto" disse alla fine.

Si sentiva terrorizzato all'idea perché per la prima volta in assoluto sarebbe stato presentato come il ragazzo di Frank e la prospettiva lo rendeva felice ma allo stesso tempo molto, molto teso; però il sorriso che fece Frank dopo che lui ebbe detto sì gli tolse ogni dubbio e lo ripagò di tutto.

"Grande! Allora dirò a mia madre che porto qualcuno con me e... non preoccuparti se ti riempiranno di domande, i miei sono un po' chiacchieroni ma sai come sono i genitori, vorranno sapere tutto di te, saranno un po' stupiti all'inizio, non lo escludo, dopotutto non possono avere neanche una mezza lontana idea che a me piacciano i ragazzi, ma sono persone dalla mente aperta e vedrai, andrà tutto bene, e poi mia madre cucina benissimo vedrai, ti piacerà. E tu piacerai a loro, gli piacerai un sacco e ti basterà dire che disegni e mio padre sarà conquistato, me lo sento. E poi sì, faranno un sacco di domande imbarazzanti probabilmente ma lascia rispondere me ti prometto che ti tirerò fuori dalle conversazioni difficili" esclamò mettendosi a gesticolare sotto lo sguardo divertito di Gerard.

"Va bene" ripeteva nelle piccole pause che Frank lasciava tra una frase e l'altra mentre parlava a macchinetta, e quando infine arrivarono davanti a casa dei fratelli, Mikey li stava aspettando appoggiato allo stipite.

"Le chiavi le hai tu" disse semplicemente.

"Oh" si riscosse Frank. "Vi lascio andare, scusatemi"

Mikey rise e Gerard arrossì scuotendo il capo. "Ci vediamo domani?"

Frank annuì, e poi Gerard lo baciò. Non fu un bacio particolarmente lungo o profondo, ma Frank sentì un lungo brivido percorrergli la schiena mentre l'altro gli accarezzava la guancia. Poi, sorridendo come un ebete, si allontanò e si diresse verso casa.

La settimana passò in fretta e senza particolari colpi di scena, ma dopotutto quello del pranzo con la famiglia Iero era stato abbastanza scioccante e per quanto riguardava Gerard bastava per tutto l'anno a venire. Almeno per tutto l'anno si ripeté mentre, davanti all'armadio, cercava di pensare a cosa dovesse indossare. Camicia e pantaloni pareva un po' troppo, dopotutto era un pranzo, niente di così formale gli aveva detto Frank. Ma jeans e maglietta sarebbe stato di certo fuori luogo, per non contare il fatto che metà degli abiti di Gerard erano troppo neri, troppo punk o troppo strani per poter essere messi al primo incontro con i genitori del suo ragazzo. Genitori che probabilmente l'avrebbero trovato strano già di per sé senza aggiungere un abbigliamento stravagante.