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Frank e Gerard si stavano ancora baciando quando entrarono nell'appartamento del primo, tirandosi distrattamente la porta alle spalle.

Per tutto il viaggio di ritorno verso la città Frank aveva tenuto una mano sulla gamba di Gerard, muovendo le dita di tanto in tanto, e quando avevano parcheggiato erano rimasti seduti in auto per qualche minuto commentando le imprese della giornata, ovviamente tra un bacio e l'altro.

"Saliamo da me" aveva decretato Frank alla fine, e Gerard non aveva avuto nulla da obiettare. Anzi.

Dopo aver varcato la soglia pressoché abbracciati, con Gerard che teneva Frank dalla vita e lui con un braccio allacciato al suo collo, il primo si staccò parzialmente prendendo l'altro per mano e tirandoselo addosso sul divano. Frank cadde su di lui con un mugolio sorpreso ma si riprese in fretta e gli si spinse addosso riprendendo a baciarlo con foga, come se avesse aspettato di poterlo fare per tutto il giorno. E forse in effetti era proprio così vista l'interruzione di quella mattina.

"Hai fame?" gli domandò giusto per non sembrare un padrone di casa maleducato, senza staccarsi davvero dalle sue labbra. "Vuoi- mangiare qualcosa?"

Gerard gli strinse le braccia intorno alla vita iniziando a lasciargli una scia di baci leggeri lungo la mandibola verso la gola e poi lungo il collo, e Frank rabbrividì.

"O- okay" balbettò. "Magari mangiamo dopo" concluse frettolosamente afferrandogli i capelli e inclinando la testa all'indietro.

Quella volta nessuno li interruppe; si spogliarono in fretta, allacciati fra loro e senza alcuna intenzione di separarsi, si abbandonarono entrambi alle sensazioni che provavano lasciando da parte tutte le paure e le preoccupazioni che all'inizio li avevano colti. Si lasciarono trasportare dalla situazione mentre i minuti scorrevano; ma per loro nemmeno il tempo aveva più significato. 

Solo dopo molto tempo, sudati e stanchi, si trovarono accasciati sul divano l'uno accanto all'altro, e Gerard si voltò a guardare il viso di Frank imperlato di sudore vagando con lo sguardo lungo i suoi lineamenti.

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"Cazzo" commentò Frank. "Cazzo" ripeté aprendo gli occhi e incontrando i suoi. Per un attimo rimasero fermi a fissarsi, poi il più piccolo si sporse e lo baciò dolcemente appoggiandosi con delicatezza al suo petto, che ancora si alzava e abbassava irregolare. "Vieni con me" gli disse poi prendendolo per mano e guidandolo verso il bagno.

Girando a piedi scalzi e sempre completamente nudo recuperò qualche asciugamano e aprì il rubinetto della doccia controllandone ogni tanto la temperatura, e quando valutò essere arrivata al livello giusto si infilò nella cabina facendogli segno di seguirlo, cosa che lui fece anche se in modo piuttosto imbarazzato. Per qualche minuto si limitò ad osservare Frank che si crogiolava sotto il getto di acqua calda a occhi chiusi e che si passava le mani tra i capelli, poi quest'ultimo aprì gli occhi notando il suo sguardo fisso su di sé e gli rivolse un'occhiata ammiccante.

"Dai" lo invitò facendogli posto, e appena Gerard si fu piazzato a sua volta sotto l'acqua aprì il flacone di doccia schiuma versandosene una porzione generosa nella mano e iniziando poi a massaggiargli le spalle e la schiena. "Ti piace?" domandò a mezza voce, e lui per tutta risposta mugolò in segno d'assenso.

Frank rise e Gerard si voltò per osservarlo. La sua risata era così dolce e perfetta, si ritrovò a pensare. Avrebbe potuto ascoltarla per tutta la vita.

Quando uscirono dalla doccia, gocciolanti e infreddoliti, si asciugarono in fretta e maledissero altrettanto in fretta la loro idea di non aver portato i vestiti con loro in bagno precedentemente.

"Fa niente" commentò Frank rabbrividendo. "Ti va di metterti a letto un po' con me?" gli domandò mordicchiandosi il piercing con un tono improvvisamente timido.

Gerard lo prese per mano sorridendo e, senza dire nulla, uscì dal bagno tirandoselo dietro fino alla sua stanza. Una volta che entrambi si furono rifugiati sotto le coperte calde gliele rimboccò fin sotto il mento e Frank gli posò un bacio sul naso.

"Grazie" gli disse, e Gerard rise appoggiandogliene uno sulle labbra prima di infilare i piedi freddi tra le sue gambe.

"Sei congelato" constatò Frank e lui rispose che lo sapeva con un borbottio. "Ti scaldo io" affermò a quel punto, e Gerard, prima di perdersi in quello specie di piccolo nido caldo, pensò che non avrebbe di nuovo detto a Mikey che sarebbe stato fuori la notte.

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29 Agosto 2017
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Note - 28 Marzo 2018 in sede di revisione
So che senza la smut questo capitolo è praticamente inesistente... è cortissimo, però ho deciso (come anticipato nell'avviso) di lasciare le scene Per Adulti da un'altra parte e perciò... qui solo cose evocative lol
Spero che sia piacevole in ogni caso, a presto!
(Billy)

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