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Frank si guardò intorno tra la folla.

Aveva finito le vacanze da appena due ore e già non sopportava più la città, la gente, la confusione, tutti correvano dappertutto e allo stesso tempo tutti erano sempre e comunque bloccati in mezzo a tagliargli la strada.

Frank si guardò intorno, di nuovo. Temeva di essere in ritardo, e sarebbe stato un bel disastro se così fosse stato. Temeva di aver sbagliato posto, temeva di aver confuso l'orario, temeva che sarebbe andato tutto male perché qualcosa doveva accadere, per forza. Va tutto come previsto nei piani solamente nei film, e decisamente Frank non viveva in un film.

Magari- pensò. Se così fosse stato non avrebbe avuto tutti quei problemi e invece qualcosa sarebbe andato storto, di sicuro.

Voleva davvero iniziare una nuova vita, ci teneva ed era tutto il giorno che pregava che tutto andasse bene perché era la sua migliore occasione, forse la sua unica occasione per cambiare vita. Doveva farcela.

Si guardò intorno questa volta con un po' troppa ansia per i suoi gusti. Stava quasi per demordere, stava quasi per convincersi di aver sbagliato orario, stava quasi per allontanarsi, sconfitto, quando infine lo vide. O meglio, credette di vederlo perché quello non era esattamente il Gerard che ricordava. Ma erano passati dei mesi, tutti cambiano non è così?

Rimase impalato dov'era a fissarlo, a osservarlo mentre rideva con i suoi amici e parenti. Era davvero elegante, teneva il certificato di laurea in mano e sembrava felice. Sembrava davvero felice e la prima cosa che Frank pensò fu che avrebbe voluto correre da lui e abbracciarlo. La seconda cosa che pensò fu che non se ne sarebbe mai dovuto andare. Poi Gerard abbracciò Ray mettendosi in posa con lui e la terza cosa che Frank pensò fu che non sarebbe stato giusto ricomparire ora che lui stava evidentemente iniziando ad andare avanti con la sua vita.

No, non avrebbe dovuto farlo e anche andare lì era stata una pessima idea, davvero stupida, come gli era venuto in mente? Se ne sarebbe dovuto andare e di certo non avrebbe dovuto parlare con Gerard né tantomeno farsi vedere. Gerard stava bene senza di lui e se fosse tornato ora avrebbe solo fatto altri danni. E questo non lo voleva. Certo, anche Gerard aveva la sua parte di responsabilità ma lui gli aveva fatto del male andandosene e questo Frank lo sapeva e in tutta onestà non poteva tornare a fare altri danni proprio ora che stava iniziando a stare meglio. Si vedeva che stava meglio, giusto?

Sì, pensò Frank. Non sarebbe tornato, non poteva fargli questo.

Si concesse un altro minuto per guardarlo, uno solo. Poi se ne sarebbe andato per sempre e non gli avrebbe mai più fatto del male. Aveva ascoltato i messaggi che gli aveva lasciato in segreteria, li aveva ascoltati tutti e aveva notato quanto il loro numero fosse diventato sempre più esiguo man mano che l'estate avanzava; poi, a metà agosto circa, erano spariti del tutto e ora Frank aveva capito il perché: era troppo tardi, aveva aspettato troppo e ora Gerard era andato avanti con la sua vita, l'aveva dimenticato.

Ed era anche giusto così, si ritrovò a pensare.

Gerard era adesso in posa davanti alla fotocamera del padre insieme a Mikey; rideva, poi fece cenno a tutti gli altri di raggiungerlo facendo scattare la fotografia dai genitori che ridevano a loro volta per le pose divertenti dei ragazzi. Era così bello. Se lo ricordava bello ma non così tanto, era davvero bellissimo e Frank temette di non farcela ad allontanarsi da lui e a pensare di non vederlo più.

Ma doveva. Doveva farlo.

Cercò di imprimersi ogni particolare del suo viso nella mente osservandolo da quei dieci metri di distanza che li separavano. Sembravano così insormontabili con tutta quella gente fra loro e con tutto ciò che era successo. Erano insormontabili. Poi Frank fece un passo indietro, lo stava ancora guardando quando ne fece un altro; stava per voltarsi e andarsene e fu proprio in quel momento che Gerard per qualche motivo si voltò. Si girò nella sua direzione e il suo sguardo sondò la folla, gli occhi spalancati come se si fosse sentito chiamare da qualcuno anche se nessuno l'aveva chiamato.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora