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La telefonata di Jamia arrivò il giorno seguente, annunciando che Bill era libero per domenica sera e che avrebbero quindi potuto incontrarsi nel tardo pomeriggio per un aperitivo, seguito poi da cena e un semplice giro in centro per locali.

Frank ebbe qualche dubbio riguardo l'aperitivo ma dopotutto non usciva con i suoi amici da mesi perciò finì per dirsi che- perché non accettare? Ok, non aveva mai preso un aperitivo con nessuno e il pensiero che un tempo Jamia e Bill non avrebbero mai voluto fare una cosa del genere gli passò per la testa, ma lo scacciò in fretta lasciandosi piuttosto trasportare dall'entusiasmo per l'imminente ricongiungimento.

Domenica pomeriggio si prese il suo tempo per farsi una bella doccia, lunga e rilassante, e infine si ritrovò fermo davanti all'armadio senza avere la minima idea di cosa si sarebbe dovuto mettere addosso. Non sapeva minimamente come sarebbero stati vestiti Bill e Jamia, non sapeva che genere di posto fosse quello dove avrebbero preso l'aperitivo e non sapeva cosa avrebbe dovuto fare. Infine però decise di lasciare da parte le paranoie; con loro due era sempre stato sé stesso, perché cambiare abitudini proprio ora? Non si sarebbe vestito in nessun modo particolare per il semplice fatto che Bill, Jamia e lui erano sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda, avevano sempre avuto gusti e interessi comuni e di certo non avrebbero mai prenotato in un ristorante di lusso o altre cazzate simili. Rincuorato dalle conclusioni che aveva tratto si infilò un paio di jeans neri, una maglia minimamente colorata giusto per non sembrare in lutto e la sua giacca di jeans, e si reputò pronto.

L'appuntamento era per le 18:30 davanti a un locale che non conosceva, in una zona del centro che non frequentava spesso, così uscì di casa con un anticipo tale da permettergli di cercare la strada in santa pace. L'indirizzo se l'era segnato con una penna sul palmo della mano e controllava di continuo il nome delle vie senza prestare molta attenzione alla gente intorno a lui, così, quando una voce cristallina chiamò il suo nome, si guardò intorno confuso: poco distante, davanti all'ingresso di un locale decisamente alla moda e con svariati tavolini, c'era Jamia che lo salutava con ampi gesti del braccio e un gran sorriso.

Frank si avvicinò sorridendo a sua volta, non potendo fare a meno di notare l'abbigliamento ricercato dell'amica. Appena la raggiunse la abbracciò con slancio, tralasciando momentaneamente lo stupore per l'evidente cambiamento nello stile della ragazza. I saluti furono brevi e sciolti, immediatamente i due ritrovarono la confidenza che avevano sempre avuto e chiacchierando Frank pensò che Jamia non fosse affatto cambiata da come la ricordava.

"Bill deve ancora arrivare" lo informò lei. "Ma non tarderà molto. Piuttosto dai, raccontami qualcosa di te"

Frank alzò le spalle. "Nulla di che. Lavoro, e sta andando piuttosto bene" tagliò corto. "Tu invece?"

Jamia sorrise, si appoggiò allo schienale della sedia di uno dei tavolini con sguardo civettuolo e iniziò a raccontare tutto il percorso che l'aveva portata a presentare il suo progetto a una commissione di professori nella sua città natale. La sua parlantina era sempre la stessa e questo aiutò Frank a sentirsi sempre più tranquillo riguardo l'esito della serata. Nulla sarebbe andato storto, si era preoccupato per niente.

Passarono pochi minuti prima che una figura slanciata e ben conosciuta, stretta in una giacca gessata, li avvicinasse. Jamia gettò immediatamente le braccia al collo di Bill appena il ragazzo li raggiunse e Frank tentò di fare altrettanto, come avevano sempre fatto; ma il ragazzo invece che abbracciarlo gli tese una mano, come se si aspettasse che lui la stringesse. Frank rimase fermo ad osservare la mano tesa dell'altro, perplesso, e Bill arrossì immediatamente ritirandola e dando all'amico l'abbraccio che si era aspettato senza riuscire a dire una parola. E fortunatamente non era nella natura di Frank rimuginare sulle cose e costruire castelli per aria, così lasciò perdere la faccenda archiviandola da qualche parte nella sua mente da dove credeva non sarebbe più uscita.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora