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"Cosa voleva?" Domandò Ray appena Gerard li ebbe raggiunti all'interno del corridoio, accennando al giovane muratore che si erano lasciati alle spalle.

Gerard fece spallucce con noncuranza. "Nulla, gli ho solo dato una mano"

"Alla fine ti ha detto qualcosa però" insistette lui. "Non vuoi dircelo?" domandò, in risposta al suo silenzio.

"Mi ha chiesto se poteva offrirmi un caffè per ringraziarmi, tutto qui"

Ray scoppiò a ridere, e Gerard si voltò nella sua direzione senza capire l'origine di tutta quella ilarità.

"Hai fatto colpo, di nuovo!" esclamò riprendendo a ridere e Gerard alzò gli occhi al cielo.

"Ma sei proprio idiota allora" ribatté cercando di trattenere una risata, cosa che non riuscì altrettanto bene a Matt.

"Hey, dai, era super imbarazzato poverino" rincarò la dose Ray.

Gerard per tutta risposta rise di gusto tirandogli una manata sulla schiena e allontanandosi verso l'aula studio.

La giornata passò noiosamente, come la maggior parte delle giornate universitarie che Gerard ricordava, e così anche quella successiva fino ad arrivare a mercoledì, quando Mikey se ne uscì con un'idea.

Se ne stavano in biblioteca, chi a navigare su internet chi a tentare di studiare, quando ad un certo punto Mikey alzò la testa dal libro sporgendosi verso Gerard.

"Ma se stasera facessimo qualcosa?" domandò.

"Qualcosa tipo cosa?"

Il ragazzo alzò le spalle. "Usciamo, ci beviamo una birra. Andiamo in discoteca"

"Da quando ti piace la discoteca?"

"Era solo un modo per fare qualcosa insieme, e sai che gli altri accetterebbero al volo"

Gerard rimase in silenzio, valutando la proposta.

"Vedi che ne dicono loro" decretò alla fine. "Per me va bene"

Una parte di lui, quella più pigra e reticente, sperava quasi che gli altri rifiutassero l'offerta ma tempo di uscire dalla biblioteca e tutti stavano già speculando su quale fosse il locale più trendy della zona, e lui dovette arrendersi.

"Detesto le discoteche" decretò Matthew in modo che solo Gerard potesse sentire, voltando il viso in direzione del sole e sistemandosi la borsa a tracolla.

"In genere anch'io" rispose Gerard. "Ma per una volta posso anche sacrificarmi, insomma, non usciamo mai tutti insieme"

Matt lo fissò per qualche secondo prima di annuire. "Credo che tu abbia ragione. Mi sacrificherò anch'io allora, ma a una condizione"

"Quale?" domandò Gerard inarcando le sopracciglia.

"Che mi sveli il segreto di tutto quel trucco che metti intorno agli occhi" rise.

"Non ti ci mettere anche tu" si lamentò Gerard. "Mio fratello non spreca occasione per prendermi per il culo"

"Ma io parlo sul serio" si schermò lui. "Mi piace sai, è originale. Nessuno ti ha mai guardato male per questo?"

"La vera domanda sarebbe se c'è stato mai qualcuno che non l'abbia fatto" ribatté. "Soprattutto qui, tra i futuri ingegneri"

Matt annuì. "Ti capisco. Anche solo i miei capelli fanno scalpore, qualche volta. E li ho avuti anche peggio di così, dovevi vedermi nel mio periodo blu!"

Continuarono a chiacchierare fino alla fermata del tram, dall'altro lato della strada, poi il gruppo si disperse con la promessa di incontrarsi per le nove e trenta nella piazza principale del centro.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora