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Quando Gerard si svegliò la mattina successiva non aveva molto chiaro dove si trovasse. Era in un letto e fin qui tutto okay, ma non gli sembrava il suo letto, la stanza era troppo illuminata e per di più aveva come l'impressione che ci fosse qualcun altro con lui.

Allarmato ma ancora rallentato per colpa di tutta quella roba che aveva assunto la sera precedente, aprì gli occhi a fatica cercando di abituarsi alla luce del sole. Sbatté le palpebre più volte, poi si guardò intorno e ciò che vide lo aiutò almeno parzialmente a ricordare.

Non si trovava a casa sua, perché la sera precedente non era rimasto a casa a leggere, disegnare o qualsiasi altra cosa facesse generalmente nel weekend ma era andato da Frank a vedere un film. E da casa di Frank a quanto pareva non era mai tornato, poiché quella era indubbiamente la sua camera.

Leggermente agitato e sempre più cosciente di quello che gli stava succedendo si alzò appoggiandosi su un gomito e guardò nel letto di fianco a sé: Frank dormiva tranquillo, con le ginocchia raggruppate verso il petto e i capelli in disordine. Gerard aggrottò le sopracciglia con il cervello che aveva iniziato a macinare tutte quelle informazioni a una velocità che non credeva possibile, di certo non dopo una serata come quella del giorno precedente. Non era tornato a casa, aveva passato la notte a casa di Frank e non solo, aveva dormito nel suo letto. Con lui. Cioè avevano dormito insieme nello stesso letto dopo aver fumato, bevuto, e dopo aver...

Gerard scosse il capo. I ricordi della serata avevano delle grosse lacune ma nonostante questo ricordava parecchio, ricordava abbastanza. Quanto bastava per permettergli di insultarsi e anche pesantemente. Cosa cazzo gli era saltato in testa? E ora cosa diavolo avrebbe dovuto fare, senza neanche essere certo di come era andata a finire la serata? Avrebbe dovuto alzarsi e svegliare Frank come se nulla fosse successo, o meglio come fosse normalissimo dormire nello stesso letto, ah sì certo, cose di ogni giorno, giusto?

Gerard chiuse gli occhi alla ricerca di una soluzione che non voleva farsi trovare. Una parte di lui avrebbe voluto alzarsi in silenzio e uscire senza farsi vedere e senza svegliare Frank, ma si sarebbe sentito troppo male nel farlo. Dopotutto era colpa sua e perciò non poteva comportarsi male fino a quel punto e oltretutto non voleva rovinare l'amicizia con Frank, anzi, avrebbe solo voluto che le cose continuassero ad andare come prima, ammesso che fosse possibile. Un pensiero, comunque, oltrepassò la coltre di preoccupazioni che gli riempiva la mente: era tardi. Il sole non era quello della prima mattina perciò dovevano essere almeno le nove, tardissimo rispetto all'orario di lavoro di Frank e, per l'ennesima volta, Gerard si sentì responsabile così decise che avrebbe dovuto svegliarlo e anche in fretta nonostante il suo vago desiderio di rimanere a guardare Frank dormire per il resto della giornata.

Non sapeva comunque come fare perché svegliarlo mentre era lui stesso ancora nel suo letto sarebbe stato troppo imbarazzante, davvero troppo. Decise quindi di alzarsi il più silenziosamente possible e poi svegliarlo appena prima di andare via. Così avrebbe interrotto la situazione imbarazzante che si sarebbe venuta a creare, poco ma sicuro.

Cercando di muoversi lentamente e di non spostare troppo le coperte o di far cigolare il letto, alla fine Gerard si alzò. Era ancora completamente vestito ad esclusione delle scarpe che aveva provveduto a scalciare via in qualche momento della notte, così le recuperò e si allontanò dalla stanza in silenzio, quasi trattenendo il respiro. Una volta in corridoio finalmente tirò il fiato, si infilò in bagno e si diede una lavata alla faccia per cercare di svegliarsi un minimo, poi, controllato l'orologio e accertato che erano effettivamente le nove e mezza del mattino, si affrettò a tornare nella stanza.

Frank stava ancora dormendo nella stessa identica posizione in cui l'aveva lasciato e aveva un'espressione davvero pacifica e rilassata. Gerard non avrebbe voluto interrompere quello stato ma sapeva che Frank a quell'ora sarebbe già dovuto essere a lavoro da un pezzo e temeva che sarebbe stato licenziato, così gli si avvicinò e lo scosse leggermente.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora