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La cena passò molto silenziosamente. Nessuno aveva voglia di dire alcunché e la televisione rimase spenta così i quattro mangiarono gustandosi semplicemente un pasto caldo. Zia Louise era molto attenta e premurosa nei confronti di tutti e non permise a nessuno di muovere un dito nemmeno per lavare i piatti o altro, perciò dopo averla ringraziata e aver scambiato giusto due parole, Mikey annunciò che sarebbe andato a letto e Gerard e Frank si ritrovarono soli in salotto. Tutto ciò che Gerard avrebbe voluto fare era andarsene a letto e stare a chiacchierare con Frank per un po', ma zia Louise era ancora in piedi perciò non volle rischiare.

"Ti va di rimanere qui per un pochino, magari vedendo un po' di tv?" propose Gerard, sperando che la donna salisse al piano superiore al più presto lasciandoli soli.

Frank annuì. "Per me va bene, fin quando vuoi"

"Solamente un po'" rispose lui sedendosi sul divano e accendendo l'apparecchio. Frank gli si sedette al fianco, a distanza di sicurezza poiché Louise trafficava ancora in cucina, ed entrambi rimasero a fissare il televisore che trasmetteva un documentario storico sull'antico Egitto e il mistero delle piramidi.

Solo dopo venti lunghi minuti zia Louise terminò di sistemare tutto ciò che poteva essere sistemato e raggiunse i ragazzi in salotto. "Io vado a dormire" disse loro. "Se avete bisogno di qualsiasi cosa chiamatemi" sorrise accarezzando poi i capelli a Gerard. "Buonanotte"

Lui le sorrise di rimando, timidamente. Non era particolarmente abituato a certe dimostrazioni d'affetto da parte dei suoi parenti ma immaginava che date le circostanze l'empatia di tutti fosse aumentata. "Grazie, buonanotte" le disse.

Frank fece altrettanto, poi entrambi rimasero zitti e immobili in attesa di sentire i suoi passi scomparire su dalle scale e solo quando il rumore della porta della stanza degli ospiti che veniva chiusa li raggiunse, finalmente colmarono una volta per tutte la distanza che li separava. Gerard con un movimento fluido scivolò di fianco a Frank, che in un secondo aveva passato le braccia attorno alla sua vita e appoggiato la testa alla sua spalla.

"Finalmente" commentò, e Gerard sorrise probabilmente per la prima volta quel giorno.

"Vuoi restare ancora un po' qua?"

"Come preferisci Gee. Possiamo anche andare a letto se sei stanco"

Il ragazzo alzò le spalle. "Sai la cosa strana?" disse poi. "Il fatto è che dovrei essere stanco, stanco morto, come Mikey, dovrei essere sfinito ed esaurito perché sono stati due giorni terribili ma in verità non sono stanco per niente, mi sento semplicemente come... staccato dalla realtà. Tutto qui"

Frank rimase in silenzio per qualche secondo. "È normale, non hai ancora realizzato e assimilato davvero la situazione, probabilmente solo quando tornerai alla tua vita di ogni giorno tutta la stanchezza ti crollerà addosso"

"Che quadretto invitante" ironizzò Gerard.

"Mi dispiace" ridacchiò lui. "Ma ne so qualcosa"

"Ah sì?"

Il ragazzo alzò di nuovo le spalle. "Tutti quanti devono affrontare situazioni di merda almeno una volta nella vita, giusto?"

Gerard annuì. "Giusto" rispose senza indagare oltre. "Andiamo a letto Frankie?"

Il ragazzo assentì ed entrambi lasciarono il salotto salendo silenziosamente le scale. Gerard indicò a Frank il bagno e quando entrambi si furono lavati e cambiati si chiusero in stanza, non prima che il maggiore avesse teso l'orecchio in direzione della camera della zia cercando di capire se fosse addormentata o meno.

"Senti... " iniziò Frank un po' timidamente quando lo vide ricomparire nella stanza. Gerard gli rivolse uno sguardo curioso così lui continuò. "E se fumassimo un po' di erba? Solo se ti va ovviamente, ma potrebbe rilassarci un po'"

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora