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Vedere Gerard che si preparava per la festa era stata un'agonia. E fortunatamente Frank non aveva dovuto assistere quando Gerard aveva chiesto a Lyndsay di andare al ballo con lui, perché osservarlo mentre cercava un abito adatto e tutto il resto era bastato. Si erano visti giovedì dato che Gerard con ben poco tatto gli aveva chiesto di aiutarlo nella preparazione, e anche venerdì pomeriggio il ragazzo si era trovato nella stanza del suo fidanzato, aiutandolo a sistemarsi la cravatta dato che lui non era molto capace.

"Ecco fatto" disse, stringendogliela leggermente e cercando di nascondere il tono triste della sua voce. Quanto avrebbe voluto uscirci lui con Gerard tirato a lucido così, e invece si stava mettendo elegante per un'altra ragazza. Assurdo. Ed era anche nervoso come un teenager al suo primo appuntamento! Frank si domandò se era stato altrettanto nervoso quando era uscito con lui la prima volta. Poi però scosse il capo, infastidito dai suoi stessi pensieri. Certo che lo era stato, e sicuramente era stato ben diverso allora perché questa volta Gerard era nervoso semplicemente per il fatto che avrebbe dovuto mentire e fingere per tutta la sera. Nient'altro. Sicuramente. "Stai benissimo" sorrise osservandolo dallo specchio, e Gerard sorrise di rimando.

"Sono a posto? Non manca nulla?"

Frank pensò che qualcosa mancava: lui. Ma non lo disse e invece scosse il capo. "È tutto a posto"

Gerard annuì e prese la giacca dal letto. "Possiamo ancora non so... fare qualcosa, uscire e prendere un aperitivo, fare un giro o... "

"No" scosse il capo. "Guarda come sei elegante tu e come sono vestito io, fa niente ci vediamo più tardi quando potrai cambiarti, davvero"

Gerard si morse un labbro. "Mi dispiace tanto Frankie, dico sul serio, io... "

"L'hai già detto. Mille volte" lo interruppe il ragazzo. Sapeva che Gerard era dispiaciuto ma questo non cambiava le cose, non cambiava il fatto che lui si sentisse male e anche un po' tradito e di certo non cambiava il fatto che alla festa ci sarebbe andato con Lyndsay e non con lui. Non cambiava nulla. E Frank avrebbe voluto fargli capire quanto male gli stava facendo, dimostrarglielo, ma allo stesso tempo non voleva farlo sentire ancora più in colpa. Era già abbastanza a terra per conto suo, giusto?

Gerard abbassò il capo e Frank fece un passo verso di lui, addolcendosi un po'. "Non fa niente, davvero. Dopo ci vediamo e vedrai che la tua serata finirà molto bene" sorrise passandogli le braccia attorno alla vita.

"Ci conto, perché il resto sarà uno strazio" disse appoggiando la fronte alla sua e sospirando. "Rapiscimi ti prego, non voglio andare"

Frank ridacchiò. "Non tentarmi, principessa"

Gerard gli lanciò un'occhiata stupita. "Vestito così? Principessa particolare devo dire!"

"Molto, ma mi piace proprio per questo. Ora sbrigati" aggiunse dando un'occhiata all'orologio. "O arriverai tardi"

Il ragazzo annuì controvoglia infilandosi la giacca e guardandosi un'ultima volta. "Ci vediamo alle undici e mezza in punto fuori da quel locale infernale"

"Non esageriamo. E comunque okay, sarò lì ad aspettarti"

Gerard sorrise brevemente e i due si avviarono verso la porta in silenzio. Frank si sentiva un vero idiota accanto a Gerard che era così elegante e pronto per una grande festa mentre lui sarebbe rimasto a casa come un coglione aspettando che il suo ragazzo tornasse da una serata con una donna. Ma d'altronde che alternative aveva? Avrebbe potuto arrabbiarsi, non accettarlo, offendersi a morte e dargli un ultimatum, intimargli di non uscire con lei o l'avrebbe lasciato e probabilmente avrebbe dovuto farlo, probabilmente si sarebbe dovuto comportare proprio così ma non ne aveva avuto la forza. Perché non voleva perdere Gerard, e sapeva bene che se avesse iniziato a pressarlo, a costringerlo a fare cose che non si sentiva di fare, se avesse cominciato a insistere e a comportarsi in quel modo l'avrebbe perso.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora