Capitolo 26

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Come avevo già previsto, al nostro ritorno a Milano la situazione si ribaltò. Io avevo molte lezioni o dovevo studiare e Mark, quasi tutti i giorni, aveva la doppia seduta di allenamenti.
Riuscivamo a stare insieme solo la sera e, subito dopo cena, ci mettevamo a letto e crollavamo parlando della nostra giornata.
L'unico giorno che riuscimmo a stare insieme fu un lunedì, a pranzo. Lo passammo in un ristorante a metà strada tra Appiano Gentile e la mia università. Mangiammo entrambi qualcosa di leggero.
Dopo aver mangiato avevamo ancora dieci minuti da passare insieme e lui iniziò a controllarsi l'e-mail.
Sbuffai, presi il mio telefono innervosendomi ed andai in bagno.
Per migliorare la situazione, il telefono mi cadde nel gabinetto.
-"Mannaia la puttana!"- urlai riprendendolo.
L'asciugai come meglio potevo e tornai a sedermi davanti a Mark sbattendo il telefono sul tavolo mentre lui chiedeva il conto.
-"Cos'è successo?"- disse.
-"Mi è caduto l'iPhone nel gabinetto e non funziona. Se lo scoprono i miei mi ammazzano perché dicono che non sto attenta alle mie cose."-
Mark scoppiò a ridere.
-"Non c'è niente da ridere."- dissi.
-"Dai, amore. E poi era vecchissimo quell'iPhone."- disse tornando serio.
-"Non per mio padre."- dissi.
Me l'aveva comparato circa due anni prima e per una persona come Mark, che cambia telefono perennemente, quello era già vecchio.
Sbuffai ancora.
-"Dai, stai tranquilla. Ne riparliamo questa sera."- disse alzandosi dal tavolo.
Uscimmo nel parcheggio e mi accompagnò fino alla sua Range Rover che, da qualche settimana usavo io.
-"Ci vediamo a casa."- disse abbracciandomi. Mi lasciò nella tasca un Bacio perugina e fu una sorpresa carina.
-"A dopo!"- dissi schioccandogli un bacio sulle labbra.
Salii sulla macchina ed uscii dal parcheggio.
Arrivai all'università e corsi verso l'aula in cui si teneva la mia prossima lezione.
Mi sedetti respirando faticosamente e aprii il bacio che mi aveva lasciato Mark.

Mi sedetti respirando faticosamente e aprii il bacio che mi aveva lasciato Mark

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Sorrisi per quella splendida frase.
Aspettai con ansia che finissero le lezioni e ringraziai di avere con me l'iPad per passarmi il tempo durante le pause.
Dopo l'ultima lezione, allungai il passo verso la mia macchina mentre cercavo le chiavi nella borsa.
Leonardo mi fermò.
-"Non ho tempo da perdere!"- dissi senza alzare la testa dalla borsa.
-"Lo so ma volevo solo dirti che Mark non ti merita."- disse.
-"Perfetto, ciao!"- dissi salendo in macchina ignorandolo completamente.
Erano le 18:30 quando arrivai a casa.
Mark sarebbe rientrato anche a quell'ora.
Posai le chiavi all'ingresso ed andai a farmi una doccia calda. Indossai il mio pigiama e mi sedetti davanti al caminetto con il computer sulle gambe.
Intorno alle 19:15 sentii la porta aprirsi.
-"Amore, sono a casa."- urlò Mark prima di salire in camera.
Scese dopo qualche minuto in pantaloncini ed a petto nudo.
-"Ma tu non hai mai freddo?"- dissi guardandolo.
-"A casa no."- disse ridendo.
Si sedette vicino a me e mi tolse il computer dalle gambe.
-"Tieni!"- disse passandomi una bustina.
L'aprii e tirai fuori un confezione regalo che conteneva un iPhone 7, pink & gold.
Lo guardai sbalordita per un po'.
-"Non puoi farmi questo regali!"- dissi rimettendogli il telefono nelle mani.
-"No, non puoi accettare un iPhone senza la cover e te ne ho prese due perché non sapevo quale preferivi ed anche il vetro temperato."- disse passandomi un'altra bustina.
-"Ma Mark!"- dissi aprendo l'altra bustina.
-"Un 'grazie amore' andrebbe più che bene!"- disse Mark.
-"Grazie amore mio!"- dissi baciandolo con passione.
Andammo in cucina e mentre Mark configurava il mio nuovo telefono, io preparai la cena.
-"Hope ma te l'ho detto che domani abbiamo la cena di beneficenza."- disse Mark inserendo la scheda nel mio nuovo iPhone.
-"No."- dissi guardandolo.
-"Ah, domani c'è la cena di beneficenza che organizza ogni anno Zanetti e sei invitata anche tu. E domani non mi alleno."- disse guardandomi.
-"Ed io cosa mi metto? A che ora dobbiamo essere lì? Io ho lezione anche domani pomeriggio."- dissi.
-"Vabbè amore. Inizia alle 19:00 quindi dovremmo partire da qui alle 18:00 per essere in orario e dovresti indossare qualcosa di elegante. Magari un abito lungo."- disse.
-"Che non ho."- risposi sistemando i piatti sul tavolo.
-E che problema c'è?"- disse Mark sedendosi a tavola. -"Domani, durante la pausa pranzo andiamo a comprarlo."- proseguì sorridendo.
-"Va bene."- dissi.
-"Ti posso accompagnare io all'università?"- disse.
-"Non preferisci dormire?"- dissi portandomi il primo boccone di carne alla bocca.
-"No, preferisco accompagnarti all'università e fare colazione con te."- disse sorridendo.
Ricambiai il sorriso.
Dopo cena sistemai la borsa per il giorno seguente e ci sistemammo entrambi nel letto.
Controllai se la sveglia fosse già impostata nel mio nuovo telefono e notai che Mark aveva sistemato tutto alla perfezione.
-"Mi piace tantissimo passare del tempo con te!"- disse Mark baciandomi i capelli.
-"Anche per me."- dissi.
-"Non vedo l'ora di dedicarti una giornata intera domani."-
-"Ma quanto sei dolce?"- dissi sfiorandogli gli addominali.
-"E tu sei bellissima."- disse baciandomi con passione.
Sorrisi tra un bacio e l'altro e mi avvinghiai a lui.
Ci addormentammo solo dopo aver fatto l'amore.

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