Capitolo 28

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Tornati a Milano, tutto tornò monotono, finché una sera Mark decise che quella monotonia sarebbe cambiata.
-"Hope ma se tornassimo a vivere da soli?"- disse avvicinandosi alla scrivania mentre io stavo studiando.
-"Eh?"- dissi quasi sconvolta.
-"Si, sarebbe bello stare insieme solo quando sentiamo il completo bisogno l'uno dell'altra piuttosto che stare qui, ad ignorarci quasi."- disse tranquillamente.
Chiusi il libro con violenza.
-"Hope, era solo un'idea."- disse Mark.
-"Mi piace come idea. Raccolgo le mie cose e mi puoi portare a casa."- dissi prendendo i libri. Raccolsi anche i vestiti.
-"Ma ormai è tardi!"- disse Mark.
-"No, è il momento di portami a casa."- dissi cercando di sistemare i vestiti in una borsa.
-"Lo sai che là non ci entrano e poi ora non ti porto in nessun posto!"- disse Mark.
Sbuffai.
-"Ora, sento il bisogno di averti accanto."- disse avvicinandosi per baciarmi.
-"Prima dici che vuoi che smettiamo di vivere così, poi dici di no! Io non ti capisco!"- dissi scansandolo.
-"Hai ragione però mi piaceva venirti a prendere la sera perché non riuscivamo a dormire o cose così."- disse mettendosi una mando dietro la nuca.
-"Amore, cos'hai?"- dissi accarezzandolo.
-"Sono annoiato."- disse.
-"Vuoi davvero che io non viva più qui?"- dissi prendendogli la mano.
-"Come preferisci."- disse senza guardami negli occhi.
-"No, come preferisci tu però sappi che ti chiamerò ogni sera perché senza di te non riuscirò a dormire e anche ogni volta che uscirò dall'università con la scusa di essere troppo stanca per tornare a casa a piedi e cucinare."- dissi sorridendogli.
-"Ed io ti verrei a prendere ogni sera, in pigiama, perché ho bisogno di te per dormire, e mi troverai ogni giorno davanti all'università perché ti vorrò portare fuori a cena."- disse sorridendo.
-"Mi porti a casa?"- dissi.
-"No, ho bisogno di te!"- disse baciandomi con passione.
Mi spinse verse il letto e si girò sulla schiena per farmi mettere addosso a lui.
Mi morse un po' dovunque ed iniziò a spogliarmi. Io feci lo stesso con lui.
E facemmo l'amore.

Continuò a tenermi addosso a lui quando finimmo e mi baciò i capelli.
Io stavo con la testa poggiata sul suo petto. Mi piaceva sentire il suo cuore battere.
-"Hope, ti devo dire una cosa."- disse facendomi spostare.
-"Cosa?"- dissi.
-"Non abbiamo usato il preservativo..."- disse guardando il pacchetto chiuso sul comodino.
-"Cazzo!"- dissi.
-"Vabbè, magari non sei rimasta incinta."- disse per farmi mantenere la calma.
-"Andiamo a comprare un altro anticoncezionale!"- dissi prendendomi di panico.
-"Hope, è tardi. Domani andiamo a prendere la pillola del giorno dopo!"- disse facendomi avvicinare a sè.
Mi feci la doccia ed indossai il pigiama, Mark fece lo stesso ma non indossò il pigiama, restò in boxer.
Quando si mise nel letto io ero seduta nella scrivania a leggere.
-"Hope, vieni qua."- disse.
-"Finisco questo capitolo!"- dissi presa dalla lettura del mio libro.
-"No."- disse Mark abbracciandomi da dietro. -"Scusa."- proseguì schioccandomi un bacio sulla fronte.
-"Tranquillo, come hai detto tu, domani andiamo a comprare la pillola!"- dissi sorridendogli.
-"Vieni a dormire."- disse sfiorandomi le labbra.
Mi alzai e lo seguì a letto.
Dormimmo abbracciati tutta la notte.

Il giorno seguente svegliai Mark alle 07:00 per farmi accompagnare a comprare la pillola, poi mi feci accompagnare all'università.
Lo salutai con un bacio e con l'ansia alle stelle.
Alle 18:00 venne a riprendermi per tornare a casa a cambiarmi e cenammo fuori.

Qualche settimana più tardi, il ciclo mi arrivò puntualissimo ed esultai come se avessi appena vinto la Champions.

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