Capitolo 33

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Hope's pov
Una settimana dopo aver fatto l'amore in piscina, tornammo a casa, a Milano. Iniziai a star male. Il primo ciclo saltato. Le prime nausee mattutine e lo stress che si accumulava...
Due mesi dopo inizia ad essere nervosa. Mi saltò il ciclo per il secondo mese e non sapevo come comportarmi.
Dovevo anche discutere la tesi finale per poi laurearmi.
Mark fu l'unico che notò il mio nervosismo, anche perché lui era sempre accanto a me. Mi aiutava anche con lo studio.
Un giorno si sedette accanto a me e disse:-"Piccola, vuoi che domenica andiamo in barca?!"-
-"Devo studiare!"- dissi senza guardarlo negli occhi.
-"Ti devo parlare..."- disse avvicinandosi.
-"Dimmi!"-
-"Sei troppo nervosa ultimamente. Non ci stiamo vedendo più anche se ormai abiti qui. E come se ti volessi nascondere da me. Cos'hai?"-
-"Ho paura per l'esame..."- dissi poco sicura delle mie stesse parole.
-"Va bene. Domenica studi in barca però!"- disse correndo di sopra per andare nella stanza.
Quella battaglia la vinse lui perché Domenica andammo in barca.

Mark's pov
Ultimamente Hope era abbastanza nervosa, per l'esame, aveva detto. Decisi di regalarle una giornata in barca per farla rilassare un po'.
Niente da fare.
Dopo essersi tuffata lentamente era uscita subito dall'acqua. Si era coperta la spalle con il telo del mare e se lo stringeva intorno a sè.
La squadrai per un po'.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto e vidi le sue fragilità.
Sembrava quasi terrorizzata...
-"Hope..."- dissi avvicinandomi a lei.

Hope's pov
Durante la giornata in barca, Mark forse aveva capito tutto.
-"Hope...Ti prego, parlami. Cos'hai?!"- disse.
Scoppiai in lacrime.
Mark si avvicinò per abbracciarmi ma lo allontanai.
-"Scusa..."-
-"Per cosa?!"- disse squadrandomi per capire ciò di cui non era a conoscenza.
-"Penso di essere incinta..."- dissi tutto d'un fiato.
-"Cosa?!"-
-"Penso di essere incinta..."-
-"Woooow!!!!"- disse abbracciandomi
-"Puoi anche riportarmi a casa ed abbandonarmi lì. Me ne occuperò da sola...giuro! Non ti disturberò più..."-
-"Hope ma che cazzo dici?! Stai delirando!"- disse ridendo -"È una notizia bellissima! E non ti voglio abbandonare. Se ti riporto a casa è solo per prendere tutta la tua roba  e portarlo nella NOSTRA casa per farti vivere definitivamente lì!"- disse con un tono serio.
Tirai su col naso e Mark mi prese tra le sue braccia.
-"Comunque perché hai detto di pensarlo invece di esserne sicura?!"- proseguì cercando i miei occhi
-"Non ho fatto il test, è nella mia borsa da circa un mese e mezzo ma ho troppa paura!"-
-"Vuoi che ci sia io con te o aspettiamo per vedere se la tua pancia si gonfia?!"- disse ridendo.
-"Voglio che ci sia tu con me però non iniziare con questo fatto della pancia grossa. Non voglio sembrare un pesce palla!"-
-"Sarai ugualmente bellissima!"- disse schioccandomi un bacio sulla guancia.

Andammo nel bagno della barca e il test risultò positivo.
Mi tremavano le mani, mi sentivo come se stessi per svenire.
Mark mi teneva dai fianchi.
Mi fece sedere per terra e scoppiai di nuovo in lacrime.
-"Piccola, dai! Stai calma!"- disse abbracciandomi.
-"La mia carriera lavorativa è finita ancora prima di iniziare..."-
-"E allora?! Perché dovresti lavorare?! Ci sono io..."-
-"Per questo! Non voglio essere mantenuta!"-
-"Lo sai che tanto ti avrei mantenuta lo stesso. Magari tra qualche anno ci saremmo sposati prima ma va bene così!"-
-"Ho paura...come lo dico ai miei?!"-
-"Tranquilla. Glielo diremo il giorno della laurea. Piccola, io non ti abbandono!"-
Mi strinse forte a sè e poi decise di tornare a casa.

Prima di andare a casa sua, si fermò davanti al mio appartamento, mi guardò e disse:-"Vuoi venire a vivere da me?!"-
Annuì.
Proseguì verso casa. Io andai a farmi la doccia. Mark si cambiò i pantaloncini ed uscì.
Mi asciugai i capelli seduta nel letto.
Indossai dei leggins ed una maglietta di Mark.
Iniziai a guardarmi la pancia e la sfiorai.
Qualcosa viveva lì dentro e se a Mark andava bene, me ne sarei fatta una ragione anch'io.

Due ore dopo  Mark tornò a casa insieme alla mie coinquiline.
Avevano tantissimi scatoloni in mano ed iniziarono a portarli dentro.

Mark's pov
Hope era incinta.
Quando me lo disse stavo per sentirmi male ma lei stava peggio. Dovevo essere io quello forte.
Dopo la giornata in barca, la portai a casa. Andò a farsi la doccia. Io mi cambiai i pantaloncini, presi una T-Shirt, indossai le scarpe ed uscì.

Arrivato davanti all'appartamento di Hope, presi le chiavi ed aprì il portone. Salì le scale e arrivato sul suo piano, bussai.
Asia venne ad aprirmi. Mi guardò inarcando le sopracciglia e disse:-"Che ci fai qui?!"-
-"Sono venuto a prendere le cose di Hope, mi dai una mano?!"- dissi entrando.
-"Perché?"-
-"È incinta e...quindi viene a vivere da me!"-
Asia restò a bocca aperta per un po'.
Le altre ragazze corsero subito verso di noi!
-"È una notizia assurda!"- disse una di loro.
-"Già!"- confermò l'altra.
-"È una notizia stupenda!"- disse Asia abbracciandomi.
Le altre la seguirono circondandomi.
-"Grazie ragazze."- dissi.
Mi aiutarono a sistemare tutto in degli scatoloni, a caricarli in macchina e poi mi seguirono a casa.
Quando rientrammo, Hope, era sul divano.
Aveva i capelli legati in uno chignon scompigliato, una mia T-Shirt nera e dei leggins.
Stava guardando un film.
-"Ehi piccola, come stai?"- dissi entrando a casa con il primo scatolone.
-"Bene!"- disse girandosi distrattamente per guardarmi -"Che ci fanno loro, qui?!"- proseguì rannicchiandosi su se stessa e guardando le sue amiche.
-"Sono venute ad aiutarmi."-
-"Tesoro! Mark ci ha dato la notizia! Siamo felicissime per te!"- disse Asia.
-"Ehm...grazie..."- disse Hope.
Si vedeva che si sentiva a disagio così dissi:-"Ragazze, grazie per avermi aiutato. Li sistemo io!"-
-"Prego. Allora noi andiamo se avete bisogno di qualcosa ditelo!"- dissero uscendo da casa mia.
-"Piccola..."-dissi sedendomi accanto ad Hope. -"Scusa..."- proseguii.
Non disse niente. Si avvicinò a me, poggio la testa sul mio petto e si fece abbracciare.
Era così piccola tra le mie braccia.
Dopo qualche minuto le dissi che sarei andato a farmi la doccia.
Poi sistemai gli ultimi scatoloni e mi addormentai accarezzandole la pancia.

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