Sbuffai.
-"Va bene, resto con te..."- dissi stringendomi nelle spalle.
-"Cuciniamo?"- disse sfiorandomi la guancia.
-"Mangiamo il sushi?"- dissi guardandolo con gli occhi pieni di speranza.
-"Tutto quello che vuoi, principessa!"- disse facendomi l'occhiolino.
-"Perfetto, vai a comprarlo che io cerco un film da guardare."- dissi prendendo il computer per sedermi nel divano.
-"Non vuoi uscire?"- disse guardandomi.
-"No!"-
-"Va bene, a dopo!"- disse prendendo le chiavi della macchina prima di scendere nel garage.
Restai in quella casa enorme da sola ma mi piaceva, stavo bene lì.
Apparecchiai la tavola e sistemai la coperta che avevo lasciato sul divano.
Mark arrivò dopo poco con due buste enormi di sushi. Ce n'erano di tutti i tipi.
Gli schioccai un bacio sulla guancia e sistemai tutto sul tavolo.
Mente mangiavamo il mio telefono iniziò a suonare in continuazione.
Mi alzai a per rispondere e vidi di chi era la chiamata.
Guardai Mark perplessa.
-"Chi è?"- disse continuando a mangiare.
-"Tua sorella..."- dissi.
-"Rispondi."-
-"Pronto..."- dissi spostandomi nel salotto.
La conversazione durò per qualche minuto.
Quando tornai in cucina Mark era poggiato al bancone.
-"Allora, cosa ti ha detto?"- disse portandosi una mano sul mento.
-"Perché tua mamma non sa che io sto qui da te?!"- dissi cercando di mantenere la calma.
-"Perché sennò mi avrebbe rotto le palle, Hope!"-
Sbuffai girandomi dall'altra parte.
-"Ma che ti importa di mia mamma?"- disse avvicinandosi a me per accarezzarmi il viso.
-"La cosa più importante siamo noi due, tutti il resto non conta, ok?"- proseguì prendendomi il mento tra le mani.
Annuii quasi forzata.Passai il resto del pomeriggio a pulire e sistemare nei minimi dettagli la casa e a sistemare i letti per Anna, Alberto, le gemelline e Andrea.
Alle 18:00 Mark andò a prendere la sua famiglia all'aeroporto ed io mi feci una doccia calda e mi preparai per la sera.
-"Hope, sono a casa!"- urlò Mark entrando dalla porta che collegava il garage con il salone.
Scesi lentamente le scale. Avevo paura.
Vidi Alberto che osservava la casa. Anna era aggrappata al suo braccio, le gemmelline e Andrea gli stavano dietro timidamente.
-"Hope, da quanto tempo!"- disse Anna in modo freddo e distaccato.
Finsi un sorriso.
-"Va bene, vi mostro le stanze."- disse Mark sciogliendo la tensione.
Le gemelline mi salutarono timidamente. Era cresciute davvero tanto.
Andrea era praticamente diventato un uomo. Corse ad abbracciarmi.
-"Hope! Sono felicissimo di vederti!"- disse sorridendo.
-"Anch'io!"- dissi ricambiando l'abbraccio.
-"Mark, io metto la cena a tavola!"- dissi sorridendo.
-"Ti aiuto!"- si offrì immediatamente Andrea seguendomi in cucina.
Quando gli altri sparirono di sopra Andrea si avvicinò a me e si poggiò al bancone della colazione.
-"Anna si è incazzata con Mark appena ha saputo che tu sei qui e lui ha iniziato a piangere in macchina..."- disse quasi sottovoce.
-"Davvero?"- chiedi sbalordita.
Andrea annuì.
-"Puoi finire tu di sistemare le cose per la cena così io vado a parlare con Mark?"- dissi guardando Andrea negli occhi.
-"Certo!"- disse prendendo il vassoio che tenevo nelle mani.
Salì velocemente le scale e cercai Mark nella nostra stanza. Non c'era.
Bussai nella porta del bagno.
-"Hope?!"- disse.
-"Si, posso entrare."- dissi.
Sentii la chiave girare, piegai la maniglia ed entrai per poi rinchiudermi la porta alle spalle.
Mark si stava sciacquando la faccia.
Lo abbracciai da dietro e gli schioccai un bacio sul collo.
Si asciugò il viso e mi strinse a sé.
-"Va tutto bene, amore. Dopo cena mi porti a casa e si risolve tutto, ok?"- dissi poggiando la testa sul suo petto.
-"Non ti porto a casa."- disse baciandomi i capelli.
-"Però stai calmo e non risponderle male."- dissi staccandomi dal suo abbraccio.
Annuí.
Anna e gli altri stavano scendendo le scale.
Andrea aveva sistemato la tavola.
Scendemmo sotto e ci sistemammo.
Iniziammo a mangiare parlando del più e del meno.
-"Hope, quando discuterai la tesi per la laurea?"- disse Anna.
-"Molto probabilmente per luglio."- dissi portando alla bocca l'ennesimo boccone.
-"Perfetto! Hai intenzione di lavorare?"-
-"Certo!"- dissi.
-"Ah, allora non stai con mio figlio solo per i soldi."- disse guardando il piatto davanti a lei.
-"No, finché non inizierò a lavorare mi manterrà mio padre. Non ho bisogno dei soldi di tuo figlio."- dissi sicura di quello che dicevo.
Anna abbassò lo sguardo.
-"Allora perché state insieme?"- disse Alberto.
-"Forse perché ci tengono l'uno all'altra?!"- disse Andrea.
Anna sbuffò.
-"Ma mi puoi spiegare perché non riesci a farti piacere Hope?"- disse Mark mantenendo un tono calmo.
-"Perché...io lo so quanto hai sofferto per lei. Non voglio vederti più in quel modo."- disse Anna. Aveva gli occhi lucidi.
-"Ci siamo fatti del male reciprocamente ma non succederà più. Io non voglio perderlo."- dissi.
Anna si alzò dal tavolo e fu seguita da Mark nel salone.
Sorrisi imbarazzata.
-"Io non voglio che tu e Mark vi lasciate."- disse Asia.
-"Non ci lasceremo, tesoro!"- dissi sorridendole.
Dopo qualche minuto Anna e Mark tornarono a tavola ed Anna improvvisamente mi abbracciò.
-"Mi dispiace di averti trattata male."- disse.
-"Non fa niente. Capisco le tue paure."- dissi sorridendole
Il resto della serata fu davvero piacevole.
Dopo mangiato Anna e gli altri andarono nelle loro stanze.
Mark, dopo aver promesso ad Andrea di portarlo in qualche locale il giorno seguente, si coricò nel divano per guardare le e-mail.
Io lavai i piatti e sistemai la cucina.
Appena finii io e Mark salimmo nella nostra stanza.
Mi gettai stremata sul letto e Mark mi si gettò di sopra baciandomi.
-"Ti amo!"- mi sussurrò.
-"Anch'io!"- dissi ridendo per i bacini che mi lasciava sul collo.
Scoppiammo a ridere entrambi. Felici per quella strana armonia che si era creata.
Qualcuno bussò alla porta.
-"Hope, dovrei dirti una cosa."- disse Anna dal corridoio.
Mi alzai dal letto.
Mark sbuffò coricandosi su un lato.
Uscii dalla stanza. Anna era in pigiama e aveva i lunghi capelli biondi raccolti in una coda.
-"Dimmi."- dissi chiudendomi la porta alla spalle.
-"Domani arrivano Davide, Cristina, Jessica e Carly. Alberto ha preso una casa in montagna, ci chiedevamo se ti andasse di unirti a noi a pranzo!"- disse guardandomi negli occhi.
-"Certo."- dissi sorridendo.
-"Se poi vuoi passare la giornata con noi e restare lì per la notte non ci sono problemi."- disse ricambiando il sorriso.
-"Ne parlo con Mark ma credo sia meglio che io stia a casa così lui può passare del tempo con i suoi fratelli."-
-"Come preferisci ma sappi che sei la benvenuta a casa mia."-
-"Grazie, buonanotte!"- dissi.
-"Buonanotte."- disse Anna abbracciandomi.Spazio autrice:
Buongiorno, scusate ancora per i mancati aggiornamenti ma la scuola mi tiene occupata.
Cosa ne pensate delle scuse da parte della mamma di Mark?
Scrivete nei commenti!
Scusate ancora, cercherò di aggiornare più spesso.
Love u! 😝💕
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My Destiny
Romance"E ti porto dentro nonostante il tempo e la distanza." Perdiamo tante persone lungo il nostro cammino ma se queste le ritroviamo nel nostro percorso, il fatto di doverci stare insieme potrebbe essere definito "destino"? E di queste persone destinat...