È sabato sera, ma nessuno ha particolarmente voglia di uscire. Soprattutto Luke, che combatte da qualche giorno con un tremendo raffreddore, starnutendo e imprecando di minuto in minuto. Mike ha cenato con noi, Lydia e Kate si sono aggiunte solo in seguito.
Il tavolino della sala è ancora imbandito con i resti di carte da gioco e il tabellone del Taboo segna ancora i nomi dei vincitori: Ashton, Michael, Kate ed io. Luke è infuriato con Calum perché non è riuscito a indovinare la parola che stava cercando di fargli capire e Calum, in sua difesa, sostiene che Luke sia pessimo a quel gioco e che quindi la prossima volta toccherà a qualcun altro fare squadra con lui e Lydia.
Michael ha portato con sé il Risiko di famiglia che ha così tanti anni da essere ormai un cimelio storico; il quadro di gioco è parecchio rovinato ormai, i nomi di alcuni continenti sono quasi del tutto illeggibili. Giochiamo a squadre perché altrimenti la partita si protrarrebbe tutta la notte e nessuno ha voglia di discutere per così tanto tempo. È la sorte a formare le varie armate, ma Luke decide di giocare da solo, appropriandosi persino delle truppe nere perché hanno spirito di combattimento.
Ashton e Michael fanno di nuovo coppia, io gioco con Lydia e Calum e Kate fanno invece parte dell'ultima squadra. Scelgo le truppe lilla perché mi hanno sempre portato fortuna. Michael distribuisce la carte, rispolverando bene le regole a chi non è molto ferrato in materia, come Kate. Michael ed io ci giochiamo da sempre e l'uno conosce le strategie dell'altra; Luke sostiene di essere un mago del Risiko, ma tutti scoppiamo a ridere quando ci rendiamo conto del modo in cui ha posizionato il suo esercito. Probabilmente non ha niente a che vedere con l'obiettivo che deve raggiungere, ma lo lasciamo fare.
I primi a tirare i dadi sono Calum e Kate, i quali attaccano senza sosta le truppe di Ashton e Michael; sono però loro a sconfiggerli e a conquistare così le prime carte. Luke viene miseramente sopraffatto dal nostro esercito, ma si rifà dignitosamente contrattaccando il gioco di Calum e di Kate. Qualcosa però cambia durante il gioco perché Lydia ed io veniamo sconfitte e non c'è modo per noi di rientrare nella partita.
Mi alzo quindi dalla sedia solo per controllare quale sia l'obiettivo di Luke e capire come sia possibile il suo essere ancora in gioco. Scoppio a ridere quando mi rendo conto che la sua strategia non ha niente a che vedere con quanto dice la sua carta, ma con un colpo di fortuna potrebbe sconfiggere le armate di Ashton e Michael.
È proprio quest'ultimo a tirare i dadi, ma non è un buon turno perché dimezzano i loro carri armati; Ashton impreca perché questo li allontana di molto dalla possibilità di vittoria. Sembra quasi che vogliano conquistare la totalità del Nord America e dell'Oceania per raggiungere quello che deve essere il loro obiettivo finale. Calum e Kate vengono miseramente sconfitti da Luke solo perché la sua combinazione di carte gli permette di rifocillare il suo esercito con una quantità ingente di carri armati. Sono però Ashton e Michael a gridare vittoria non appena raggiungono il loro obiettivo.
«Avete solo avuto fortuna.» Borbotta Luke con voce nasale.
«No Luke, è perché hanno seguito il loro obiettivo.» Replico io, pizzicandogli una guancia. Ashton aggrotta le sopracciglia, recuperando poi le carte di Luke per leggere il suo obiettivo.
«Conquistare la totalità dell'Europa, dell'Oceania e di un terzo continente a scelta» recita Ashton, scoppiando a ridere. «Luke, dovevi conquistare, non annientare chiunque ti capitasse sotto tiro!»
«Voglio la rivincita.» Ci tiriamo indietro tutti insieme perché sono le due e mezza del mattino ormai. «Codardi.» Mormora poi sottovoce Luke, prima di abbandonare la cucina e portarsi dietro un paio di starnuti.
Calum alza le mani in segno di resa, seguendolo in salotto e accendendo la televisione. A nessuno però pare interessare quello che ha scelto di far vedere a tutti e Ashton borbotta per un po' a riguardo, poi infila la giacca ed esce di casa seguito da Kate per fumare in pace una sigaretta.
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UNPREDICTABLE
Fanfiction«Io non lo so che cosa c'è tra di noi e probabilmente vorrei che nemmeno ci fosse niente. Io e l'amore non andiamo d'accordo.» Mi mordo le labbra alle sue parole e non mi rendo conto che la mano di Ashton ha raggiungo la mia guancia. «L'amore è anch...