UNPREDICTABLE

capitolo 15

È Ashton a riportarmi a galla e lo fa stringendomi contro il suo corpo fino a che non siamo di nuovo in superficie. Ho le braccia incastrate sotto le sue e non riesco né a scostarmi i capelli dal viso, né a tamponarmi gli occhi. Quando riesco finalmente a divincolarmi e a riprendere il fiato che mi è rimasto incastrato in gola dall'impatto con l'acqua fredda, lo vedo passarsi una mano tra i capelli e poi sul viso, a scacciare le gocce d'acqua. Sta sorridendo.

Vorrei gridargli contro quanto sia stata una mossa stupida la sua, che ora siamo fradici entrambi e senza uno straccio di cambio. Poi mi rendo conto di essere al centro esatto della piscina e di non riuscire a toccare come vorrei il fondo senza che l'acqua mi bagni le labbra, impedendomi di respirare correttamente.

Ashton deve accorgersi del mio repentino cambio di espressione perché non sono più infuriata, ma quasi spaventata perché i vestiti pesano addosso. Nuota verso di me con un paio di bracciate e mi riprende dai fianchi per sollevarmi appena; stringo i suoi avambracci fino a che non sento la schiena cozzare contro il bordo duro della piscina.

So di essere salva, ma non lascio la presa. Ashton sembra pensarla allo stesso modo perché rimane immobile, con le dita a solleticarmi la pelle del bacino lasciata scoperta dal body che indosso. Mi guarda negli occhi in un modo che non capisco ed io devo fare altrettanto, ma siamo probabilmente troppo ubriachi per renderci conto di quello che sta succedendo.

Qualcuno emette un verso tanto strano da costringerci poi a interrompere quel gioco che abbiamo cominciato e a voltare la testa verso destra. Michael, con i suoi nuovi capelli biondissimi incollati sulla testa, sta cercando di sfilare i boxer a Luke. In qualche modo, con l'aiuto di Calum, riesce nel suo intento e l'imprecazione di Luke fende l'aria.

Non rimane immerso nell'acqua, si precipita fuori dalla piscina in fretta e furia, poi corre lungo tutto il perimetro cercando di non mostrare più di quanto abbia già fatto, rischiando più e più volte di scivolare per le pozze d'acqua schizzate tutt'intorno. Michael gli corre dietro qualche secondo più tardi, ma Luke è tanto svelto da trovare riparo nel ripostiglio e chiudersi dentro. Michael invece è così ubriaco da non vederla quella porta e finisce con lo sbatterci contro; le risate di Calum fanno da eco tutt'intorno mentre Ashton si schiarisce la voce, riportando la mia attenzione su di lui.

«Non riesco a credere che tu ci abbia gettati entrambi in piscina» la voce mi trema appena mentre pronuncio quelle parole; non ho più le mani sui suoi avambracci, ma lui continua a tenermi dai fianchi. «Sei un idiota.»

Ashton si stringe nelle spalle e solo quando il suo petto si scontra con il mio, mi rendo conto di quanto abbia dimezzato la distanza tra di noi. Si morde costantemente il labbro, avvicinandosi quasi volesse baciarmi. Io sono talmente infreddolita da restare immobile, osservando come una goccia d'acqua si sia fermata esattamente nell'incavo naturale dell'arco di Cupido delle sue labbra. Ashton si scosta leggermente solo per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

«Ed io non riesco a credere che tu ti sia fatta fare un succhiotto sul collo da Luke.» Rido a quella sua affermazione e lo faccio così forte da posargli persino la fronte sulla spalla. L'odore della piscina non riesce a coprire il profumo che indossa Ashton.

«Io..»

«Lo fa sempre quando è ubriaco» mormora di nuovo Ashton, togliendosi i capelli gocciolanti dalla fronte con una mano solo per riportarla nuovamente al posto che ha scelto con cura. «Una volta Malia ha pensato che...»

Non ho idea di che cos'abbia pensato Malia perché Ashton non finisce la frase, tutt'altro. Si interrompe quasi gli avessero dato un pugno dritto alla bocca dello stomaco per farlo tacere. Boccheggia quasi in cerca d'aria, nonostante quest'ultima non manchi, poi si scosta da me come se scottassi, portandosi entrambe le mani dietro al collo in un gesto di pura frustrazione. Come se avesse parlato troppo e nessuno gli abbia in realtà chiesto di farlo.