Venerdì è il compleanno del fratellino di Sam; l'ho scoperto da Ashton mentre aggiungeva che è ormai tradizione che vadano tutti insieme a trovarlo. Non credo si tratti più di una sorpresa ormai, ma sono più che sicura che a Sam faccia un sacco piacere. Ashton ha invitato anche me ed è un bene che lo abbia fatto con largo anticipo, così ho avuto tre settimane per trovare il regalo perfetto per un bambino di undici anni.
Tre settimane è anche l'esatto lasso di tempo durante il quale Luke, ogni qualvolta avesse avuto bisogno di salire al piano di sopra, annunciava a gran voce la sua comparsa e questa mattina stessa le cose non sono ancora cambiate.
«Ho bisogno dell'asciugacapelli, quello del bagno al piano di sotto si è surriscaldato e non funziona più.»
Lo sento salire le scale meno velocemente rispetto ai suoi standard, come se si stesse prendendo il suo tempo. Alzo gli occhi al cielo strappando lo scotch per fermare la carta con la quale sto impacchettando il regalo di Sam.
«Luke?»
«Ho le mani davanti agli occhi e all'occorrenza un paio di auricolari con della musica fin troppo alta, credo abbastanza da coprire ogni suono che possa scaturire da qualsiasi stanza.»
«Luke, dacci un taglio con questa storia» faccio il giro del letto per raggiungere la porta aperta della mia camera. «Ashton non è nemmeno in casa.» Luke sospira di sollievo e mi accorgo che ha realmente degli auricolari che fuoriescono dal collo della maglietta che indossa e che pendono lungo il suo busto.
«Ho solo bisogno del...»
«Dell'asciugacapelli, ho capito» replico, incrociando le braccia al petto. «Sono quasi sicura che anche i nostri vicini ti abbiano sentito.»
«Bene» si passa una mano tra i capelli umidi. «Non avrei mai voluto interrompere certe situazioni.» Scoppio a ridere senza nemmeno volerlo e Luke mi guarda persino confuso.
«Luke, ascolta» sono praticamente in corridoio con lui, che deve aver cambiato bagnoschiuma perché non è un profumo che sono abituata a sentire su di lui. «Ashton ed io non passiamo tutta la giornata l'uno nel letto dell'altra. Te lo posso assicurare.» Luke alza gli occhi al cielo, sventolandomi una mano davanti al viso.
«Certo, come no.» Me lo dice con un sorriso sghembo sulle labbra, tanto da farmi arrossire le guance.
«L'asciugacapelli è nel secondo mobiletto in basso» rientro nella mia stanza per concludere il pacchetto per Sam. «Non significa che sia automaticamente tuo, lo devi rimettere a posto quando hai finito di usarlo.»
Non capisco che cosa risponda perché borbotta semplicemente qualcosa che immagino essere un verso di scherno nei miei confronti. Lo seguo poi giù per le scale perché hanno suonato alla porta e ho il vago sentore che possa trattarsi di Calum, la sua copia di chiavi non dovrebbe essere nel vaso in corridoio. Luke svolta a destra verso il bagno, io proseguo dritto dando solo una veloce scorsa dallo spioncino.
«Scusa, ho dimenticato...»
«Le chiavi, me ne sono accorta.» Apro del tutto la porta per lasciarlo entrare; tra le mani ha due buste piene zeppe di spesa.
«Ashton è tornato?» Calum me lo chiede solo una volta in cucina, dove sta appoggiando la spesa; Luke si è chiuso in bagno e nessuno sa mai quanto tempo possa restarvi dentro.
«Non ancora.»
«Sto morendo di fame.» Sbadiglia, ritirando latte e altre bottigliette d'acqua in frigorifero.
«Luke ha messo fuori uso il vostro asciugacapelli.» Calum impreca tra i denti ed io trattengo a stento un sorriso perché il modo in cui Calum è saturo di Luke mi diverte.

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UNPREDICTABLE
Fanfiction«Io non lo so che cosa c'è tra di noi e probabilmente vorrei che nemmeno ci fosse niente. Io e l'amore non andiamo d'accordo.» Mi mordo le labbra alle sue parole e non mi rendo conto che la mano di Ashton ha raggiungo la mia guancia. «L'amore è anch...