La madre di Ashton è esuberante; o forse è solo l'effetto dell'imminente matrimonio a renderla tale, non saprei dirlo con precisione. Ashton invece è nevoso o più probabilmente infastidito dall'abbraccio mortale in cui sua madre, Marie, lo sta stringendo da ormai diversi interminabili secondi.
«Mamma, lei è Hayden» mormora Ashton, indicandomi con la mano quando finalmente lo lascia andare; Marie mi osserva per qualche istante, poi mi sorride e passa davvero poco tempo prima che io mi ritrovi stretta tra le sue braccia. Ashton impreca tra i denti. «E devi smetterla di abbracciare persone che non conosci. È imbarazzante, mamma.» Aggiunge, passandosi svelto una mano tra i capelli.
A sua madre questo commento pare non interessare minimamente perché è troppo impegnata nel dirmi all'orecchio quanto sia felice di conoscermi e di che gioia le abbia dato nell'aver accompagnato suo figlio al proprio matrimonio.
«Anche io sono contenta di vederti, tesoro» lo rimbecca Marie. «E sto molto bene, ti ringrazio. Spero lo stesso di te.» Aggiunge, pizzicandogli un braccio non appena Ashton la supera per dirigersi verso la sala. Seguo i suoi passi fino ad accomodarmi sul divano al suo fianco perché non c'è una poltrona libera sulla quale posso prendere posto.
«Sto bene anche io.»
«Com'è andato il viaggio?»
«Il solito.» Cela uno sbadiglio dietro la mano, ma la cosa non gli riesce granché bene.
«Dimmi che non hai portato qui Hayden su quella tua maledetta moto.»
«Oh no, l'unica volta che ci sono salita è andata a finire che ci siamo persi nel nulla. Di notte. Così gli ho detto che non mi ci sarei mai più seduta sopra.» Sottolineo e lo vedo come Ashton in questo preciso momento vorrebbe scomparire sotto lo sguardo terrorizzato di sua madre.
«Calum ci ha prestato il suo pick up» mormora in fretta Ashton, cercando di distogliere il prima possibile l'attenzione da quel particolare. «Ha l'influenza, è per questo che né lui né Luke sono potuti venire. Sono molto dispiaciuti.» Marie fa un gesto veloce con la mano, come a dire che non c'è problema a riguardo; Ashton volta il viso verso l'ingresso quando il citofono echeggia nell'ambiente.
«Immagino che non abbiate cenato da tuo padre.» Sentenzia Marie, raggiungendo la porta per permettere a quello che suppongo essere Malcom di entrare.
Il profumo che emanano i cartoncini del take away mi fanno brontolare lo stomaco e mi rendo conto solo in quel momento di quanta fame io abbia. Ashton è subito dietro sua madre, pronto ad aiutare.
«Tu devi essere Hayden.» Malcom mi allunga la mano non appena Ashton gli porta via da esse dei bicchieri ricolmi di qualcosa che non riesco a identificare.
«La mia coinquilina, sì.» Fa eco Ashton, attento a non rovesciare nulla.
«Grazie per l'ospitalità, non vorrei assolutamente disturbare...»
«Gli amici di Ashton sono sempre i benvenuti.» Taglia corto Malcom, facendomi cenno di accomodarmi al tavolo presente in sala, ormai apparecchiato con cibo e bevande.
Marie però schiocca le dita, come se si fosse appena ricordata di qualcosa di fondamentale importanza. Ashton solleva gli occhi al cielo perché è a lui che tocca recuperare i bagagli dal pick up, mentre io seguo sua madre lungo il corridoio, svoltando a destra e fermandomi davanti a una camera da letto contenente due materassi. Sul viso di Marie c'è una lieve nota di imbarazzo.
«Sam ogni tanto viene a dormire qui quando Ashton è in città, mi dispiace non avere una camera...»
«Mamma, viviamo insieme» Ashton appare alle mie spalle qualche momento più tardi, trascinando il mio bagaglio. «Non è un problema dividere la stanza.»

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UNPREDICTABLE
Fanfiction«Io non lo so che cosa c'è tra di noi e probabilmente vorrei che nemmeno ci fosse niente. Io e l'amore non andiamo d'accordo.» Mi mordo le labbra alle sue parole e non mi rendo conto che la mano di Ashton ha raggiungo la mia guancia. «L'amore è anch...