A/N mi dispiace per il ritardo ma ho avuto dei problemi quindi spero che questo capitolo possa piacervi.
PS: ci saranno delle parti pervy :')
PerfettaScrittrice03
'A che scopo dobbiamo vivere, se non per essere presi in giro dai nostri stessi vicini e ridere di loro a nostra volta?'
Cit. Orgoglio e Pregiudizio
Stasera il locale è strapieno di gente e non riesco più a sentire le mie gambe tanto che ho pattinato per quattro ore, e sono decisivamente stanca.
<<Rosy come fai ad essere ancora così energetica?>> chiedo guardandola divertirsi.
<<A me piace pattinare e poi mi diverto>> risponde mentre va a prendere l'ordine ad un tavolo.
Quando non noto nessuno mi siedo sullo sgabello tirando un sospiro di sollievo.
Finalmente!
Ma noto qualcuno sedersi accanto a me, mi volto trovando uno della società.
<<Ciao dolcezza>> mi sorride, mentre lascio uno sbuffo uscire dalle mie labbra.
<<Io sono Kevin e tu?>> mi chiede ancora mentre io lo ignoro.
<<Ahahaha ma non la vedi che la stai annoiando, io comunque sono Theo>> lo deride l'altro della società ed io sbuffo doppiamente.
<<Ve ne andate?>> sbuffo.
<<Mhh..fammici pensare..NO>> rispondono sghignazzando e io sospiro sentendo la loro immaturità che sfoggiano con onore.
Sbuffando mi alzo dallo sgabello cercando di allontanarmi quando qualcuno mi prende per il polso, successe tutto in attimo caddi addosso a qualcuno e mi ritrovai ad incastonare i miei banali occhi castani nei suoi color ghiaccio.
Non sento più la musica ad alto volume e nemmeno gli altri che rimangono lì a bisbigliarsi tra loro, e indicarci con lo sguardo.
Riporto lo sguardo su quegli occhi trovandoli fissarmi intensamente, sento come una specie di forza che mi fa avvicinare a lui mentre lui rimane fermo in attesa di una mia risposta che non tarda ad arrivare.
<<Ma che cazzo fai coglione che non sei altro!?>> urlo alzandomi da lui guardandolo con disprezzo mentre noto la bocca di tutti assumere una 'O' perfetta.
<<La ragazza ha fegato>> dice Kevin mentre Theo annui concorda continuando a guardarmi.
Occhi azzurri si alza sistemandosi la maglia e guardandomi dritta negli occhi con stupore.
<<Hai davvero dato del coglione a lui?>> mi chiede una ragazza.
<<Si e allora?>> chiedo incrociando le braccia sotto al seno.
<<Nessuno e ripeto NESSUNO può rivolgersi a me in questo modo>> dice lui avvicinandosi a falcate che in un attimo arrivò ad un palmo dal mio viso.
<<Ragazzi qui dobbiamo insegnare a qualcuno come ci si comporta>> dice sghignazzando mentre i due mi prendono sottobraccio seguendolo mentre scende delle scale buie.
Non vedevo niente, sentivo solo il suono dei miei respiri diventati irregolari, ma non era per paura.
Era paura per la mia curiosità che non avrà tempo per prendere fiato che inizierà a fare domande su domande.
<<Dove mi state portando?>> chiedo.
<<A casa nostra>> risponde Theo.
<<P-perché?>> chiedo, ma mi ignorano.
<<Mi rispondete!>> urlo e quello davanti a noi si volta riservandomi una lunga occhiataccia.
<<Ogni cosa ha il suo tempo e poi perché rovinare la sorpresa?>> chiede lui mentre posso notare un sorriso sadico spuntargli in viso provocandomi brividi lungo la schiena.
Attraversiamo un corridoio illuminati solo da un accendino, ci fermiamo davanti ad un immenso portone.
Lui si avvicina e bussa delle volte ma facendo un motivetto sui lati della porta uno in alto due come se stesse facendo la forma di un triangolo uno sopra e uno più allungato sotto, poi da un ultimo colpetto in messo e la porta viene aperta da un ragazzo con una tunica nera, ma non riesco a guardarlo perché il cappuccio gli ricopre il viso.
Seguo i tre entrando in una stanza tutta nera, come se questa casa avesse un minimo angolo di un altro colore che non sia nero, mi fanno sedere sul letto con loro ai miei lati mentre occhi azzurri davanti a me con lo sguardo puntato nel mio quasi come se volesse leggermi dentro.
Mi volto, ma in un attimo lui mi prende per il mento facendo si che adesso fossimo a pochi millimetri di distanza, lui tanto rilassato mentre io sto morendo dall'imbarazzo.
Sento le mie guance prendere color porpora e lui lo nota sorridendomi.
<<È ancora pura>> dice allontanandosi mentre io lo guardo confusa.
<<Lo sospettavo>> dice Kevin.
<<Si notava da lontano>> dice Theo.
<<Ha pure arrossito dandomi la prova che lei è vergine>> dice lui squadrandomi da capo a piedi ed io quando capisco l'argomento mi alzo in piedi puntandogli il dito al petto.
<<Senti tu non so chi siete tu e questi qua e non mi importa un bel niente che mi facciate qualcosa, ma mi lasciate in pace? Sai c'é gente che lavora non come te che va a farsi figo>> dico in toni acido mentre sento i suoi occhi diventare scuri e il viso rosso dalla rabbia.
Oh ohh
<<Ragazzi lasciatemi solo con lei>> ordina mentre gli altri obbediscono uscendo dalla stanza, sento le gambe iniziare a tremare sotto il suo sguardo.
<<Bene bene..>> dice alzandosi e iniziando a camminare nella mia direzione mentre io indietreggio fino ad essere con le spalle al muro.
Sono fottuta.
<<Odio quando le ragazze mi dissobbediscono>> dice accarezzandomi la guancia mentre mi scosso.
<<Ed io odio i tipi come te>> dico.
<<Oh tanto so che prima o poi mi verrai dietro come fanno tutte quelle cagne delle tue coetanee>> dice appoggiando una mano al mio fianco stringendo sentendo le due unghie confiscarsi nella mia pelle, ed io gemo dal dolore.
Cosa che lo fece sorridere di più.
<<Lo sai quante ragazze vorrebbero scoparmi per bene?..>> chiede.
<<..quante vorrebbero sentire il mio cazzo nella loro buco..>> continua.
<<..e quante vorrebbero essere adesso al tuo posto?>> mi sussurra all'orecchio in un attimo, come se fosse un gesto spontaneo, gli sputai in faccia.
Forse ho esagerato adesso..
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The NightClub #Wattys2017
FanfictionUn gioco basato su regole e odio, arroganza e timidezza, bellezza e semplicità, sensualità e purezza, il diavolo e l'angelo, il bianco e il nero, lo ying e lo yang, lui e lei.. Emily&Jace *ATTENZIONE QUESTA STORIA CONTIENE SCENE ESPLICITE EROTICHE E...