Traditori

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Claire mi aiuta ad indossare la felpa che Ana ha gentilmente comprato per via del mio problemino al fianco. È un po' larga, ma non mi crea alcun problema, anzi è più comoda, ma giuro di non averne mai viste di un tessuto tanto pesante. Come sapete, nel regno dei sogni non si patisce il freddo. Drew invece non è stato così fortunato,dato che tutte le felpe hanno la stessa misura e lui è molto più minuto di me. Quindi se sta a larga a me.... traete voi le conclusioni.
«Mi scuso se non ho cappotti da offrirvi,ma il mio salvadanaio non è mica infinito e tra focacce e felpe non ho più molto... ma sono contenta che almeno le abbiate mangiate tutte. Sedici focacce.» ricorda lei un po' esterefatta. Effettivamente, ci siamo resi conto di essere più affamati di quanto pensassimo, infatti ciascuno di noi ne ha mangiate ben quattro ,eccetto Claire che si è limitata a due. Che c'è? Siamo pur sempre maschi. Due incubi e un sogno, ma pur sempre maschi.
«Non fa nulla, Ana. Vanno benissimo.» la rassicura Claire. Grazie, loro due hanno la stessa misura.
«Hai fatto anche troppo.» sussurro amareggiato,ma tutto sommato sollevato di trovare un aiuto anche sulla Terra. Detesto ammetterlo, ma credo che nonostante tutto quello che abbiamo passato ami questo posto e la sua sconvolgente novità. Appunto perché odio ammetterlo cerco di non pensarci. Devo tornare a casa insieme ai miei compagni, punto. Non ho tempo per i giri turistici o per viaggi nel mondo che tanto amo ma che non mi appartiene. Se voglio proteggerlo, devo allontanarlo. Mi affaccio alla finestra zoppicando un po' e osservo ancora una volta il bianco della neve. Due bambini si lanciano le palle di neve e corrono, rotolando e cadendo senza mai farsi male. Se non ricordo male, la madre di Ana mi ha detto che è Natale e nel libro sugli umani il Natale era una festa. Deduco quindi non abbiano scuola.
«Sono carini ,eh?» Ana appoggia i gomiti sul davanzale della finestra e osserva sorridendo. «Bambini... sempre spensierati.» vorrei tanto essere come loro in questo momento. «Quindi adesso che facciamo? Insomma, abbiamo bisogno di un piano.» dice Ana di colpo.
«Abbiamo?» chiede Luke già disgustato all'idea. Perché ho la sensazione che durante questa permanenza sulla Terra ce le suoneremo almeno una volta? No,più che sensazione è una chiara certezza. Ho già i pugni stretti.
«Certo. Insomma, da quel che ho potuto capire avete bisogno di tornare a casa, ma qualcuno vi tiene nel mio mondo.»
«E vuole ucciderci.» aggiunge Drew. Non posso fare a meno di massaggiarmi il fianco.
«Chi meglio di un'umana può aiutarvi a nascondervi nel mondo umano? E poi sono in gamba e...»
«Ei, ei ragazzina, calmiamoci.» la frena Luke con il suo solito e odioso atteggiarsi.
«Abbiamo la stessa età, genio.» gli ricorda lei inarcando un sopracciglio. Boom, fregato. Ora ditemi come faccio a non adorare un'umana del genere? Luke si innervosisce.
«Apri bene le orecchie, rossa: se sei con noi è perché dobbiamo evitare che ti succeda qualcosa se vogliamo salvare il tuo ed il nostro mondo.»
«Di che parli?»
«Di niente!» interviene Claire lanciando un'occhiataccia sia a mr perfettino che a me. Perché? Beh, credo non sia d'accordo all'idea che Ana non sappia ancora nulla.
«Insomma, perché non mi ascoltate? Io posso aiutarvi. Devo farlo se siete davvero il mio sogno ed il mio incubo.»
«Attenzione, carina, lo sono Stefans e panettone. Io non c'entro proprio nulla.»
«Non so perché sei qui,ma... se vi ho incontrati, un motivo ci sarà.» minacciosamente le si avvicina. Fin troppo.
«Non ti credere fortunata perché non lo sei.» mi piazzo davanti a lui prima che il suo dito possa anche solo sfiorarla.
«E non lo sarai nemmeno tu se non ti allontani da lei, o vuoi che ti spacchi a faccia? No perché io lo voglio, e da parecchio.»
«Non ne avevo dubbi Stefans.» ribatte lui. Ci guardiamo in cagnesco fin quando Drew non ci divide.
«Su ragazzi. Pace in terra. Adesso stringetevi la mano e ... no. No ,no. Evitiamo. Ve la stacchereste a vicenda.»
«Vi odiate così tanto voi due?» chiede Ana stupita.
«Sì.» rispondiamo tutti in coro senza alcuna esitazione, eccetto mia sorella. Claire non ha mai accettato questa nostra rivalità e non perché crede che Luke sia buono e caro, ma perché io sono talmente irascibile che non sono state poche le volte in cui entrambi siamo tornati a casa con qualche occhio gonfio. Sì, ho picchiato il figlio dei primari nonostante la mia pessima reputazione. E no,non me ne pento.
«Adesso per favore piantiamola di fare i bambini e cerchiamo di capire come procedere.» Claire tiene in mano l'aggeggio per metterci in contatto con Caleb e lo accarezza, considerandolo unico lume di speranza.«Secondo voi potrà parlare? Risponderá alla chiamata?»
«Non lo so Claire.» ammetto sincero. «Ma le quattro ore sono passate e Caleb sa di essere la nostra unica speranza.»
«Chi è Caleb?» chiede Ana sentendosi non considerata. Solo adesso mo viene mente il fatto che Ana non può assistere al contatto con Caleb per il semplice motivo che vedrebbe il nostro mondo. Ne ho già violata una legge e mi basta.
«Caleb è nostro fratello.» le spiego. «Ma ...ecco, quando gli parleremo tu non potrai assistere.»
«Cosa? Ma...»
«Non possiamo svelarti tutto su di noi, Ana. È troppo rischioso per entrambi i nostri mondi.» sbuffa sconfitta e le sono grato. Sembra capire che sto davvero.male nel rivelarle tutti i nostro segreti. Sarà il nostro legame? Non ne ho idea ma mi piace che riesce a capirmi. Non lo fanno in molti,nemmno io a volte mi capisco. «Pf... e va bene. Voi quattro mi farete impazzire.» mi fa un lieve sorriso,ma si vede che c'è rimasta un po' male.
«Beh, se ti può consolare...» Drew non ha il tempo di finire la frase che un'immensa luce viene emessa dall'aggeggio di Caleb ,mettendo tutti noi in allarme. Decido di prendere in mano le redini della situazione prima che la disperata voglia di rivedere mio fratello possa farmi dimenticare le priorità.
«Drew va fuori con Ana!»
«Perché io?! Voglio ascoltare!»
«E figurati io...» si lamenta lei incrociando le braccia al.petto.
«Panettone fa quello che ti dice o giuro che ti faccio diventare farina!»
«Luke!» Claire lo ammonisce con uno sguardo di fuoco e Drew non può fare a meno di arrossire. D'accordo, sono contento per il suo punto a favore contro mr perfettino,ma ricordate quelle piccole priorità tipo Ana? Ecco. Drew sembra averle dimenticate.
«Drew vai!» lo spingo fuori dalla porta, Ana lo segue a sguardo basso.
«Non è giusto. Ho diritto di sapere.»
«Ana, devi fidarti di me.»
«Come faccio a fidarmi di una perso... anzi,un incubo che non vuole mostrarmi nulla di sé ma che vuole sapere tutto di me? Insomma, ogni notte mi osservate ed io non sapevo nemmeno della vostra esistenza. Tu come ti sentiresti?» riesco a mantenere la stessa espressione più o meno impassibile, ma non vi nego che il senso di colpa nasce comunque. No,non so cosa si prova, ma a giudicare dalla sua espressione e da cosa sento non deve essere così bello.
«Ana ascolta: qui c'è in gioco la vita di molti esseri, e con esseri intendo incubi, sogni ed esseri umani. Se non ti dico ogni singolo dettaglio è per non perdere tempo, per proteggere il mio mondo ed il tuo.»
«Allora non saprò mai?»
«Non ho detto questo.»
«Allora lo intendo come "più tardi ti spiego tutto"» e detto questo chiude la.porta prima che possa farlo Drew. Questa ragazza è incredibile.
«Zack guarda!» Claire mi indica il tavolo dove l'invenzione di mio fratello emana una forte luce che ci acceca. Non appena cessa, sento la voce di Caleb chiamare sia me che Claire e non resisto più alla tentazione di prendere quell'aggeggio circolare e di metterlo all'occhio: l'immagine di mio fratello appare buia e sporca. Deduco quindi che non si trova in cantina, dato che a livello di pulizia casa nostra è intoccabile con mia madre che si spezza la schiena anche con le lucciole presenti.
«Zack, finalmente...» sussurra lui guardandosi attorno, come spaventato.
«Caleb dove sei? Che succede?»
«Succede che so tutto si di te i puri eccetera. »
«Cosa? Caleb, mi dispiace che tu l'abbia saputo così.»
«Non è che tu l'abbia saputo in maniera tanto diversa. Fossi stato io in te sarei esaurito. Sei un puro, ancora non ci credo. »
«Già io... aspetta,ma come lo hai saputo?» la sua espressione diventa preoccupata come non l'avevo mai vista. Caleb non era mai preoccupato se non di sé stesso, o almeno così mi faceva credere.
«Zack, qui la situazione è generata di colpo.»
«Che vuoi dire? State bene?» chiede Claire, probabilmente preoccupata per nostra madre. La risposta arriva da una voce dura e tagliente che io conosco fin troppo bene. La stessa che i ha fatto conoscere la verità.
«Si, ragazzina,ma non per molto.» Caleb direziona la luce della sua creazione in un angolo del posto, mostrando Hunter White ancora malmesso e appoggiato a muro. Ha il viso ammaccato, come se lo avessero preso a pugni, ed un viso stanco. Hunter non lo era mai.
«Hunter? Ma cosa...?»
«Stefans , uno , non sono tuo fratello e non darmi del tu, due...dannazione fregatene di me. Abbiamo poco tempo anche se il genio di tuo fratello ha aumentato il tempo del comunicatore di uno o due minuti circa.» bene, abbiamo finalmente dato un nome a questo ageggio. «Aprite bene le orecchie perché non ho tempo di ripeterlo ancora: mi credono un traditore, il responsabile della vostra scomparsa. Pensano che io abbia manomesso il Keyros per questo sono ridotti così. La taglia sul mio capo è enorme. Ecco perché sono chiusi in questo buco di posto. Altri però, la maggior parte, la pensa diversamente..»
«Spiegati meglio, Hunter.» lo prego per timore che il tempo a nostra disposizione esaurisca e che non possa più parlare con Caleb, che possa trovarmi nuovamente disperso un questo mondo totalmente estraneo a noi seppur bellissimo, ma la nostra permanenza qui non fa altro che aumentare le nostre.... la mia probabilità di morte.
«Alcuni ritengono che anche voi siete dei traditori e che io vi abbia aiutato ad etrare nel mondo umano per poi chiudere il Keyros. Vi considerano alleati delle ombre, soprattutto tu , Zack. Addirittura usi usi Luke come ostaggio.»
«Ma è ridicolo! Da quando sono tutti così idioti! Ed i miei genitori?"» sbotta Luke e non so se è perché siamo davvero messi male o per il semplice motivo che consideri assurdo che qualcuno osi pensare che un insulso incubo come lui mi ritiene possa tenerlo in ostaggio.
«I tuoi genitori non sanno che accidenti pensare e alla fine ci rimango fottuto sempre e comunque io...» Luke abbassa lo sguardo e per la prima volta da quando sono qui noto in lui un minimo di tristezza. Stringe i pugni, la sua espressione dura si fa sofferente e Claire non può fare a meno di abbracciarlo e consolarlo. Se mi fa rabbia? Ovvio, e anche molta, ma freno i miei impulsi omicidi. Forse devo ricordarvi un piccolo particolare: i primari hanno perso un figlio per una grave malattia, il gemello di Luke. Volevano rinunciare al loro ruolo, sentendosi in colpa e non avendo potuto fare nulla pernil piccolo. Mi sembra chiaro che non vogliono perdere anche Luke e che, nonostante il suo cuore di pietra mr perfettino ne sua consapevole.
«Hunter non puoi rivelare la profezia? Dire di Zack?» chiede Claire .
«Sei impazzita?!» sbotta Caleb allarmato.
«Caleb ha ragione. Dannazione, rivelare di tuo fratello significherebbe condannarlo!»
«Le ombre sanno già di lui.»gli ricorda Luke che sembra essersi più o meno ripreso.
«Ma il Regno dei sogni no. Vi facevo più intelligenti, signorine. Se parlassi le ombre ed il traditore non avrebbero motivo di attendere ancora e attaccherebbero senza preavviso, senza darci nemmeno il tempo di organizzare la qualsiasi cosa e senza permettere nemmeno al.puro di intervenire. Faremmo il loro gioco. Zack, vogliono metterti tutti contro, non capisci? E poi non vedi che mi hanno già accusato di avervi mandato sulla Terra? Non vogliono sentire ragioni. Dicono che un testimone del quale non vogliono rivelare il nome abbia testimoniato contro di me e contro di voi.»
«Il traditore ,immagino» deduce Luke « Non puoi parlare con i miei genitori e magari metterci in contatto con loro? Se gli parlo io mi ascolteranno e...»
«Scusa, ragazzo, ma nella vita ho imparato a non fidarmi di nessuno e non smetterò di certo adesso. Ho avuto troppe delusioni. »
«Ma sono i primari.» lo appoggia Claire.
«Sono comunque dei genitori preoccupati per il figlio e che crederebbero a tutto pur di riaverlo. Zack, faremo di tutto per farvi tornare ma voi dovete tener duro e cercare di proteggere l'umana. Le ombre vogliono la tua morte prima ancora della caduta del regno per avere lei. Senza Ana non concluderanno niente né loro né tu.»
«Io ?»
«La profezia dice che potrai intervenire solo con lei,ma non fa ben intendere il senso. A proposito, come sta? Hanno provato a...»
«Sta bene.» rispondo subito io.
«Bene, non deve saperne nulla. Capito ,Zack? Nulla. Niente di niente. Potrebbero usare tutto contro di te, dire che hai violato le nostre norme fondamentali.» deglutisco, il sudore vuole scivolare dalle mia fronte tramite gocce di disperazione, ma a trattenerlo vi è un'improvvisa debolezza gelida. «Zack, hai capito o no?!» le ho detto tutto. Sa tutto. Ho tradito tutti quanti. Mio padre, Hunter... tutto il regno dei sogni.
«Ho capito. Non sa nulla.» e la menzogna si fa perfino più dolorosa del fianco preso a calci da quel bestione di Cole. Se potessi, crollerei sulle ginocchia ed urlerei. Claire afferra la mia mano e la stringe ricordandomi che almeno non sono il solo ad avere un peso tanto grande sulla coscienza.
«Bene così. Se quella ragazza subisse troppa magia oscura...» Hunter comincia a sfocarsi. Sto perdendo il contatto.
«No,no Hunter cosa accadrà?! Cosa vogliono farle?! Hunter!»
«Zack!« rivedo Caleb a malapena. Riesco a capirlo, forse sta cercando di mantenere il contatto.«Ricorda: prossimo contatto tra quattro ore ed il comunicatore funziona solo al caldo.»
«Caleb sta con la.mamma!» strilla Claire con le lacrime agli occhi. «Dille... insomma... le vogliamo un mare di bene! Torneremo! Dille che torneremo! Che tu ne sei sicurissimo ma che non puoi dirle il perché! Dille... oh, Calbe mi mancate così tanto!»
«Anche voi, Claire! Ti prometto che rassicureró la mamma, che le dirò del vostro ritorno, ma voi fatelo sul serio. Vi aspetto, vi aiuterò. Fratellone, dimostra quanto vali! Papà sarebbe fiero di te! Sono con voi, Zack!»
«Oh, Caleb...» il contatto si perde , la luce cessa... e per la prima volta in vita mia ho un profondo desiderio di litigare ancora con mio fratello, di parlargli ,di osservarlo leggere i suoi fumetti in piena notte, di fare il fratello. Davanti a me vedo adesso solo la finestra decorata dal bianco della neve all'esterno,ma non mi attira più. Se non torniamo, Hunter verrà condannato come tutto il resto del Regno ed io , Ana e tutti gli altri subiremo le torture delle ombre. Prendo il comunicatore, lo osservo ancora un attimo e lo ficco in tasca.
«A quanto pare non possiamo fare proprio nulla se non resistere e occuparci di Ana fin quando non aggiusteranno il Keyros.» conclude Luke rassegnato.
«Ci riporteranno a casa. Vedrete che un modo si troverà.» Claire si asciuga le lacrime e ritorna a dare speranza, ma sia Luke che io siamo fin troppo sovrappensiero. Non so che passi per la testa a lui e perché sia diventato di colpo così muto, ma per quanto riguarda me... beh, potete intuirlo anche da soli. In pratica ho sbagliato tutto,ma forse posso rimediare.
«Sappiamo soltanto di avere tempo fino a quando non cali la sera per organizzare difese e tutto. »
La porta viene sbalancata di colpo mostrando Ana e Drew -molto di più Drew- nel panico più totale.
«La pilizia!» sussurra lui che si trattiene dallo strillare. Ana ringhia frustrata.
«Polizia! Si dice polizia, ma quante volte...?! Bah, lascia stare! Dobbiamo scappare! Dovete,soprattutto! Mia madre è qui!»
«Cosa?! Ma come?!»
«E che ne so?! Starà perlustrando il paese per voi. Dovevo immaginarlo,sapevo che non mi avrebbe creduto quando le ho detto che eravate andati via . Scommetto che ha capito che vi sto aiutando, dannazione... Seguitemi.» Ana spegne la stufa velocemente,per poi strofinare con la neve rimasta sulla grata della stufa.
«Cosa fai?!» sussurra Drew ancora nel panico.
«Lo raffreddo. Mia madre toccherebbe la grata e se fosse calda capirebbe che qualcuno è appena stato qui.» mi stupisco della sua incredibile furbizia e non posso non restarne aaffascinato. Tranquilli, il tutto dura appena un secondo.
«Forza.» seguiamo Ana scendendo delle scale . Ci credereste se vi dicessi che da quando mi sono risvegliato non ho perlustrato questa casa? È così. Zoppico fino alla fine della rampa di scale insieme agli altri e ci ritroviamo davanti alla.porta, dietro la quale la madre di Ana bussa con forza e chiede se ci sia qualcuno.
«Di qua!» sussurra e noi la seguiamo evitando per un pelo che sua madre ci veda. Lei da l'ordine di perlustrare la casa proprio quando noi raggiungiamo una finestra sul retro. Luke la apre prima ancora che possa farlo Ana e aiuta tutti ad uscire. Sì, anche me purtroppo, e credo che me lo rinfaccerà a vita.
«Andiamo!» Ana prosegue con balzo felino, senza nemmeno scivolare sulla neve, correndo verso la rete che circonda un boschetto dietro la casa. Non mi ero nemmeno accorto che ci trovassimo in periferia.
«Dovremmo scavalcarla?! Non ce la faremo mai!» fa notare Claire senza smettere di correre. Ana non risponde e presegue spedita verso la rete dietro la quale degli alberi sembrano l'unica via di salvezza. Percepisco la sua determinazione e la preoccupazione scivola via. Sa quel che fa, lo sento e lo sente anche Drew, ecco perché non si lamenta più. Non appena raggiunta la rete, Ana si piega e la solleva in un punto. C'è un buco.
«Presto prima che si accorgano della finestra aperta.» Neanche a volerla chiamare, sentiamo qualcuno avvertire la madre di Ana. E via con lo strisciare sulla neve per amore di raggiungere quei dannati alberi. Ana rimane con me per ultima mentre gli altri continuano a correre convinti che li stiamo seguendo, anche se siamo ancora qui dato che Anacancellando le orme sulla neve e creandone altre per sviare la polizia.
«Ana andiamo!Non c'è tempo!»
«Ho finito!» la faccio passare per prima, poi lei aiuta me e ci immergiamo nella fitta boscaglia con una corsa sfrenata appena in tempo, prima che sua madre raggiunga il retro della casa.
Raggiunta una certa distanza di sicurezza, il dolore al fianco ha la meglio e sono costretto a fermarmi poggiandomi poi ad un albero per prendere fiato. Guardo dietro di me ed ecco che strani pallini o che so io bianchi cominciano a scendere dal cielo, leggeri, sembrano danzare col vento gelido. Alzo lo sguardo li vedo decorare l'atmosfera, roteare in aria. Uno mi cade sulla mano
«Zack è tutto ok?» mi chiede Ana preoccupata,ma quando vede la mia espressione esterefatta per questo minuscolo pallino che a contatto con la mia mano diventa acqua capisce che il dolore è passato e sembra rilassarsi.
«Oh... immagino che non abbiate mai visto nevicare voi sogni.»
«Nevicare? È neve anche questa?»
«Oh sì. Vedi, l'acqua contenuta nelle nuvole, quelle lassù che sembrano cuscini o zucchero filato, si condensa e può diventare pioggia ,o fiocchi di neve o ancora grandine. Quella può essere pericolosa.»
« È così che si chiamano quindi? Fiocchi di neve? Wow... Conoscevo solo la pioggia. Sai, da noi è sempre estate e non esistono nemmeno le piogge»
«Beh,adesso puoi aggiungere le nevicate alle cose che sai sugli umani. Apri la bocca e mangiane uno.»
«Cosa? Perché mai dovrei...?»
«Fidati. Non muori mica.» lo facciamo insieme. Il fiocco a contatto con la mia lingua risulta essere gelido, fin quando pian piano diventa acqua fresca e buibuonissima. Lo so, vi starete chiedendo che diamine dico dato che l'acqua non ha gusto,ma credetemi: non ne ho mai bevuta come questa.
Ana stringe le braccia al petto per il freddo,ma nonostante questo sorride, come se le nuvole ed i fiocchi fossero parte di lei,sue creazioni lieta di mostrare e se fosse soddisfatta del fatto che mi siano piaciuti.
«Bello il mondo ,eh? Noi umani ormai non lo apprezziamo più così tanto.» Il rosso dei suoi capelli spicca nel bianco della neve rendendola diversa, particolare... bella. Credo che il mondo umano così strambo debba essere fiero di avere creature come lei.
«Grazie,Ana.» dico quasi senza volerlo.
«Di cosa?»
«Nonostante quello che non vogliamo dirti di casa nostra, tu mi mostri tutto di qiesto posto senza problemi. Non ci consideri diversi. Nemmeno pericolosi»
«Nenache voi lo fate con me, perché io dovrei farlo con voi?»
«Sì,ma noi ti stiamo creando così tanti problemi...»
«No. Cioè, forse. In effetti è così. Sai Zack, il fatto è che sento che... non so, come se percepissi che tu e Drew siate speciali nella mia vita e che posso fidarmi di voi al punto da mostrarvi tutto di ne. Non so però se effettivamente sto facendo bene.»
«Perché? Non fai nulla di male.»
«Non credo. Qualcosa in quello che mi avete detto non torna. Tipo, se davvero tutti gli esseri umani hanno il proprio sogno ed incubo, perché solo io vi ho visti in sogno? Perché vi conosco da tutta la vita?» cerco di non farmi fregare mantenendo un'espressione impassibile, ma il cuore accelera il suo battitto e vuole scappare dalla verità che Ana vuole scoprire. Ora capisco cosa ha preso dalla madre: l'astuzia. Ma la cosa diaarmante è che non sembra essere arrabbiata con me, anzi cerca di giustificarmi. O forse sa solo tenere a bada la sua curiosità.
«Non sai se è così.» ribatto come un idiota,non sapendo che altro dire essendo con le spallea a muro. Ma perché devono capitare tutte a me?
« Lo so, invece. E fin quando non saprò tutto sul mio conto, su di te, dovrai sopportare la mia curiosità. Come tu hai voluto sapere dei fiocchi di neve, io voglio sapere della mia diversità che deve essere per forza legata a voi. È da tutta la vita che voglio saperlo.» finalmente riesco a vedere in lei un minimo di nervosismo. Ha ragione,ma come faccio a dirle che rischia ogni notte di essere torturata dalle ombre? Come faccio a dirle che senza di lei non potrò salvare né il mio mondo né il suo, anche se non ho la più pallida idea di come fare?
«Ana...»Prima che possa passare un tempo esagerato in cui io sia a corto di parole tanto da dargliela vinta, Claire , Drew e Luke ci trovano raggiungendoci. A quanto pare la fortuna non mi ha abbandonato del tutto.
«Oh, eccovi qui!» Drew si appoggia ad un albero esausto.  «Ci credete che non sento più freddo?»
«Sì,panettone, ti credo.» dice Luke asciugandosi il sudore. «Tua madre non molla eh, rossa?» lo fulmino con lo sguardo. Se la chiama così ancora una volta lo prendo a pugni.
«Non per niente è la migliore nel suo campo.» dice lei lanciandomi un ultimo sguardo, come per dirmi che ha preso dalla madre e che scoprirà tutto.
«Che dobbiamo fare adesso?» chiede Claire che a differenza nostra il gelo lo percepisce.
«E lo chiedete a me? Siete voi quello dia poteri magici. Io posso soltanto dirvi che  stasera in città ci sarà la vigiliae, quindi festa, ed io non Saro presente.»  lo sguardo di Drew si illumina di colpo.
«Festa?» chiede grattandosi il mento .
«Sì.» afferma Ana.
«Quindi confusione. Molta.»
«Esattamente.»
«E quando durerà?»
«A volte si spingono fino alle tre del mattino.» spiega Ana. Drew farfuglia qualcosa.
«Sbaglio,o hai qualcosa in mente?» chiedo un po' stupito, dato che  non si è mai messo così tanto in gioco.
«Oh sì. Non ci credo nemmeno io ma è così. Ascoltate un po'.»  ascoltando il piano di Drew,non posso fare a meno di guardare la mia umana che non ha la minima idea del rischio che corre per la mia paura.
Forse i primari hanno ragione:  sotto sotto ci sono traditore.

Pardon... so che magari non è il massimo,ma poverino Zack ha bisogno di riposarsi un po'. Ditemi che ne pensate 😘😘😘😘

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