Un ombra senza umano ed un incubo senza sogno

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Adesso che sono pronto a ricominciare, che rivedo la speranza accendersi. Adesso che il primario delle ombre sembra preoccuparsi un minimo ed io non lo temo poi così tanto -em... credo, insomma... avete capito. Adesso che ho tutti dalla mia parte e non sono più un traditore... mi viene vietato perfino di stare ad osservare la mia guerra! Eh no! Io che dovrei combattere, mi ritrovo trascinato via da due sogni o incubi che siano per ordine del famoso Tobias Lennon!
«Hai lottato abbastanza ragazzo, al primario ci penso io adesso. Tu metti al sicuro l'umana e nasconditi.» aiuto Ana a stare in piedi mentre quelli che dovrebbero essere miei alleati iniziano a tenermi per le braccia, come ad impedirmi una possibile fuga.
«Non mi riesce mai,mi trovano sempre! Andiamo, sa benissimo che devo essere io ad affrontare il primario e... volete lasciarmi!? Siete asfissianti!»
«Zack, va da tua madre, ridotto come sei ci muori in questo scontro. Muovetevi, è un ordine!»
«È un ordine ridicolo perché anche lei ci rimarrà secco! Signore... almeno lasci che l'aiuti.»
«Se davvero vuoi aiutarmi, resta vivo e nasconditi con lei!» lei, che al momento sorreggo io, cerca di replicare in qualche modo, ma Tobias nemmeno l'ascolta. Anche lui la considera qualcosa di poca rilevanza, non sa che da sola sarebbe in grado di fregare ogni essere qui presente. Mi allontano un po', ma lentamente ,devo riflettere su cosa fare perché davvero non lo so. Luke mi viene incontro zoppicando e non posso non innervosirmi.
«Certo, tu potresti combattere!?»
«Veramente no, non sarei nemmeno dovuto venire,ma è mio padre ,posso disubbidirgli... allora? Piano?» ci abbassiamo tutti e tra prima che uno gnomo -o gnoma... - possa caderci addosso.
«Nessuno.»
«Non hai un piano!?»
«Non so se vedi come sono ridotto!»
«Certo ,ma pensavo, da incubo intelligente che dovresti essere, che fossi partito con una minima cognizione su come sconfiggere le ombre!»
«Sei qui per mettere il dito nella piaga o anche per un aiuto!?»
«Finitela!» sbotta Ana ,probabilmente anche per il mal di testa. A lei si unisce il grido acuto di mia sorella Claire in lontananza, con Caleb dietro di lei che probabilmente non sarebbe dovuto venire e subisce i suoi rimproveri. Claire lo lascia perdere e corre a perdifiato verso di me. Allargo le braccia per stringerla, lei si getta in esse quasi facendo cadere Luke e Ana, poi si stacca e di certo non mi aspettavo lo schiaffo a bruciare la mia guancia, né che avrei dovuto bloccare il secondo per pura fortuna.
«AIAH! Che cavolo..!?»
«E non ti azzardare a lamentarti, brutto idiota!»
«Claire...»
«La mamma quasi sveniva, se vedesse come sei ridotto adesso... Sei uno stupido irresponsabile! Mi meraviglio pure di te , Ana, pensavo che almeno tu avessi un minimo di sale in zucca, ma niente, voi due dovete per forza cercarvela assieme la morte precoce! D'altronde , come in un normale rapporto tra incubo e umano senza la magia del loro sogno, no!?» Ana la blocca con la mano e spalanca gli occhi , quel tipico atteggiamento che assume quando ha finalmente capito qualcosa di fondamentale. Senza nemmeno sapere di cosa si tratta, sorrido.
«Senza la magia del sogno... ma certo! Ecco perché il primario ha usato suo figlio, non poteva farlo direttamente lui! Che vigliacco, voleva vincere senza problemi...»
«Ana cosa hai..?»
«A terra!» Caleb riesce a spingerci tutti prima che delle ombre in volo potessero attraversarci. Io sento il fiato mancare ed un tremendo dolore ai fianchi per i calci che mi ha dato quel farabutto, così è sempre mio fratello a farmi rialzare. Claire per poco non picchia anche lui, rimproverandolo di essere venuto invece di rimanere con nostra madre.«Dovreste nascondervi anche voi, piuttosto che stare all'in piedi in mezzo allo scontro a gridare quali sono i vostri piani. A proposito.» mi da un leggero pugno alla spalla, ma ridotto come sono m'infastidisce.
«Oh andiamo!»
«Ci hai fatto prendere un colpo!» il litigio viene interrotto da Luke e la sua magia che crea una cupola attorno a noi e ci protegge da quello stesso gruppo che sembra mirare proprio a noi.
« Sono sopravvissuto per miracolo e non credo che un bacio possa salvarmi di nuovo, quindi Stefans e Stefans junior, piantatela! Ana, parla prima che questi ci ammazzino!» lei mi guarda dritto in faccia, vuole che sia chiara ogni cosa che dirà.
«L'incubo primario non ha ucciso il suo sogno, è vero, ma non ha più nemmeno un umano, Zack. Tu , invece, hai me ed io lo spavento.» riceviamo un colpo che rischia di rompere la barriera. Fortunatamente, Luke, sdraiato di schiena con le braccia ben tese in alto, è affiancato subito da mia sorella.
«Non sembrerebbe, rossa.» commenta lui, Ana non lo ascolta, è totalmente occupata a farmi capire e a combattere la sua stanchezza.
«Lui non ha alcuna risorsa da cui attingere l'energia, tu sì e sono io. Per questo ha voluto prima coinvolgere tutta la Terra bloccando tutti i sogni, sa che è l'unico modo per guadagnare un minimo di energia in caso di estrema necessità, ma non sarà mai paragonabile a quella che può darti il tuo stesso umano. Le ombre sono alimentate dalla tristezza del globo, e va bene, ma lui sicuramente di meno perché non ha un umano diretto. Ha eliminato Drew, ma non me. Ha usato suo figlio, sapeva che tu lo avresti sconfitto, ma voleva che fossi tu a perdere le forze per primo, di modo da non darti tempo di riprenderle da me. Non vuole rischiare di perderle subito e sa che nons ei tipo che molla facilmente.» in pratica, anche se è stata geniale ad intuirlo, è ormai troppo tardi: il piano è andato a buon fine e adesso, ridotto come sono, sono più confuso di prima su come sconfiggerlo. Deglutisco affranto e cerco di vederlo tra la folla, ma Ana afferra di nuovo il mio viso e mi guarda determinata seppur pallida. Accarezzo la sua mano perché non posso prosciugare tutta l'energia che ha , eppure lei me lo sta chiedendo.
«Zack , possiamo farcela solo tu ed io, insieme. La tua luce è l'unica cosa che può sconfiggerlo.»
«Io...» la barriera si distrugge in un esplosione di luce che coinvolge tutti. Esplosione, causata dal padre di Luke che vola colpito fino a noi. Intervengo io prima che ancora quel dannato gruppo possa davvero attraversarci. Ne afferro una con la mano affogata di magia, la getto a terra e prendo la prima cosa che trovo per colpirla in testa e metterla KO. Le altre ,due, sembrano nervose e si fanno corpo. Perfetto. Luke agisce prima ancora che glielo dica io , impegnato a non perdere ancora fiato per il mio piccolo problemino che devo ancora nascondere , con mia sorella li atterrano in poco tempo. Caleb aiuta Tobias che sbraita ancora nel vederci qui.
«Lo vuoi capire!? Se la prende tu non hai più speranze! Vattene e nasconditi!» mi supplica ancora per Ana, con meta viso insanguinato di blu e la voce a metà tra un sussurro ed un colpo di tosse. Non può farcela. Nessuno del nostro regno può perdere ancora la vita per me, non lo sopporto.
«Bisogna allontanarlo dalla folla. Deve rimanere solo.»
«Ragazzo, allora tu non lo capisci proprio! Non vedi come ha ridotto me, eh!? Il tempo che solo provi ad allontanarlo ti ha già preso e ucciso!»
«Non se siamo troppo veloci per lui. » pensa Ana ad alta voce notando qualcosa in lontananza: la moto della polizia che ho portato io dalla Terra.
«Prendiamo la moto? Bene ,geniale.» non aspettiamo nemmeno il consenso di Tobias e lo lasciamo lì, con mio fratello più confuso di lui che non sa cosa diamine fare. Ana ed io ci precipitiamo alla moto e gli occhi del primario sono puntati su di noi, lenti come i suoi movimenti che sembrano portarlo a passeggiare per raggiungerti con la calma. Noi invece zoppichiamo a perdi fiato, solleviamo il veicolo a fatica ed io mi piego in due quando la ferita procuratami da Isaac pulsa così forte che una goccia di sangue supera il disgusto che la gnoma mi ha messo per tamponarla e scende giù. Rimango in ginocchio a perdere fiato e non nego che la paura comincia a farmi tremare. Stavolta non c'è via di fuga. Ora o mai più, Zack, devi farcela, per tutti. Mi raddrizzo solo quando sento il rombo del motore un po' malandato, con Ana a guardare incerta solo davanti a se, con la mano che trema nel provare l'acceleratore. Mi rimetto in piedi, noto che una sua mano si stringe il petto ferito per proteggere me, so che la medicazione non le fa alcun effetto.
«Appena vedrai una possibile via di fuga, prendila e raggiungi gli altri, chiaro?» annuisce mordendosi il labbro, senza ancora guardarmi e da qui capisco che qualcosa le frulla in testa, il piede le balla dal nervosismo. Poggio la mia mano sulla sua, cerco di percepire qualcosa in lei.
«Ana?» spero rivolga a me i suoi occhi, invece controlla che il primario sia ancora distante.
«Mia madre non ha mai voluto che la guidassi. Era troppo pericolosa per lei.»
«Em... credo chiuderebbe un occhio considerando che c'è qualcosa di molto più rischioso che dobbiamo affrontare e...»
«Sii il più veloce che puoi , va bene? Promettimelo.» non capisco bene a cosa si riferisca, così dico un "Va bene", ma non ho il tempo di chiedere altro che le sue mani mi stringono il colletto ed esitano un attimo, probabilmente nel baciarmi, era questo lo scopo.... e invece non posso sbagliarmi più di così: mi spinge indietro, incontro un sasso che mi fa definitivamente perdere l'equilibrio e sentire contemporaneamente il mio doloroso tonfo e la moto che parte a tutta velocità senza di me mi porta a ringhiare forse troppo forte.

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