Un duro colpo

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«Non muovetevi da qui.» ordino.
«Zack aspetta!»
Comincio a correre con il cappuccio in testa per evitare che mi riconoscano, senza nemmeno vedere se Claire e Drew hanno intenzione di seguirmi. Qualcosa mi dice che se Hunter è nei guai, sicuramente lo è per un motivo legato a me, e quindi ad Ana e Drew. Salto ogni cespuglio che mi separa dal quartier generale  come se mi trovassi in una corsa ad ostacoli, dove ogni secondo è prezioso,fino a raggiungere il punto in cui ho perso di vista Hunter. Drizzo le orecchie per cercare di capire da che parte siano andati, ma il silenzio del mattino aumenta solo la mia preoccupazione. Osservo l'immensità del Quartier generale e penso a quanti misteri ancora nasconde. Non potrò mai scoprirli senza Hunter. Proseguo attorno al perimetro dell' edificio, tenendo gli occhi aperti nel caso in cui spuntasse qualche lucciola di sorveglianza. Finalmente un rumore, un'escalmazione di rabbia fa rinascere in me la speranza, così scatto in avanti e a stento riesco a frenarmi prima di girare l'angolo. Schiaccio il mio corpo contro la parete e avvicino lo sguardo allo spigolo.  Le tre guardie si lamentano. Non c'è traccia di Hunter.
«Merda, ci è sfuggito!»  numero uno: sono voci fin troppo giovanili per appartenere a delle guardie di sorveglianza. Due: merda? Noi sogni non usiamo parole del genere. Davvero, da noi non esistono parolacce tanto pesanti, anche perché siamo educati a non dirle assolutamente. È un termine umano, credo.
«Ora che facciamo?» questa è una ragazza. Cerco di vedere qualcosa di più ,ma rischio di farmi scoprire.
«Inutile rimanere qui. Troviamolo prima che rovini tutto.» questa è una voce maschile, ma diversa dalla prima  e molto più... familiare. So che sembra strano, ma mi sembra di averla già sentita. Curioso, decido di rischiare e di affacciarmi ancora un po', ma scivolando con la mano sulla parete, il mio palmo incontra un chiodo malmesso, graffiandosi abbastanza da farmi gemere. Mi tappo la bocca.
«Che è stato?» è la ragazza. Prego affinché credino sia stata una lucciola innocente, che la fortuna una volta tanto sia dalla mia parte.
«È lui.» dice la voce familiare, e credo proprio che con lui voglia intendere un intruso, un nemico... l'idiota che sono.
«Prendiamolo!»   corro via  e sento i loro passi dietro di me. Non posso non domandarmi dove diamine si sia cacciato Hunter. Freno, ricordando che Claire e Drew probabilmente mi stanno cercando. Non posso metterli nei guai.
«Andiamo, incubo:  dove sei?»  la voce familiare mi cerca. Aspetta, come fa a sapere che sono un incubo? «È in trappola.» dice soddisfatto. Non capisco cosa voglia dire fin quando non sento dei passi anche davanti a me. Mi attacco alla parete, con il fiato corto ed il panico che mi spinge a guardare a destra e sinistra ininterrottamente. Qualsiasi angolo svolto, mi ritroverò faccia a faccia con ... non so nemmeno chi sono, ma so che non portano nulla di buono. Mi rendo conto di non avere nessuna via di fuga , e proprio quando sto per convincermi dell'idea che dovrò suonarle a qualcuno o viceversa, qualcosa mi colpisce la testa. Non mi ha fatto male, ma porto comunque la mano nel punto in cui una pallina di carta mi ha colpito in testa... aspetta, pallina di carta?
«Signorina, vuoi aspettare che quelli vengano a prenderti o vuoi salvarti le chiappe?!»  Hunter sussurra da una finestra sopra di me. Sorrido spontaneamente: la fonte delle informazioni che cerco non è scomparsa e forse la mia vita potrà proseguire. «Ti muovi?! Stanno arrivando!»
«Che devo fare?!»
«Ma che razza di incubo sei, dannazione!Arrampicati!» Non me lo faccio ripetere due volte. Grazie alle mattonelle poste non uniformemente e alla mia agilità da incubo uscito con voti eccellenti, raggiungo la finestra e mi butto letteralmente al suolo per evitare che mi vedano. Faccio respiri profondi, l'adrenalina non vuole ancora scivolare via. Sento Hunter chiudere la porta a chiave.
«Che ci fai tu qui? Che diamine ti è saltato in mente?» sbotta lui. Mi rialzo di scatto furioso.
«Cosa?! Guarda che sei stato tu a dirmi di...!»
«Non in quel senso. Perché sei venuto a cercarmi? La tua stupidità mi stupisce ogni giorno di più.»
«Scusa se volevo aiutarti.»
«Aiutarmi o conoscere solo le risposte che cerchi?» a questo punto non riesco a dire altro, stringo i pugni: mi sento egoista, ma per la giusta causa. O almeno era così fino a due secondi da. Lui sorride soddisfatto. «Colpito e affondato.»  commenta sedendosi di peso su una sedia e gemendo improvvisamente. Si stringe lo stomaco.
«Hunter che hai? Sei ferito?»
«Non fare la crocerossina adesso, signorina. Cosa ti aspettavi? Che mi avrebbero regalato dei cioccolatini?»   una volta che sono preoccupato  per lui sul serio, ecco che la sua arroganza rovina tutti. Decido di seguire il suo volete, di fregarmene e di andare dritto al mio obiettivo.
«Perché ti inseguivano?» chiedo cercando di imitare la sua stessa sfacciataggine, ma a lui sembra non fare effetto e parla come se fosse qualcosa di poco importante. Come se io fossi qualcosa di poco importante. Lo vorrei, eccome se lo vorrei, ma entrambi sappiamo che non è così.
«Per sapere qualcosa in più sull'incubo più stupido che conosco, ma che è l'unica speranza per questo regno.»
«Non so davvero perché diamine continuo a cacciarmi nei guai per colpa tua. Solo tua.» si alza di botto e mi punta un dito al petto. Io non batto ciglio e sostengo il suo sguardo, incontrando il suo occhio vuoto attraversato dalla cicatrice.
«Mia?! Brutto idiota! Io voglio proteggerti e tu che fai?! Esci allo scoperto rischiando di farti ammazzare!»
«Ma se non sapevo nemmeno di rischiare tanto! Non so niente se tu non me lo dici! »
«Non dico altro perché neanche io ne so molto.»
«Ah,bene... sai, mi chiedo perché dovrei continuare a fidarmi di te. Posso benissimo trovare le risposte che cerco da solo senza mettere a rischio la vita né mia né di nessun altro.»
«Io devo proteggerti! L'ho promesso!»  impallidisce di colpo, come se avesse detto qualcosa che non avrebbe dovuto.
«Promesso? A chi?»  insisto io e dentro di me sento muoversi qualcosa, come se riuscissi a prevedere che quello che mi dirà mi colpira nel profondo. Lui non vuole rispondere, tanto che si volta ignorandomi, ma io gli afferro il braccio e lo faccio voltare. «Hunter ci sono dentro fino al collo e voglio sapere che diamine sta succedendo. Voglio sapere cosa mi aspetta, chi rischia in questa storia e cosa devo fare per proteggerlo. Dimmelo, ti prego: a chi lo hai promesso?»  mi guarda negli occhi e giurerei di notare una scintilla di tristezza in lui.
«Qui il nemico non sono io, ma quelli là fuori. Sono ombre, Zack »  risponde con una calma e rassegnazione quasi disarmante « Io l'ho capito solo adesso il valore effettivo del pericolo che corri. Tuo padre, invece, lo ha fatto prima, precisamente il giorno in cui non è riuscito a godere del fatto che il figlio fosse il primo incubo della famiglia. Un incubo eletto puro.»   sento il cuore fermarsi, la gola bruciare, gli occhi riempirsi di lacrime. Scivolano lentamente lungo le guance, colme di amarezza. Le asciugo per paura che Hunter abbia da ridire, che possa dirmi ancora quanto io sia stupido  ma, con mia grande sorpresa,rimane in silenzio e appoggia una mano sulla mia spalla. Tengo lo sguardo basso. Non piangere. Basta piangere. «Zack, il giorno in cui quell'incubo si rifiutò di proteggere tuo padre consegnandolo nelle braccia della morte, io stesso gli avevo confermato poco prima che tu fossi un incubo, anche se in teoria non potevo farlo, ma vista la nostra grande amicizia ho dovuto. Era felice. Molto. Quando però tornò dalla Terra, pochi secondi prima di morire mi sussurro che tu eri un puro. Mi supplicó di proteggerti. Le ombre lo sapevano sin da allora.» mi sposto togliendomi la sua mano di dosso e portandomi le mani ai capelli, cercando di calmare le forti emozioni che si impossessano di me. Rabbia, tristezza, rimpianto, mancanza... senso di colpa. «Zack giuro che è la verità. Ho controllato cosa è successo durante la permanenza sulla Terra di tua sorella. Una delle ombre era quella legata a te, l'altra una ragazza. E sono qui. Sono loro insieme ad un terzo che ci stanno cercando.» mi siedo a terra, con ancora le dita strette a torturarmi i capelli. Lo hanno ucciso per colpa mia. Rischio di rimanere calvo, ma sinceramente sento di meritarmelo «Ragazzo ascoltami bene...»
«È colpa mia»
«No, non è vero. È colpa delle ombre, solo loro. Capito?»  non riesco a sentire le sue parole, come se il mio cervello si rifiutasse di elaborarle. Mio padre è morto per me, perché quelle dannate ombre ce l'hanno con me. Perché dovevo essere io quello puro? Perché non un altro? Perché mio padre ha dovuto soffrire per causa mia e del mio essere? «Zack alzati!» mi minaccia Hunter portando il suo piede bionico sotto il mio sguardo, colmo di lacrime di furia. Non lo ascolto. Rivedo solo il sangue denso che ricopriva mio padre, sento il respiro mozzarsi, Claire e Caleb piangere al piano di sopra, le urla strazianti di mia madre ed i rumori della mia corsa verso l'unico amico che ho. «Ho detto alzati!» mi afferra sandamente per il colletto della maglia, sollevandomi di forza e spingendomi a muro. Non gemo nemmeno: il dolore che ho dentro e cento volte più forte. «Apri bene le orecchie: se vuoi prendertela con qualcuno ,prenditela  con le ombre, non con te stesso. Tu sei l'unico che può fermarle, ficcatelo in quella testaccia dura!»  il suo alito micidiale all'aroma di tabacco e alcool  stavolta non mi fa effetto. Anzi, se mi avvelena mi fa un favore.
«E chi lo dice? Una filastrocca per bambini che nessuno ha mai sentito?» lo dico senza un particolare tono di minaccia. Dentro di me, il vuoto divora tutte le emozioni positive, tutto il mio coraggio o la voglia di sapere qualcos'altro sul mio essere. 
«Ragazzo, so che è dura,ma tu puoi salvare tutto il Regno dei sogni.»  un pensiero accende le fiamme dentro di me: soprattutto, potrò vendicare mio padre. Mi tolgo le sue mani di dosso, asciugo le lacrime ed una strana ed inquietante voglia di avere un'ombra tra le mani mi fa digrignare i denti.
«Che dobbiamo fare?»  chiede poi ad Hunter senza ancora guardarlo.
«Intanto scappare.  Non possiamo permettere che scoprano chi sei, altrimenti...»
«Lo sanno già.»  dico stranamente tranquillo.
«Cosa?» Sinceramente, non me n'è mai importato nulla della reazione di Hunter, né delle sue pesanti parole nei miei confronti. Adesso più che mai. Voglio solo vendicare mio padre.
«Credo che la mia ombra abbia come... percepito che si trattasse di me.» si stringe la ferita allo stomaco e sembra che la notizia non gli piaccia molto.
«E il tuo amico?» mi chiede lui. Mi ero totalmente dimenticato di Drew e Claire. Conoscendola, vorrà raggiungermi e conoscendo Drew ,lui non riuscirà a fermarla.
«Hunter devo raggiungere Drew e mia sorella.»
«Sorella?!»
«Mi ha seguito,non è colpa mia. Comunque, non staranno nascosti, lo so e ...»  una strana sensazione di gelo mi invade e l'istinto mi costringe a guardare la fessura sotto la porta. Sento qualcosa avvicinarsi, sento il gelo,qualcosa di maligno... la mia ombra.«Hunter stanno arrivando qui.»  annuncio e lui comincia a guardarsi in torno preoccupato.
«Che fai?»  chiedo. Si affaccia alla finestra,ma indietreggia subito.
«Cerco un'uscita. Sotto la finestra c'è il secondo ragazzo ombra. È abbastanza massiccio e...»
«Perché non combattiamo?»  Sbotto all'improvviso. «Perché non farli fuori adesso?»  so che vorrebbe fulminarmi con lo sguardo , ma il mio ha più effetto.
«Ragazzo pensiamo prima a proteggere noi stessi. Poi se proprio vorrai vendicare tuo padre sei libero di farlo. Adesso, andiamocene.»  non vorrei farlo , ma alla fine gliela do vinta. Devo trovare Drew e Claire.
«E come pensi di fare?» gli chiedo. Come risposta, lui da un pugno ad una grata nella parete, che si apre subito dopo. «I condotti d'areazione.» mi rispondo da solo. Una brezza fredda entra dalla fessura della porta in basso. Senza perdere altro tempo, m'infilo nel condotto seguito da Hunter  che si chiude la grata alle spalle, per poi cominciare a strisciare via il più velocemente possibile. Qui dentro non si respira.
«Muovi quelle chiappe Stefans o devo prendertele a schiaffi?Non vorrei che invadessero il mio campo visivo ancora per molto.» dove è finito l'Hunter comprensivo di tre minuti fa? Cerco di andare più velocemente ,ma non è che cambi poi molto. Dopo una serie di curve drastiche, corridoi stretti ed il rischio di soffocamento, finalmente davanti ai miei occhi compare un'altra grata.
«Hunter sta indietro»  mi giro a fatica di modo da colpire poi la grata con i piedi ed aprirla. Esco e riempio i polmoni di aria pura poggiando le mani sui gomiti. Mi raddrizzo nel sentire Hunter gemere.
«Hunter che ti prende?» una volta uscito, si appoggia al muro mentre gocce di sudore gli rigano il viso a partire dalla fronte. Si stringe lo stomaco.«Fa vedere.» insisto io,ma lui mi spinge via.
«Non perdiamo altro tempo e andiamo avanti, Zack. Troviamo tua sorella ed il tuo sogno ed usciamo da qui.»
«D'accordo,ma almeno appoggiati a me.» accetta di mala voglia. Proseguiamo lentamente, fin troppo, verso non so dove. Cerco di percepire la.presenza di Drew come ho fatto per l'ombra, ma inutilmente. Ci riprovo ed Hunter mi guarda abbastanza male.
«Sei devi farne una avvertirmi. Posso anche camminare da solo.»
«Ma che razza di pensieri ti passano per la testa! No! Sto solo cercando una sorta di collegamento con Drew.» sentiamo un rumore assordante, simile a barattoli di latta che cadono ed un grido femminile. Io ed Hunter ci lanciamo uno sguardo di intesa ,consapevoli che le ombre non sono così rumorose.
«Mi sa che non hai bisogno di avere alcun contatto.» Raggiungiamo in fretta e furia la stanza dalla quale proviene il rumore. La porta è chiusa.
«Claire!Drew!» il terrore di arrivare troppo tardi mi spinge a sfondare la porta, convinto  di trovare le ombre pronte ad assalirli. Invece, trovo soltanto Drew chr zittisce Claire con espressione dolorante, a terra ,con una mensola addosso insieme ad una serie di oggetti metallici.
«Zack!»  Claire mi stringe di colpo.
«Voi che ci fate qui?» chiede Hunter con freddezza. Claire si raddrizza immediatamente , spaventata dalla sua immensa figura. Mentre Drew, come, non ci fa nemmeno più caso.
«Non avremmo mai lasciato Zack solo.» dice Drew rialzandosi . Sorrido per la fortuna che ho di averlo come amico.
«Beh siete entrambi degli incoscienti. Si fa troppa confusione!»
«Ei, non l'ho fatto mica a posta!» sbotta Drew.
«Basta! Fate silenzio!» interviene Claire portandosi le mani ai capelli confusa. Mi guarda desiderosa di sapere, spaventata al solo pensiero che accada di nuovo ciò che le è successo ieri.«Cosa  sta succedendo Zack? Perché quelli ci cercano?» a questo punto sarebbe inutile nasconderle ancora ciò che so, ma come faccio? Come faccio a dirle di essere un puro e che nostro padre è morto per questo? Come potrò guardarla più in quegli occhi identici a quelli di nostro padre? Ci riesco a stento già da adesso, figuriamoci se parlo.
«Claire io... è complicato.»
«Credi che non me ne sia accorta?» è abbastanza nervosa.
«Ascolta, quei tre lì fuori sono ombre: le due che hanno attaccato te e Luke ed un'altra.»  rimane sconvolta e deglutisce, probabilmente pensando alla sua terribile esperienza.
«M...ma ... è impossibile. Non possono entrare nel Regno dei sogni se qualcuno non aziona il Keyros e  gli permette di oltrepassare il portale.»  cerca di convincersi lei.
«Allora è ovvio che abbiamo una spia nel Regno. Un doppiogiochista.»  dice Hunter.
«Ma che perspicace, signor White!»  sobbalziamo tutti spaventati. Una delle ombre, il ragazzo mastodontico ,avanza nella stanza scrocchiando le dita delle mani. Claire si mette dietro di me. E lo fa anche Drew. Io rimango immobile, stringo i pugni dalla rabbia che fa nascere una piacevole adrenalina. Non posso fare a meno di notare che l'aspetto del bestione è abbastanza particolare: ha i capelli rasati, una mascella ben definita, fin troppo, degli occhi sottili ,neri e dallo sguardo tagliente; porta un dilatatore nero all'orecchio destro, che da nell'occhio insieme alla canotta attillata nera che lascia intravedere i suoi possenti muscoli, accompagnata da dei pantaloni che terminano sopra dei piedi scalzi. «Allora, mingherlini. Mi date quello lì o giochiamo un po'?» e quello lì è il qui presente incubo chr non poteva avere più sfiga addosso di quella che ha già. Mi rendo conto che non è entrato nessun altro con lui, quindi gli altri due ci stanno ancora cercando.
«Perché volete Zack?» chiede Claire. Il bestione ride divertito e la guarda come una tigre guarda la sua preda. Digrigno i denti.
«Oh, bellezza, se vuoi te lo spiego.» scompare improvvisamente nella nebbia nera, che svanisce poco dopo.
«Dov'è finito?!» dice Drew nel panico. La mia domanda è un'altra: come fa ad usare i suoi poteri?
«Non lo so ma dobbiamo andare!»Hunter si fionda sulla porta aperta,ma proprio quando sta per mettere un piede fuori e noi stiamo riacquistando la speranza di fuggire, l'ombra si materializza di nuovo proprio al suo fianco, dove gli sferra un pugno che lo manda a terra. Ha colpito la ferita. Claire urla spaventata e stringe la mia maglia. Hunter gemere e tossisce, cercando do rialzarsi. La maglia è bagnata di sangue, le sue mani macchiate di quel blu che non fa altro che ricordarmi la morte di mio padre. Basta.
«Di te mi occupo un'altra volta vecchio. Non ti è bastato perdere l'occhio? Per ora, il mio obbiettivo è un altro.» mi guarda per poi scrocchiarsi il collo.
«Em... Zack che facciamo?» mi chiede Drew tremante. Rivolgo uno sguardo ad Hunter ancora a terra. Claire lo raggiunge per aiutarlo. Posso farcela. Devo solo fuggire da questa stanza insieme a tutti gli altri prima che arrivino le altre due ombre... più facile a dirsi che a farsi. Devo provarci comunque.
«Allora, incubo: mostrami che sai fare» chiude la porta con un calcio. Bene. Molto bene direi.
«Vuoi me,no? Quindi lascia andare loro.» rimanere solo contro un bestione del genere... voglio proprio morire. Ma degli altri non deve essere coinvolto nessuno. Basta subire.
«Nah. Dopo mi divertirò anche con loro.»
« Voglio proprio vedere.» comincia a ridere ed io sfrutto l'occasione per guardarmi in torno e cercare la qualsiasi cosa che possa tornarmi utile. Vediamo un po'... sedia? Posso svattergliela in testa, il problema è che un metro dietro lui. Prima devo arrivarci. Poi.. libri? Penne? Archivi? Certo... sono fritto.
«Sai» ricomincia lui. «Mi diverti, incubo. Sei molto sicuro di te.»  con non so quale coraggio ,continuo a sfidarlo.
«Se vuoi posso anche farti piangere»
«Ma davvero?»
«Davvero?» mi chiede Drew sussurrando poco convinto. Lo fulmino con lo sguardo. Un po' di incoraggiamento no?
«Vuoi scommettere?»
«Perché no!»  sgancia un destro talmente  preciso e diretto che a stento riesco a schivarlo. Spingo via Drew mentre mi sposto. Ok,non me lo aspettavo. Mi fa uno sgambetto veloce e mi ritrovo a terra, ad osservare con la coda nell'occhio quella sedia che sembra chiamare il mio nome. Devo prenderla. Prima che possa pestarmi, rotolo su un fianco e mi rialzo, prendendo la sedia e sollevandola. E indovinate un po'? Lui scompare.
«Zack attento!» Claire indica dietro le mie spalle. Mi volto velocemente tentando di colpirlo, ma lui schiva la sedia che va a sbattere contro la porta aprendola. Beh... è pur sempre un passo avanti. Mi scaglia un altro pugno e stavolta mi becca in pieno stomaco. La sua potenza è micidiale. Sto per crollare sulle ginocchia, ma lui mi solleva per il colletto della maglia. Non respiro ancora.
«Allora, em... Zack, giusto?»
«Hai una buona memoria.» commento senza fiato.
«Lascialo stare!» Claire gli salta sulle spalle. Tento di dirle di non farlo, ma sul serio quel pugno è stato veramente micidiale. Lui ringhia come un animale e capisco le sue untenzioni: vuole sbattere Claire a muro. Eh no... non stavolta. Sollevo le gambe fino a dargli un calcio dritto al muso. Mi lascia andare, atterro e afferro subito Claire, che viene spinta violentemente via. L'afferro saldamente e mi rendo conto che lui è ancora storditi dal mio calcio.
«TUtti fuori! Via!»  aiuto Drew a sollevare Hunter e ci dirigiamo alla porta ,li faccio uscire e sto per chiudere la porta, ma il bestione afferra la maniglia dall'interno, tira la porta a sé e con quella anche me.
«Zack!»
«Andate via!» mi trascina di nuovo dentro ed ecco che comincia uni scontro corpo a corpo. Lui è fortr, ma poco veloce e per questo sfrutta il trucco della nebbia per scimparire. Lo colpisco più volte, ma poi ci rimetto sempre. Zack, sei uno degli incubi migliori, hai studiato per esserlo. Bene, dimostralo. Ho studiati che più creani nebbia iscura, più si affaticano,ed il suo fiato corto me ne da conferma. Il mio, invece, mi fa pensare che devo sbrigarmi se voglio rimanete con entrambe le gambe. Devo colpirlo alla testa. Decido fi provare qualcosa di più assurdo di questa situazione. Con un balzo quasi incredibile, raggiungo il lampadario e  rimango appeso,dondolandolo e colpendolo con un calcio dritto alla testa. Non basta, è stordito, ma non fuori gioco. Quando provo a ridargli un altro calcio,  lui afferra improvvisamente il mio piede, per poi strattonarlo e buttarmi a terra. Come se non bastasse, sbatto violentemente la testa. Non capisco nulla per almeno un minuto, durante il quale mi arriva un bel calcio allo stomaco. Non riesco a muovermi. Mi sento come tagliato a metà ed ogni respiro è una sofferenza. Tossisco e vi giuro che ho la tentazione di vomitare. Mi stringo lo stomaco, cerco di sopportare.
«Non... non fai più il gradasso, eh Zack!»dice traballante. Mi mancava così poco...   mi sollevo poggiandomi a muro, riesco a stento a rimanere in piedi. Sorrido spontaneamente nel vedere il suo sangue nero pece scendere dal naso. Certo, godrei di più se non fosse per il sangue blu sull'angolo della fronte, ma questi sono dettagli. «Finiamola qui, puro!» sta per caricare su di me e proprio quando immagino il mio stomaco forato dal suo pugno, la sedia che prima mi sembrava l'unica speranza di salvezza spunta sopra la sua testa , frantumantosi poi su di essa. Il bestione si volta con gli occhi gia ruotati ed io rimango sconvolto nel vedere l'autore di tutto questo.
«Fatti una dormita!» Luke gli tira un pugno dritto in faccia e a quel punto. Godzilla crolla a terra privo di sensi. Luke si massaggia la mano, ma quando nota che lo sto osservando, nasconde la mano.
«Che vuoi?» sbotta.  Non ho il fiato per ridadire. Drew entra insieme a Claire di corsa.
«Amico dimmi che stai bene.» mi appoggio su di lui e cerco di sembrare il meno dolorante possibile. «Potrei stare meglio.»
«Luke grazie mille.» Claire lo abbraccia velocemente e poi mi attenziona. No, non mi piace per niente .
«Che ci fai tu qui?» sbotto io e Claire mi lancia uno sguardo di disapprovazione.
«Ci risiamo...» si lamenta Drew.
«Come te, Stefans, volevo scoprire qualcosa di più su quello che mi è successo. Ho incontratto Claire e panett... voglio dire, Drew e ho deciso di aiutarli.»
«Sono stato io in realtà a dirti di Zack, e Claire ti ha convinto. Chissà come ha fatto...» Claire da un pugno a Drew per il commento.
«Non è vero. Luke ci avrebbe comunque aiutati.»  lo difende lei. Nervoso, mi alzo fingendo di non provare dolore e lancio uno sguardo di ghiaccio a me figlio dei primari.
«Certo, come no.»
«Zack la fronte ti sanguina. Devi riposare.» dice Claire preoccupata.
«Non posso farlo finché ci sono altre due ombre in giro» esco e mi rendo conto di zoppicare. Il dolore allo stomaco non è passato. Drew mu raggiunge.
«Zack non ce la fai. Devi stare accanto a Luke, è l'unico che può...»
«Drew non dirlo nemmeno per scherzo.»  trovo Hunter appoggiato alla parete.
«Ragazzo dobbiamo andare.»  Luke e Claire ci raggiungono. Lui è abbastanza confuso.
«Anche lei è coinvolto, signor White?» chiede Luke con sguardo risoluto.
«Luke, qui quello più coinvolto non sono io.» mi guarda.  «Basta. Abbiamo rischiato tutti fin troppo. Andiamo...»  Hunter viene interrotto dalla comparsa delle altre due tenebre di fronte a noi. Claire impallidisce di colpo, comincia a tremare io stringo i pugni nel riconoscere la mia ombra, con un sorriso lieve,ma beffardo ed i suoi ciuffi corvini sugli occhi. Sia lui che la compagna, sono scalzi come il loro compagno. La ragazza ha dei folti ricci neri con alcune ciocche rosse, gli occhi neri, ed indossa un lungo maglione nero, fin troppo grande per lei, con dei leggins strappati alle ginocchia.
«Avete fatto qualcosa che non dovevate fare.» ci minaccia lei. «E adesso ne pagherete le conseguenze.» quasi non ascolto la ragazza. Continuo a guardare la mia ombra, che piega il capo lateralmente in maniera inquietante.  Isaac...  sento  che si chiama così. Lei sta per avanzare, ma Isaac la blocca. Raddrizza la testa e sorride.
«Ho un'altra idea.» dice soddisfatto e giurerei che con quel suo sorriso volesse colpirmi dritto al cuore. Drew mi guarda all'improvviso. Entrambi percepiamo il suo intento.
«Claire sca...!» troppo tardi: Isaac e la ragazza usano il trucco della nebbia, per poi comparire accanto a Claire, afferrarla e sparire di nuovo con lei.
«Claire!» urliamo io, Drew e Luke in preda al panico.
«Ragazzi non possiamo fare molto, altrimenti...»
«Altrimenti nulla, Hunter! Devo trovarla!»  mi concentro, chiudo gli occhi e cerco di percepire  dove sono.... dai Zack, puoi farcela.
«Trovata.» annuncia Drew prima di me. Luke  è confuso.
«Ma siete impazziti?»
«Drew dov'è?»  chiedo con insistenza dimenticando il dolore.
«Alla sala Terra. La nostra.»
«Non provate nemmeno a...!» ignoriamo tutti e tre Hunter e corriamo alla sala, almeno per quel che io possa fare. Inciampo sui miei stessi piedi, crollo a terra.
«Zack dai alzati!» Drew mi aiuta. Luke non smuove un dito e prosegue spedito. Raggiunta la sala, troviamo il silenzio tombale. Non c'è nessuno.
«No.. no, Claire no..» guardo in ogni angolo, chiamo le ombre a squarcia gola. Claire non c'è.
«Zack lei.. non possono averlo fatto..»
«Invece è così ,genio.» per quanto possa odiare Luke, si vede che è davvero preoccupato per lei.« Perché le ombre sono qui?! Perché l'hanno presa?!»
«Per me!» sbotto all'improvviso in preda ad una crisi isterica. «Solo per me!»  rimangono in silenzio, un silenzio pesante, soffocante. Il dolore ritorna triplicato.
«Non posso darti torto, Zack» una voce dal nulla rimbomba nell'aria. Isaac. Il portale si attiva all'improvviso, accecandoci. Ricevo una spinta, non riesco a contrastarla e cado dentro ritrovandomi poco dopo in un pavimento familiare, seguito da Drew e Luke.
Il portale si chiude e nonostante io stringa la collana, l'unica via di ritorno verso casa non si apre.

Ecco a voi l'aggiornamento. Ammetto di non esserne molto soddisfatta,ma spero che possa piacervi

Nightmare dream-il Regno Dei Sogni-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora