Minacce e profezie

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Torniamo immediatamente alla sala Terra e stavolta non piombiamo al suolo come degli emeriti cretini, ma perfettamente in piedi. Cerco il volto di Hunter in mezzo alla folla ,sconvolta per il nostro arrivo improvviso, ma a vuoto. Lui non è qui.
«Drew dobbiamo trovarlo.» gli sussurro e lui annuisce consapevole che questa situazione ha raggiunto i limiti dell'assurdo. Prima di andarmene ,ho resistito alla tentazione di prendere quel quaderno sul quale erano disegnati i nostri sguardi, ma devo dire di essermene pentito. D'accordo, è una regola da non violare assolutamente, ma come fa Ana a conoscerci? Come fa a conoscere la sua ombra? È impossibile. Avanziamo tra la folla, quando sento una mano afferrarmi il polso. Inizialmente penso di tratti di Luke e sono già pronto ad urlare, ma mi ritrovo Claire davanti.
«Che ti prende?» mi chiede. «Sei pallido.» la tentazione di confidarle il tutto è alta, ed anche molto, ma le parole di Hunter non fanno che rimbombarmi nella mente. Se poi aggiungiamo anche gli sguardi di Drew come avvertimento, direi che posso frenare le mie voglie.
«Nulla. Sarà stato il viaggio dalla Terra a qui.» rispondo abbozzando un sorriso. Per Claire ,come per tutti, io sono sempre stato quello follemente innamorato degli umani, e adesso non posso certo mostrarmi spaventato.
«Sicuro che va tutto bene?»
«Certo, perché non dovrebbe?»
«Drew?» ignoro il nervosismo per il fatto che mia sorella non mi creda e cerco di lanciare mentalmente dei messaggi a Drew, del tipo"Se parli sei fritto" , oppure "Tieni il becco chiuso" . Lui non sa mentire a Claire, eppure oggi mi stupisce.
«Secondo me ti preoccupi troppo per tuo fratello, Claire. Ma lo vedi? È un incubo con i fiocchi! Ce la caviamo alla grande e spero la stessa cosa per te e Luke.» vorrei congratularmi con lui per aver cambiato discorso, ma dato che il discorso riguarda Luke... beh, ormai sapete com'è il mostro rapporto.
«Va bene. Insomma, per quanto possa essere odioso, è davvero un incubo di alti livelli.» non risponde con la convinzione che avrei voluto sentire.
«Dov'è adesso?» chiedo io.
«A parlare con non so chi, ma dovrebbe arrivare a momenti dato che tra poco tocca a noi.»
«Bene ,allora buona fortuna» interviene Drew spingendomi via. «E comunque, fregatene di Luke. Per quel che possa valere la mia opinione, credo che tu sei altrettanto capace come sogno. Sei eccezionale e Luke non ti merita. Non ti merita nemmeno Zack a momenti...»
«Simpatico... davvero simpatico.» commento ridendo. Drew che dice qualcosa di carino senza provare imbarazzo ad una ragazza? A Claire?! Sta male. Sicuro. E che ci crediate o no, Claire arrossisce pure.
«Su, andate a fare rapporto» ci conceda poi lei, anche perché vediamo Luke in lontananza. Immagino abbiate bisogno di alcune spiegazioni: il primo giorno, sono le nostre guide a fare rapporto per noi, ma tutte le altre volte è nostro dovere comunicare per filo e per segno ogni avvenimento accaduto mentre noi operiamo sulla Terra. Pensare a questo mi fa totalmente dimenticare Claire e mi mette nuovamente in agitazione.
«Non possiamo mentire ad un rapporto.» commento a bassa voce mentre continuiamo ad avanzare a testa bassa.
«Solitamente sono io quello che odia disertare le regole, ma stavolta dobbiamo farlo Zack» cerca di convincermi Drew «Hunter è stato chiaro. Rischiamo fin troppo.»
«In realtà non è stato affatto chiaro. Sai perché siamo in pericolo? Sai quale sia effettivamente il pericolo? Io no,nemmeno dopo le parole di Hunter. Io voglio vederci chiaro.»
«Quindi che hai intenzione di fare?»
«Voglio trovare Hunter e discutere di questa...» sbatto violentemente contro qualcuno e per il forte impatto arriviamo a terra entrambi. Mi massaggio in fondoschiena dolorante.
Sollevo lo sguardo per capire chi sia il malcapitato che ho investito e vorrei sprofondare quanto incontro lo sguardo di Nora Wilson. Ops....
«Signora, mi scusi tanto. Davvero non volevo.» l'aiuto a rialzarsi mentre ci raggiunge anche suo marito.
«Oh, tu sei il piccolo Stefans.» esordisce lui dopo aver rimesso in piedi la moglie . Oddio, piccolo non proprio «Certo che chiuderò un occhio con te, ragazzo mio.» ci stringiamo la mano e , di conseguenza, anche Drew ha questo onore.
«Secondo giorno. Allora come va il nuovo lavoro?» mi chiede con una strana eccitazione. Fino a due giorni fa l'avrei compresa in pieno, ma adesso...
«Va tutto più che bene signore.» risponde Drew al posto mio. Non posso fare a meno di sostenere lo sguardo di Nora, dato che non la smette di guardarmi. Sorride, quindi non saprei spiegarne il motivo: forse per il pensiero di mio padre? O ancora perché mia sorella è in coppia con Luke? Direi che possiamo anche considerare il fatto che l'ho fatta piombare al suolo.
«Ho sentito che cercavi Hunter White, caro.» parla finalmente lei. «Hai bisogno di qualcosa?» sii naturale, Zack... sii naturale.
«Oh, sì, signora. Volevo solo sapere dove bisogna fare rapporto e dato che lui ieri è stata la nostra guida volevo chiederglielo .» spiego , e lei sembra abboccare . O almeno lo spero.
«Andate al piano proprio sopra questo è lì troverete varie camere per fare rapporto.» ci spiega gentilmente Tobias. «Buona fortuna!» se ne vanno e sia io che Drew tiriamo un sospiro di sollievo. Ignoro le risatine della fila per la figuraccia che ho fatto e avanzo verso le scale.
«Aspetta, aspetta, quindi che dobbiamo fare? Qual'é il piano?» mi chiede Drew.
«Trovare Hunter.»
«Zack ,ma ragiona: ti ricordo che abbiamo studiato che il rapporto deve essere fatto immediatamente, altrimenti rischiamo davvero grosso, anche di perdere il posto . Quindi, prima facciamo il rapporto e poi andiamo da Hunter.»
«Andiamo Drew, siamo ancora delle matricole. Utilizzeremo la scusa di esserci persi per l'edificio.»
«Perché sento che qualcosa andrà storto?»
«Perché sei pessimista.»
«Non puoi fare una cosa del genere così su due piedi! Attiriamo solo attenzione ed è l'ultima cosa che Hunter vuole.»
«COme puoi fidarti ciecamente di lui? Come sai che non ci stia solo prendendo in giro?»
«Zack, il rapporto è essenziale nel nostro lavoro e superato un tot di tempo ci verranno a cerc...»
«Voi due!» due omoni in divisa ci bloccano la strada e Drew deglutisce.
«Signori.» saluto io con un cenno del capo.
«Dovreste andare a fare rapporto. Sono passati già dieci minuti.» Drew mi lancia uno sguardo come per dirmi "te lo avevo detto" per poi rispondere.«Dovete scusarci. Ci siamo persi. Non è che voi gentili signori ci potreste mostrare la strada?» chiede poi lui e non posso fare a meno di infuriarmi nel pensare che ha utilizzato la mia scusa contro di me. Almeno i due bestioni non commentano e ci fanno strada.
«Potrei dirti "te lo avevo detto", ma "Drew ha sempre ragione ed è il più intelligente tra noi sue" mi piace di più.» dice Drew soddisfatto ed io gli tiro una gomitata allo stomaco. Arrivati nella stanza in cui bisogna fare rapporto, il primo a parlare è Drew ,che si posiziona davanti ad un microfono registratore dicendo che tutto è andato per il meglio e che nessuno ha disturbato la nostra operazione di purificazione con una tranquillità quasi disarmante. Solo quando si allontana dal microfono noto le gocce di sudore che gli scivolano lungo la fronte ed il tremolio delle mani. Quando è il mio turno e mi ritrovo davanti al microfono, sento come contorcersi lo stomaco nel sapere che non posso far altro che mentire. Lo faccio, senza sorridere, né sudare per la vergogna. Lo faccio senza mostrare particolari emozioni, anche se dentro una domanda mi fa battere forte il cuore: cosa penserebbe mio padre nel vedermi qui, a mentire sulla situazione della mia umana? Ricordo che mi diceva sempre che era nostro dovere svolgere il nostro compito onestamente senza mettere in pericolo nessuno. Io come faccio a sapere se tutto questo avrà come conseguenza dei guai seri sulle persone più importanti della mia vita? Non posso saperlo se Hunter non si decide a parlare. L'unica cosa certa è che, se veniamo scoperti,i primi a pagarne le conseguenze saremo io e Drew... soprattutto io considerando che il figlio dei primari mi odia. Bene.
«Bene ragazzi. Avete qualcos'altro da aggiungere?» ci chiede il sogno che ci ha tenuti d'occhio durante il rapporto. Stringo i pugni per trattenermi. Sì, ieri un'ombra ci ha attaccati. SÌ , Hunter White mi obbliga a mentire con la scusa di proteggermi. , stavo quasi per farmi scoprire ela mia umana mi ha coperto senza saperlo. , Ana conosce gli sguardi di me, Drew e della sua ombra.
«No, va bene così.» la chiude Drew, ma a mio parere non va bene per niente. L'unica cosa positiva è che adesso nessuno mi fermerà per parlare con Hunter, a costo di prendere a pugni qualcuno. Sto per uscire dalla stanza, quando una sirena dall'allarme ci stona le orecchie, mentre le lucciole rosse di emergenza volano agitate, come se l'allarme assordante non fosse abbastanza per confonderci.  Degli addetti alla sicurezza corrono al piano di sotto.
«Ma che sta succedendo?!» chiede il sogno del rapporpo.
«Problemi alle sale Terra!» ci informa una donna-credo sia un incubo- fermandosi davanti alla porta con un'espressione di panico per spiegare la situazione. Aspetta un secondo... alle sale? Plurale?«I portali non funzionano bene e alcune coppie hanno trovato difficoltà nel tornare. Ma la sala dei nuovi eletti ha ancora problemi ed una coppia è rimasta bloccata sulla Terra!» il panico mi sale in petto non permettendomi di respirare al pensiero di Claire. Comincio a correre spingendo via la donna e urlando il nome di mia sorella pregando che non sia stata coinvolta, che non sia successo davvero. Credo che Drew mi stia dietro, ma non ne sono convinto. Arrivato alla mia sala, i responsabili non ci permettono di entrare,mentre io chiedo ininterrottamente a tutti se Claire sia lì o meno. Ma non c'è. Non c'è dannazione. E non c'è nemmeno Luke. Forse questa è l'unica volta in cui desidero vederlo.
«Zack calmati, vedrai che risolveranno tutto» cerca di rassicurarmi Drew. «Non credo che sia la prima volta che capita.»
«In realtà lo è.» Hunter sbuca dal nulla e si appoggia a muro con le spalle, come per godersi lo spettacolo. Una vampata di ira mi spinge a puntargli il dito al petto e a ritenerlo colpevole. So che è assurdo, ma forse il terrore che possa essere successa qualcosa a Claire mi ha fatto impazzire.
«Tu sai che sta succedendo, vero?» chiedo a denti stretti. E la cosa che mi da sui nervi è che lui sta calmo come se io non facessi paura nemmeno ad una lucciola. Prende il mio dito che gli ho puntato al petto e me lo sposta come fosse una semplice formica fastidiosa, per poi rispondermi sussurrando.
«No, ma se le mie ipotesi sono corrette, e lo sono molto spesso, direi che c'entra un certo incubo arrogante e presuntuoso di mia conoscenza e che guarda caso mi ha puntato il dito contro.» Drew si mette davanti a noi per nasconderci.
«Che vorresti insinuare?! Io non ho...!» mi tappa bruscamente la bocca e mi porta in disparte. Nessuno dei responsabili sembra notarlo. Mi sbatte poi con le spalle a muro.
«Ti farò solo una domanda, Stefans, e se la risposta è quella che penso io allora avrò ragione.»
«Ma io non ho fatto nul..!» mi tappa di nuovo la bocca. Comincio ad essere stufo di questa storia.
«Dimmi, è tua sorella quella intrappolata sulla Terra o sbaglio?» mi toglie la mano dalla bocca e dal suo sguardo severo ma preoccupato capisco che forse dovrei starlo a sentire. Annuisco. Lui sospira pesantemente lasciandomi andare.
«Prega affinché il portale ritorni a funzionare.»
«Cosa c'entra Claire, Hunter? Le ombre vogliono farle del male?»
«No, o almeno non credo. Lei è un'esca.» lo guardo confuso e abbastanza preoccupato.
«E...esca? Che vuoi dire?» e proprio quando stava per rispondermi, una luce accecante fuoriesce dal portale. Avanzo alla cieca tra la folla, basandomi sull'osservare il pavimento per orientarmi, e credo di aver superato anche gli addetti alle sicurezza che mi trattenevano fuori. Sento un urlo ed un tonfo sordo, seguito dal cessare della luce. Quando guardo davanti a me, sento l'adrenalina scivolare via e le gambe cedere per il sollievo di vedere Claire e Luke ansimanti a Terra.
«Claire!» la stringo forte a me mentre i primari si preoccupano del loro figlio. Claire comincia a singhiozzare , a tremare. La rassicuro dicendole che. I sono io adesso, che è finita -anche se non ho la minima idea di cosa possa essere successo.-. Prendo il suo viso tra le mani e le asciugo le lacrime. Sembra calmarsi pian piano.
«Claire che è successo?» chiedo con calma.
«Io... insomma non so come ,né perché, ma i nostri poteri si sono indeboliti all'improvviso e ci siamo trovati contro due ombre invece di una.» un'esclamazione di stupore invade la stanza , seguita da un silenzio tombale. Tutti ascoltano Claire inorriditi. Due ombre? Qualcosa non quadra. «È stato terribile. I loro poteri erano aumentati. Se ... se non fosse stato per Luke mi avrebbero portata via.» gli rivolge uno sguardo di gratitudine e solo adesso noto del sangue blu uscirgli dalla fronte. -sí, proprio così: incubi cin sangue blu, sogni con sangue dorato.-. Claire lo abbraccia all'improvviso e lui ricambia con un gesto sincero. Per quanto la furia tenta si impoasessarsi di me nel vedere le sue mani sui fianchi di mia sorella, non posso non riconoscere che Luke è stato davvero eccezionale.
«Grazie Luke. Grazie davvero.» dico sinceramente.
«Era mio dovere farlo. Non avrei mai lasciato che le facessero del male.» gelosia sta calma... gelosia non ora.
«Aspettate un attimo.» intervieme Tobias. «State dicendo che il loro obbiettivo non era l'umano?»
Risponde Luke: «Molto probabilmente era incluso nella lista, ma ce l'avevano più con Claire. Credo che volessero... em... divertirsi un po'.» Claire deglutisce ancora spaventata mentre nel mio caso la sete di vendetta mi uccide. Potrei avere qualche ombra da stritolare?
Nora interviene, passando da un'espressione preoccuoata ad una seria e severa. Somiglia molto di più a Luke così. «Ascoltatemi tutti! Bisogna chiarire questa sotuazione,  quindi rispondete con piena sincerità alla mia domanda: ieri qualcuno ha avuto incontri ravvicinati con le ombre o comunque ha riscontrato qualcosa di strano durante il lavoro svolto sulla Terra?» sento la mano pesante di Hunter cadere malamente sulla mia spalla prima che mi superi ed il senso di colpa per le menzogne si fa sentire di nuovo.
«Non avrebbero avuto motivo di non dirlo.»  interviene lui da finto tonto e non posso non ringhiare. «Insomma, chiunque sarebbe tornato sconvolto da un incontro ravvicinato con un'ombra. Ce ne saremmo siciramente accorti, ma comunque nuovi eletti se avete qualcosa da dire»   come risposta, un silenzio insopportabile invade la stanza. Faccio fatica a non rovinarlo.
«Bene, se le cose stanno così , dato che avete terminato tutti, potete raggiungere le vostre abitazioni prima.»   Dico a Drew di portare Claire all'entrata e che io li raggiungeró tra un paio di minuti. Mi piazzo davanti ad Hunter in attesa di spiegazioni e lui annuisce, consapevole che sono una vera testa dura. Raggiungiamo la camera segreta sfruttando la confusione non ancora dissolta nell'edificio ed una volta chiusa la parete, posso finalmente sfogarmi, anche se lui mi da le spalle.
«Senti, io non ci sto capendo più niente, va bene? Di tutti gli incubi eletti che ci sono perché dovevi tormentare proprio me?»
«Il tuo amico dov'è? Anche lui doveva esserci.»   dice confermandomi che non mi stava per niente ascoltando.
«È con mia sorella. Sai, il sogno che ha rischiato di finire tra le mani delle ombre oggi.»   dato che continua a non ascoltarmi, lo faccio voltare con furia verso di me. «Perché le ombre hanno attaccato mia sorella? E di Ana allpra, perché ci conosce?»  si mostra finalmente stupito.
«Ana... l'umana?»
«Sì e...»
«Vi conosce? Che avvidenti vuoi dire, Stefans, spiegati!»  adesso quello arrabbiato è lui? Quanta pazienza deve avere un incubo?
«Ha disegnato i nostri sguardi su un quaderno. Identici. Non può averli inventati.»
«Nostri?»
«Mio, di Drew e dell'ombra che ci ha attaccato ieri.»  sembra scosso.
«Beh, questo conferma ogni cosa.» afferma camminando avanti e indietro  zoppicando con la sua gamba bionica e grattando con l'indice la cicatrice sull'occhio destro.
«Hunter che sta succedendo? Non puoi lasciare sempre i discorsi a metà, non dopo tutto quello che è successo.»
«Prima di tutto , signorina, nessuno ti ha autorizzato a chiamarmi per nome dandomi del tu, perciò abbassa la cresta e apri bene le orecchie perché risponderò alle tue domandi insopportabilo ma giuste una sola volta»  mi stupisco di aver raggiunto il mio obbiettivo. «Uno, perché hanno tentato di prendere tua sorella? È un sogno, è vero ,ma il motivo vero e proprio è l'avere un esca per prendere il vero bottino.»
«Sarebbe?»  mi indica con un cenno del capo. Rimango abbastanza sconvolto. «Io,ma...»
«E questo si ricollega alle tua seconda domanda:  come fa l'umana...»
«Ana.»  sbotto io. Lui sbuffa alzando gli occhi al cielo prima di riprendere il discorso.
«Questa benedetta Ana come fa a conoscervi? Te lo dico io:  sei tu, Stefans.»   mi poggia pesantemente le mani sulle spalle, come se fosse fiero di qualcosa che mi riguardi... ma cosa?
«Em... Non è che tu sia molto chiaro. Sono io cosa?»  sbuffa e mi da una manata alla testa.
«Ai! Ma perché?!»  come risposta, si avvia verso un angolo buio della stanza , stende la mano nell'ombra e non appena la porta nuovamente alla luce, ha due povere lucciole in mano. Le scuote e le solleva, illuminando il muro:  vi sono riportati dei disegni arcaici rappresentanti come dei riti, dei simboli strani e luminosi.
«Continuo a non capire»  commento massaggiandomi il punto in cui mi ha colpito.
«Riportano la profezia dei sogni. Dell'intero regno dei sogni: 
Dalle tenebre le ombre risorgeranno
Incubi e sogni mel terrore vagheranno
Il prescelto insieme al suo umano tutti è destinato a salvare
Deve essere puro, non dimenticare
In famiglia tutti sogni sono
All'incubo sarà concesso un dono
Le ombre fuggiranno con il loro terrore
Ed il regno dei sogni. Vivrà nello splendore
Ma il puro a qualcosa dovrà rinunciare
Il suo cuore dovrà spezzare»

Inarco un sopracciglio sconvolto.
«Sul serio? Sembra una filastrocca per bambini. E  poi come fai a sapere che sono io?»
«Uno, perché nella tua famiglia tu sei l'unico incubo di tutto l'albero genealogico. Due, perché Ana ti conosce e accade solo ai puri, ovvero i discendenti dei creatori del Regno dei sogni , e con creatori intendo sia l'umano che il sogno ad esso legato. Hai un legame con Ana e di conseguenza lo hanno anche Drew e l'ombra.»  d'accordo tutto questo mi sembra aassurdo, sconvolgente ed inquietante allo stesso tempo. Questo vuol dire che le ombre mi vogliono morto, sempre se tutta questa storia è vera. Purtroppo, credo che lo sia dati che ogni particolare coincide.
«Lo sai solo tu?»  chiedo
«Non credo. Ci sarà sicuramente una spia che oggi ha causato i problemi al portale.»
«Quindi che dovrei fare adesso?»    chiedo più calmo rispetto a prima. Lui gratta ancora la cicatrice e riflette.
«Presentati qui domani all'alba con Drew. Sbirceremo il viaggio di tua sorella oggi e se una delle ombre corrisponde a quella di Ana, allora sapremo che sei realmente tu e forse scopriremo qualcosa di più.»

Nightmare dream-il Regno Dei Sogni-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora