Ritornare in città mi mette lo stomaco in subbuglio per il nervosismo, e non solo a me. Cerco di non zoppicare, di sembrare un comune essere umano agli occhi della gente, ma il mio raro sorriso è forzato, lo sguardo curioso ma allo stesso tempo preoccupato e che scruta ogni dettaglio mi tradisce e se non fosse per Ana che mi guida o mi incita a camminare, sarei rimasto fermo mezz'ora per amminare ogni singola cosa.
Ah, giusto. Vi avevo lasciati al piano ideato da Drew, forse il primo della sua vita. Immagino lo vogliate raccontato. Comprensibile, ovviamente, ma c'è un lieve problema: né io ,né Ana possiamo saperlo.
In pratica siamo totalmente sprovveduti, non abbiamo la minima idea di cosa fare. Gli altri, preparati a non so che, camminano dietro noi due e come me osservano questa città piena di decorazioni natalizie. Qui sono strani: le case sembrano tutte uguali in confronto alle nostre incurvate, sono monotone, rettangolari... ma sì, tutto sommato carine. La verità è che sfrutto le case per rilassarmi prima di attuare un piano che non so.
«Ma perché non ne possiamo sapere nulla?» chiede Ana infastidita.
«Oh, ancora! Ma quante volte devo..?!» Luke da un colpo a Drew ricordandogli che sta urlando.
«Vuoi farci beccare, panettone?»
«Ok, scusate. Comunque, Ana, per la milionesima volta, tu e Zack siete direttamente connessi ad Isaac, ovvero la tua ombra.»
«Quindi? Lo sei anche tu.»
«No,io sono collegato a Zack, più che ad Isaac... è complicato, ma funzionerà.»
«Voi siete strani.»
«Tu non ci aiuti però.»
«Fate venire il mal di testa» si lamenta Claire indossando il cappuccio per il freddo. Ana la guarda sentendosi in colpa per poi abbassare lo sguardo e proseguire. Per guardare lei sbatto contro qualcuno e parte il dolore al fianco. Mi blocco piegandomi e stringendo le braccia allo stomaco, mentre il tizio mi ringhia contro chissà quanti insulti umani.
«Tutto ok?» mi chiede Claire preoccupata. Annuisco fingendo che sia così.
«Drew, quindi in pratica dobbiamo stare in mezzo alla confusione?» chiedo cercando di cambiare argomento.
«Sì. Tutti, ma soprattutto tu, Ana ed io, anche se voi due maggiormente.»
«Dovremmo far finta di niente?»
«Esatto. Godetevi la festa,ok? Nel momento dell'attacco da parte delle ombre... vedrete.» perché non mi rassicura per niente? Già stanco, mi siedo su una panchina e mi rifiuto di camminare, portando le mani alla faccia e pensando a quello che mi ha detto Hunter e al fatto che praticamente ho sbagliato tutto. Drew e Claire si siedono ai miei fianchi. Lei mi abbraccia ,poggiando la sua testa sulla mia spalla, cercando di farmi sentire meglio.
«Andrà tutto bene» mi rassicura lei, forse anche per convincimento personale. «Non ci faranno nulla. Ce la caveremo.»
«Già, vedrai che terremo testa a quelle cose inutili delle ombre. E poi con i nostri nuovi poteri gli faremo mangiare la polvere.» Drew mi da una gomitata amichevole. Devo ricordargli che se Ana non si arrabbia io farò la fine dell'ultima volta, ovvero spiaccicato sull'asfalto con un fianco distrutto? Forse dovrei.
«Ho un'idea per tirarvi su il morale.» si intromette Ana. «Vedrete, non ci vorrà molto. Claire, potresti farmi compagnia?»
«Em... va bene.» rimaniamo soltanto noi ragazzi e Luke si siede accanto a me. Se vuole botte, adesso è il momento migliore per riceverle. Appoggia i gomiti alle ginocchia, scruta gli esseri umani come qualcosa di assolutamente strambo, di fin troppo diverso per i suoi gusti. Poi scrolla il capo, come per cancellare certi pensieri, e mi rivolge la parola.
«È in gamba.»
«Chi? Ana?» chiede Drew al posto mio.
«Sì. Mi ha stupito. Credo ci possiamo fidare a pieno di lei.»
«Ma lei non si fida a pieno di noi.» mi intrometto. «Lo sento. Ha capito di essere in qualche modo diversa dagli altri e vuole saperne il motivo. Forse ci aiuta solo per questo.»
«Molto probabile.» aggiunge Drew «È dannatamente furba.»
«Eccome se lo è. Fin troppo. Già che Hunter ci aveva avvertito di non dirle niente e noi le abbiamo detto quasi tutto, poi lei è così perspicace... ci mancava solo un'umana indagatrice con la madre paranoica.» guardo Luke storto per il modo diretto ed acido con cui ha parlato di Ana. Ve lo avevo detto che voleva botte.
«Non è colpa sua se siamo finiti in questa situazione.» mi guarda e sorride beffardo, accogliendo la sfida.
«Hai ragione, Stefans, è colpa solo tua.» vuole decisamente botte.
«Oh, non ricominciate!» Drew si porta le mani ai capelli.
«Mia? Solo mia? Le ombre le hai scordate?»
«È appena sei arrivato tu che è successo il casino,ma d'altronde cosa potevo mai aspettarmi da un incubo privo di parenti che potessero insegnargli il mestiere?»
«Se parli ancora renderò la tua faccia un casino, brutto idiota. »
« Sta parlando l'incubo che ha perso i sensi all'alba dopo aver guardato degli occhioni verdi? Mi sa che non posso considerarla nemmeno una minaccia.»
«Ne sei sicuro?» ho già i pugni stretti.
«Piano, Zack, sei già ridotto male.»
«Non sarò mai messo tanto male da non poterti pestare.»
«Sei messo male da quando cammini, Stefans.»
«Hai rotto!» sto per saltargli addosso con già un pugno proteso, ma, numero uno, Drew mi stringe come non aveva mai fatto, e numero due, una fitta al fianco mi toglie il fiato, anche se non lo do a vedere. In compenso , qualcun altro si picchia al posto nostro di colpo: due omoni cominciano a prendersi a pugni, rotolando a terra, e la cosa assurda è che molti li incitano a continuare. Mi alzo confuso, sentendo odore di bruciato e decido di dividere i due una volta in piedi.
«Basta!» Riesco nel mio intento, ma per poco non mi becco un pugno in faccia. Vengo spinto via e sbatto contro Ana, appena arrivata e sconvolta per lo spettacolo.
«Andate tutti a quel paese!» strilla l'uomo per poi andarsene. La folla è nervosa, nessuno che sorride o comunque sembra sconvolto per quel che è successo, ma soltanto infastidito.
«Non è normale.» dice Ana preoccupata porgendo non so che a Drew. È qualcosa di impacchettato.
«Che cosa?»
«Che la gente si comporti così. Anche al negozio in cui siamo andate io e Claire erano tutti sgarbati, la commessa mi ha perfino lanciato le focacce che ho comprato addosso.»
«Focacce?!» Drew apre subito l'involucro e ne prende una, mangiandola con gusto e suscitando la mia più completa incomprensione. Decido di chiudere un occhio e tornare ad ascoltare Ana.
«Qualcosa non va, Zack. A mezzanotte sarà Natale ed i bambini dovrebbero essere contenti all'idea di ricevere regali invece di stare seduti nelle panchine o ancora a litigare. Qualcuno quantomeno dovrebbe sorridere, invece guarda: tutti nervosi, stanchi, svogliati.» osservo la gente e noto solo adesso il silenzio per le strade, rotto da una stupida canzoncina natalizia che sembra stonata per l'atmosfera .
«Ma certo!» Claire prende tutti in disparte e spiega la sua teoria. «I sogni sono bloccati al regno, quindi le ombre non hanno nessuno ad ostacolarle durante la notte. Sono tutti contaminati dalla loro magia oscura.» Ana sembra spaventarsi all'idea ed inaspettatamente mi si avvicina come per cercare protezione. Sta per toccarmi il braccio, ma se ne rende conto e si allontana di scatto. Ha sentito il mio senso di protezione ed il suo corpo ha reagito senza pensare, come d'istinto. Lo so perché io ho percepito la mia paura ed anche il bisogno di proteggerla.
«Siamo fregati.» interviene Luke. «Le ombre si nutrono di sentimenti negativi e in questo momento tutto il mondo ne è contaminato. Se attaccheranno stasera, non credo saremo così preparati, a prescindere dal piano. Noi abbiamo bisogno di
emozioni positive per accumulare energia.»
«Sareste in forte svantaggio, quindi?» chiede Ana.
«Esattamente.»
«Allora a me la soluzione sembra evidente: createle voi le emozioni positive.»
«Che intendi?»
«Claire e Drew sono dei sogni e mi avete detto che i sogni hanno il compito di purificare gli umani. Beh, fatelo. Almeno qui che sarà il vostro campo di battaglia sarete più forti»
«Ma non possiamo violare altre leggi del Regno! Zack diglielo anche tu!» vorrei dar ragione a Drew, ma lo sguardo mi cade su una bimba che non trova nessuno con cui giocare e piange sola in una panchina , con la madre che non la considera nemmeno. Ana mi guarda supplicante e mi fa piacere vedere quando a cuore abbia questa gente che forse nemmeno conosce. Hunter avrebbe detto "non ci pensare nemmeno, signorina! Ti faccio rimpiangere di essere venuto al mondo!" Mio padre... beh,non lo so. Zack invece, che è sempre stato una calamita per i guai ed un emerito cretino, si lascia battere dal suo amore per questi esseri umani e per l'affetto strano che prova per quegli occhioni verdi contornati da capelli rossi. Lei si fida di me.
«Ne abbiamo violate tante...» rispondo «.. e questa non ci ucciderà di certo. Come ha detto Ana e come sappiamo tutti noi, il compito dei sogni è purificare gli umani.»
«I nostri di umani. Zack... non sappiamo a cosa andiamo incontro. E se ci togliesse soltanto energie?» chiede Claire.
«Gli incubi servono a questo.» si intromette Luke lasciando tutti di stucco. Sbaglio o è sul serio d'accordo con me? «Che c'è? Bisogna correre qualche rischio in certe situazioni e nel caso di attacco ci saremo io e Zack... più io che Zack con quel fianco.» tutti rimaniamo sconvolti. Avremmo scommesso che Luke avrebbe optato per il no, da degno figlio dei primari, e invece si rivela addirittura dalla mia parte. O la discussione con Hunter lo ha toccato nel profondo o è impazzito. Non ci sono altre scelte. «Guardate ancora come dei pesci lessi oppure muoviamo i nostri bei deretani?»
«Lo spettacolo sta per cominciare.» annuncia Ana indicandoci di guardare verso un palco che da vuoto si è riempito di musicisti. La musica comincia con uno strano strumento a percussione che inizialmente sembra creare soltanto chiasso, ma ecco che poi si uniscono a lui tutto il resto degli strumenti, creando una scia di note orecchiabile e molto ritmica. Perfino io che non so assolutamente ballare farei due passi.
«Carina.» Drew comincia a schiocchiare le dita a tempo, ma Luke gli da un colpetto alla testa. «Ahi!»
«Non devi ballare, ma purificare la gente!»
«La gente non sembra disposta a riunirsi ed ascoltare.» ci fa notare Claire con una nota di panico: nessuno vuole cominciare a ballare per primo per vergogna, non sono disposti a lasciarsi andare.«Che facciamo adesso?»
«Voi purificate. Noi animiamo la festa!» e prima che io possa chiedere chi siano esattamente i "noi" , Ana mi afferra per il polso e mi trascina con sé.
«Che stai facendo?!» ci fermiamo proprio al centro e lei fischia per attirare l'attenzione di tutti. No, non mi.piace. «Posso capire perché tutto questo?»
«Mostriamo a tutti come si ci diverte. Balliamo.»
«Ballare?! Non so ballare!»
«Tutti sanno ballare. E poi eri l'unico libero.»
«C'era Luke.» so di aver bestemmiato.
«Mi sta antipatico. Forza, adesso sorridi e facciamo divertire anche loro.» e comincia a ballare a ritmo di quella musica, in maniera talmente strana ma a sua volta perfetta che mi viene da sorridere. Nonostante non conosca questi balli,sono convinto che lei li sappia alla perfezione. Le persone cominciano a sorridere lievemente e capisco che il piano della mia umana non è poi tanto assurdo.«Trenino!»trilla poi prendendomi per le spalle e ordinandomi di fare lo stesso con le altre persone. Tanto non mi conosce nessuno, facciamo pure questa figuraccia. Anche perché sembra funzionare e le persone cominciano a ridere. Non soltanto sorridere, ma proprio ridere, così mi lascio andare anch'io insieme all'allegria di Ana. Credo che Claire e Drew abbiano già cominciato il loro lavoro. Quando la folla comincia a divertirsi anche da sola, apprezzando la musica che sembra aver preso vita e risentendo dell'effetto della magia dei sogni, Ana sembra quasi dimenticare il piano e continua a ballare davanti a me.
«Sembri un palo di legno! Muoviti!»
«Te l'ho detto,non so ballare.»
«Ti insegno io.» mi porge la mano sorridendo. Io accetto quasi senza pensarci, non so se perché percepisco il suo desiderio o il mio. No, faccio comunque pena a ballare,ma mi piace provarci e mi piace il fatto che Ana si diverta.
ad insegnarmelo. Le pesto i piedi un paio di volte prima di prenderci la mano.
«Visto? Sei bravo!»
«La mia istruttrice lo è.»
«Non esageriamo... guarda! Sembra che la purificazione abbia funzionato. Si stanno divertendo praticamente tutti.» È vero,nessuno tieni più il muso lungo e mi sento già più carico di prima. Certo, il fatto di non conoscere il piano di Drew non mi rende sicuro al cento per cento,ma adesso sono molto più positivo.
«Hai avuto un'idea geniale... pericolosa ,ma geniale.» confesso ad Ana.
«Senza il tuo appoggio non sarebbe stata valida e...» serra gli occhi di colpo terrorizzari, si stringe le braccia al petto deglutendo,per poi voltarsi.
«Ana che succede?»
«Io... io non lo so. Sento... sento come di essere osservata. In pericolo. Sento freddo.» sollevo lo sguardo ed incontro un paio di occhioni neri, spenti, tereificanti che scompaiano in un battito di ciglia. Stringo Ana a me spontaneamente nel vederne altri, e altri ancora.
«Zack!» Luke mi raggiunge insieme a Drew e Calire, stringendomi il braccio ed indicandomi il cielo: è sera ed io non me ne ero nemmeno accorto per un balletto stupido e piacevole.
«Sono qui.» annuncio. Aria si riempie di tensione.
«Basta che rimaniamo qui, in mezzo alla gente. Non possono attaccare con questi testimoni.» cerca di rassicurarci Claire.
Il punto è che quegli occhi che ho incontrato appena un minuto fa saranno pur vuoti e oscuri, ma anche calcolatori, crudeli, capaci di accettare la qualsiasi malvagità. E Ana li ha percepiti addosso, quindi non può essere un buon segno. Le persone che sorridono adesso quasi le dimentichiamo, tanto che non facciamo altro che guardarci attorno preoccupati. Chiudo gli occhi, cerco di tirar fuori quello strano potere, quella luce che mi ha permesso di percepire i suoi movimenti e di salvare Claire,ma non riesco. Non mi resta altro che porre fiducia nel piano di Drew e nella collaborazione di Luke. Purtroppo.
Rimaniamo al centro osservando ogni centimetro, con Ana e Claire tra di noi spaventate. Sento una mano stringere la mia e mi volto credendo si tratti di mia sorella, ma ecco che la vedo invece stringere quella di Luke. Drew sembra esserene accorto,ma fa finta di niente, deluso. Io no, anzi sento la rabbia farmi bruciare. Il fatto è che c'è qualcosa a tenermi calmo ed è proprio la mano che mi stringe, quella di Ana che sembra essere più determinata rispetto a prima. Sentirmi così responsabile nei suoi confronti è qualcosa di nuovo per me,ma mi prende tantissimo. Non permetteró che venga toccata, né lei né nessun altro.
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Nightmare dream-il Regno Dei Sogni-
Fantasía.Tra voi umani c'è un detto , secondo il quale ogni notte un sogno vi tiene piacevolmente compagnia, solo che non lo ricordate molto spesso. Beh...in realtà non è proprio così. Diciamo che il sogno c'è, ma non è come lo pensate voi, ovvero solo qual...