Saschina is real!❤💏

Capitolo 35.

Sascha's pov
Atterrati ci dirigemmo direttamente in hotel, eravamo tutti troppo stanchi per fare qualcosa.

Io e Sabrina eravamo in stata erano quasi le tre di mattina... Quando qualcuno entra nella stanza.

Sabrina era scandalizata e non parlava.

Io invece gridavo chi era e che ci faceva qui ma quel ragazzo non rispondeva.
Mi alzai e con la forza lo feci uscire dalla stanza.

Dopo quella avventura io e la mia ragazza ci addormentammo abbracciati.

La mattina seguente Lorenzo venne a svegliarci e a dirci che fra meno di mezz'ora si andava a fare colazione.

Sabrina si prepararò in fretta e in furia, non vedava lora di uscire a vedere Amsterdam.

Io invece ero tranquillo, a poco a poco mi alzavo, mi vestivo...

Siamo andati in un bar trovato a cazzo tra le vie.

Abbiamo mangiato come dei maialini, sopratutto io e Stefano.

Surry, papà vegas, lori e tudor stavano morendo di sonno così dicisimo di ritornare in hotel, per riposare e uscire verso le 13:15/13:30 per pranzare e fare dei giri per la città.

Mentre io e Sabrina editavamo dei video arrivò un messaggio a Sabrina.

Io, geloso come sono gli chiesi chi era e lei rispose:"No è Andre."
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Io contunuavo a editare,invece Sabrina era attacata a quel cellulare.

"Con chi messaggi?" Chiesi fissando il suo cellulare.
"Con Andre!" Rispose seccata.
"Okay, ma calmati." Risposi.
"Sono calma, lasciami in pace." Rispose.

Decisi di non rispondere. Non volevo litigate senza nessun motivo. Sono io che sono troppo geloso.

Nello stesso tempo arrivò un messaggio anche a me.

VIOLET:
Hei Sascha, come va?

IO:
Ciao Violet, tutto bene grazie, a te?

VIOLET:
Tutto bene...Cosa mi racconti?

IO:
Niente di nuovo.
Comunque devo staccare, ci sentiamo un'altra volta. Ciao Violet.

VIOLET:
Ciao Sascha. Un bacio.

Così finì la conversazione, Sabrina se ne stava fottendo completamente e non mi considerava.

Così mi avvicinai a lei e cominciai a baciarla, ma lei mi bloccò.

"Ora mi hai rotto le palle Sascha!" Gridò lei.
"Ma cosa ho fatto ora?" Risposi molto scosso sia dal suo comportamento e dalla sua insolita reazione.
"Sembri che pensi a una cosa? Basta! Poi sei troppo paranoico e geloso." Rispose lei alzandosi e voltandosi di spalle.
"Sabri... Non capisco." Risposi.

Stavo cominciando a irritarmi anch'io.
Sta nascondendo qualcosa e so che centra il suo cellulare.

"Senti, lascia perdere. Non sono dell'umore giusto." Rispose girandosi verso di me e abbassando lo sguardo.

Si sedette accanto a me sul letto e alzò lo sguardo.

I suoi occhi erano rossi e pieni di lacrime che minacciavanno di cadere.

Così l'abbraccia.

Lei scoppiò in un pianto isterico.

"Amore. Mi devo operare." Disse lei.
"C-cosa?" Dissi pienamente scioccato da quelle parole.
"Mi devo operare al seno." Rispose lei abbassando lo sguardo.
"Perchè amore? A me piacciono così." Dissi con un pizzico di ironia per far allevviare la tensione che si era creata.

Sorrise debolemente e poi continuò a parlare.

"Non ho paura. Sono forte e lo sono sempre stata..." disse lei:"Però ho paura di come mi sentirò dopo." Continuò.

"Ci sarò io con te. Non ti devi proccupare. Ci sarò sempre io con te." Risposi abbracciandola.

"Non è questo neanche il guaio..." disse.
"Allora cosa amore?" Risposi incuriosito da tutte le cose che mi sta dicendo.

Lei portò la mia mano nella sua pancia.
Era incinta?

La guardai con sguardo interrogativo e lei disse:" Sascha... Io... Ho fame." Disse scoppiando a ridere.

Per un attiamo avevo creduto che mi stasse dicendo che aspettava un bambino.

"Eh! Volevi! Guarda là che faccia, non se l'aspettava... Tranquillo! Non sono in gravidanza..." disse lei continuando a ridere.

Che stronza decisi di prenderla anch'io un po' per il culo.

"Peccato... Mi sarebbe piaciuto avere un figlio." Dissi io.

Smise di ridere e ni guardò perplessa.

"Davvero?" Chiese alquanto scossa dalla mia affermazione.
"Si... Magari due gemelli..." continuai io.

"Sascha ma hai la febbre?" Chiese Sabrina con una faccia che era un misto di procupazzione e di curiosità.

"EH VOLEVI!" dissi scoppiando in una fragorosa risata.

"Ma vaffanculo!" Disse lei.

A quel punto gli saltai addosso e cominciai a baciarla.