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Febbraio 2015, Roma

"Allora come tutti sapete gli scacchi.." quelle parole entravano da un'orecchio ed uscivano dall'altro ad Alice. Non le importava nulla di sapere giocare a scacchi, conosceva le mosse principali e le bastavano. Ma non era l'unica in classe a non seguire quello che diceva la professoressa di motoria. Tutta la classe aveva meglio da fare che seguire una lezione sugli scacchi. Infondo a cosa sarebbe servito nella vita sapere come si giocava a scacchi? Sicuramente ad Alice nulla, aveva altri progetti per il futuro. Ne aveva diversi ma nessuno di questi includeva sapere giocare a scacchi. Ad Alice piacevano altre cose, le piaceva scrivere, le piaceva la musica, le piaceva ballare e le piaceva anche la matematica. Ma più di tutto, le piaceva cantare e suonare la chitarra. Aveva solo diciassette anni e un grande sogno nel cassetto. Ma a quell'età era normale, tanti ragazzi ne avevano uno, solo pochi, però, cercavano di realizzarlo. Perché, infondo, è più facile avere un sogno nel cassetto che realizzarlo. E forse, se Alice un giorno avesse realizzato il suo, era solo merito di suo fratello. Perché lui stava seguendo il suo sogno per la danza e questo aveva dato il coraggio ad Alice di seguire il suo. Per questo ora si ritrovava a scrivere tutto quello che le passava per la testa invece che seguire la sua insegnante. Se voleva davvero diventare una cantare, le sarebbe servito di più trasformare quei pensieri scritti nero su bianco in una canzone, che ascoltare un'inutile lezione sugli scacchi.

Gennaio 2028, Los Angeles

"Terra chiama Alice.. ci sei??" Zayn sventolò una mano davanti agli occhi della ragazza. Erano dieci minuti che le stava parlando e solo in quel momento si era accorto che lei non lo stava seguendo.
"Cosa?" domandò risvegliandosi dai suoi pensieri.
"Scusa.. stavo pensando." aggiunse poi tornado a fissare il foglio di carta bianco. Non aveva mai avuto nessun problema a scrivere, perché ora non riusciva più a farlo?
"Va tutto bene?" le domandò Zayn continuando a scarabocchiare qualcosa sul suo foglio.
"Si.. credo." mormorò passandosi una mano in faccia.
"Beh.. non sembra.." mormorò Zayn osservandola.
"Sono solo stanca.." mormorò lei non troppo sicura.
"Sicura?" le chiese ancora Zayn. Alice annuì, poi si alzò dalla sedia e prese la sua chitarra iniziando a strimpellare qualche nota mentre Zayn continuava a scarabocchiare qualcosa. Qualche giorno prima quella collaborazione gli sembrava la miglior cosa, eppure ora non ne era più sicuro. Da quando due giorni prima aveva incontrato quella ragazzina, Zayn non faceva altro che ripensare a Heather. Era tantissimo tempo che non la vedeva e non la sentiva, era passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che l'aveva vista, erano cambiate tante cose da quel giorno. Era cambiato lui.
'I don't know the game were playing, You and I were on to something. How did we fall apart, without asking ourselves why?'
Scrisse velocemente quelle frasi pensando a quello che c'era stato tra lei e la ragazza. Aveva sempre saputo, sin dalla prima volta che l'aveva vista, che tra loro due c'era qualcosa. Ma non aveva mai capito cosa era che li legava. Loro due erano semplicemente Heather e Zayn e non c'era niente di più bello del loro rapporto. Ma poi qualcosa era cambiato, erano entrambi caduti a pezzi senza capirne il motivo, si erano allontanati e si erano persi di vista iniziando una nuova vita.
"Aspetta.. suona di nuovo quelle note.." disse Zayn risvegliandosi dai suoi pensieri. Alice corrugò la fronte ripetendo quegli accordi che aveva appena provato. E mentre Alice suonava, Zayn iniziò a cantare, intonando la sua voce alla melodia, quelle parole che aveva scritto.
"Mi piace.." sorrise Alice e Zayn ricambiò. Finalmente erano riusciti a scrivere qualcosa per la loro collaborazione.

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