30.

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La mattina successiva, quando Andreas si presentò al café, Heather lo evitò per tutto il tempo. Non voleva parlare con lui. Andreas rimase seduto al solito posto cercando di parlare con Heather mentre Raphael lo serviva.
"Heather.. possiamo parlare?" Domandò, stanco, alzandosi dal suo posto e seguendo Heather.
"Non voglio parlare." Disse freddamente lei.
"Hea.." mormorò continuando a seguirla, ma Heather lo ignorava.
"Per favore.." insistette ma quella volta fu interrotto da una terza persona.
"Tutto bene?" Domandò facendo voltare Andreas verso di lui.
"Si, Andreas stava andando." Mormorò Heather. Andreas guardò di nuovo la sua amica, prima di sospirare e andare via.
"Tutto bene?" Chiese ancora Louis osservando l'amica. Heather annuì asciugandosi le mani con lo strofinaccio.
"Sicura? Chi era quello?"
"Un amico, abbiamo litigato. Ma va tutto bene." Mormorò Heather osservando Louis.
"Ti va di parlarne?" Ma Heather scosse la testa e Louis non disse altro, prese posto al bancone e osservò Heather lavorare in silenzio.
"Quanto tempo ti fermerai ancora a Los Angeles?"
"Non molto, due, forse tre, giorni.-Disse Louis-volevo passare un po' ti tempo con Freddie, vengo a trovarlo più o meno una volta al mese."
Heather annuì, anche se non sapeva come faceva Louis a vedere il figlio così poche volte.
"Stasera hai da fare?" Chiese poi Louis. Heather scosse la testa.
"Che ne pensi di uscire insieme? Ci sarà anche Eleanor." Propose Louis con un sorriso felice di avere la possibilità di rivedere la sua ragazza.
"Oddio si, mi piacerebbe molto rivedere El." Sorrise Heather, aveva legato molto con la ragazza in passato.
"Perfetto, se vuoi fai venire anche tua figlia. Potrei far venire Freddie così si fanno compagnia." Aggiunse Louis ed Heather annuì.
"Sono sicura che le accetterà volentieri di venire.." disse Heather sicura che la figlia sarebbe stata felice di passare una serata con Freddie.


Alla fine non erano più usciti come aveva proposto Louis, ma lui, la sua fidanzata e il figlio erano andati a cena da Heather per passare una serata tranquilla e lontano dai paparazzi. Heather, Eleanor e Louis erano in cucina a parlare e preparare la cena, Haley era in soggiorno insieme a Freddie mentre cercava di non mostrare quanto fosse imbarazzata.
"Avete una bella casa." mormorò Freddie osservandosi intorno, era piccola ma accogliente. Niente a che vedere con la stanza del college dove abitava lui, fin troppo grande e troppo spoglia per un ragazzino di appena dodici anni. Quell'anno aveva iniziato la scuola superiore e lui aveva deciso di andare in un college lì a Los Angeles e vivere presso il dormitorio del collage.
"È piccolina, però non mi faccio problemi. Anche se un po' mi manca la vecchia casa a Roma." disse Haley ripensando alla sua vecchia casa con il giardinetto. Le piaceva passare i pomeriggi fuori quando c'erano belle giornate.
"E a te non manca la vecchia casa?" chiese poi, Freddie scosse la testa.
"Non più di tanto. Non sono mai andato particolarmente d'accordo con mia madre, è brutto da dire, ma ogni volta non vedevo l'ora di passare del tempo con mio padre." Raccontò Freddie voltandosi verso il padre nell'altra stanza. Era molto legato a lui e adorava passare il tempo con lui, anche se non era tanto.
"Io non ho mai conosciuto il mio..- mormorò Haley a sguardo basso, per quanto bene volesse ad Andreas, ad una parte di lei le sarebbe piaciuto conoscere il padre biologico.-É morto quando ero piccolissima, non ho nessun ricordo di lui. Freddie non disse nulla, non sapeva cosa dire.
"Come è andata ieri al corso di fotografia?" Chiese poi per rompere quell'area di imbarazzo che si era creata. Haley alzò lo sguardo sorpresa che lui si ricordasse di quel piccolo dettaglio.
"Bene.. a parte il compito che ci ha assegnato il professore." Mormorò poi soprappensiero.
"Che compito?" Chiese curioso il ragazzo.
"Dobbiamo fare delle foto ad una persona. Solo che non so proprio a chi chiedere. Ho chiesto a Jasmine ma lei ha rifiutato perché si imbarazza troppo dice.." sbuffò Haley giocando con l'angolo di uno dei cuscini sul divano.
"Se vuoi posso aiutarti io."

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