"Ciao ragazzi." mormorò Alice entrando in casa del suo ragazzo dove c'erano suo fratello e il resto del gruppo. Lasciò un bacio veloce al suo ragazzo e Alessio fece un verso per attirare la loro attenzione e fargli capire di separarsi. Alice sorrise e poi guardò tutti.
"Perfetto, siete tutti qui." esclamò poi notando che oltre ad Alessio, Andreas, Michele, Alessio e Giorgio ci fossero anche gli altri ballerini e Veronica Peparini. Andreas la guardò confuso, perché le interessava il fatto che fossero tutti lì?
"Ormai ho quasi finito di incidere il mio disco.." annunciò Alice confondendo sempre di più le idee ad Andreas.
"E ho iniziato a organizzare il prossimo tour, mi piacerebbe se voi ballaste mentre io canto." concluse Alice con un sorriso sulle labbra. Aveva già visto tutti ballare e tutti l'avevano sempre colpita. Poi andare in tour con suo fratello e il suo ragazzo le sarebbe piaciuto. Anche perché così, in questo modo, non si sarebbero dovuti separare."Hai intenzione di rimanere qui a sorvegliarci?" domandò Alice al fratello. Tutti erano ormai andati via e Alice sarebbe voluta rimanere sola con il suo ragazzo. Alessio non rispose, si strinse nella spalla senza smettere di guardare i due ragazzi che stavano distanti l'uno dall'altro.
"Alessio non sono più una bambina, smettila." mormorò Alice alzandosi da dove era seduta e avvicinandosi al fratello. Per quanto bene gli volesse, ora non lo voleva tra i piedi. Voleva stare un po' sola con il suo ragazzo. Lo afferrò per il polso e iniziò a tirarlo fino a farlo alzare dal divano.
Andreas rise osservando la scena senza però intervenire. Alice spingeva Alessio verso la porta di casa pronta a cacciarlo via. Alessio si lasciò trascinare e una volta fuori casa rise.
"Io vi tengo d'occhio." esclamò una volta dietro la porta prima di andare via. Finalmente erano rimasti soli. Andreas rideva divertito mentre Alice si sedeva al suo fianco.
"È meglio che mio fratello ci lasci perdere, altrimenti in tour non potrò sopportalo." Andreas rise di nuovo, stava per rispondere ma qualcuno chiamò Alice al suo telefono e lei fu costretta ad allontanarsi per rispondere. Andreas la osservò per qualche secondo, poi accese la tv e iniziò a giocare alla playstation. Nonostante avesse trentenni passati, ancora si divertita a giocarci. Quando Alice tornò, lui era impegnato in una partita e non le prestò alcuna attenzione.
"No, fammi capire.. io ho cacciato mio fratello per rimanere soli e tu ti metti a giocare?" borbottò Alice osservando il suo ragazzo. Sembrava un bambino in quel momento. Lui non le rispose e continuò a giocare, allora Alice si mise al suo fianco e si avvicinò sempre di più a lui. Lo vide irrigidirsi quando sfiorò il suo collo con la punta del naso.
"Alice, così mi fai perdere." mormorò con la voce più bassa quando lei iniziò a lasciargli dei baci sul collo. Sorrise vittoriosa, sapendo che di li a breve l'attenzione di Andreas non sarebbe stata più per quello stupido gioco. E così, mentre Andreas cercava di rimanere concentrato sul gioco, Alice continuava a baciarlo. Andreas perse completamente la concentrazione quando Alice iniziò ad accarezzargli la gamba, partì dal ginocchio fino a salire sempre più sopra. Andreas trattenere il respiro. Si voltò verso di lei cercando di resisterle e dirle di smettila, ma lei lo baciò prima che lui potesse dire altro. Andreas lasciò il joystick sul divano abbandonando completamente il gioco, portò le mani sui fianchi della sua ragazza e ricambiò il bacio.
"Sai di giocare sporco?" domandò sulle sue labbra mentre la mano di Alice era sempre più vicina alla sua intimità. Lei non rispose, sorrise soltanto prima di baciarlo ancora. Andreas la tirò verso di se, la fece sedere su di lui e poi si stese sul divano per stare più comodi. Era la prima volta da quando stavano insieme che si spingevano fino a quel punto e a nessuno dei due dispiaceva quell'intimità. Anzi, entrambi volevano di più.
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Another love
FanfictionÈ la storia più antica del mondo. Un giorno hai 17 anni e stai pianificando il futuro e poi piano piano, senza rendertene davvero conto quel giorno è oggi. E poi quel giorno è ieri. E questa è la tua vita.