Era una mattina del 1983.
Lynn Grethor era un ragazzo di colore, pelle scura ma, non troppa, occhi verdi, capelli cortissimi e neri.
Aveva una faccia ovale con un naso che secondo lui era grosso come una patata acerba, mentre sua nonna gli aveva sempre assicurato che era sempre un "bel nasino"; lei era morta ma lui non cambiava opinione.
Si alzò dal letto, erano le dieci. Il suo piede sentì qualcosa che lo punse, guardò nell'oscurità: all'inizio gli pareva di vedere due grandi occhi azzurri che lo fissavano, poi mettendo a fuoco, capì che era il pupazzetto di Freddy.
Cosa l'aveva punto? Guardando a fianco di Freddy c'era il suo giocattolino preferito: un uncino di Foxy, la volpe rossiccia, aveva grattato sulla plastica dell'uncino rendendolo veramente appuntito; la cosa aveva fatto arrabbiare la sua madre adottiva, Deitra, non gliela aveva tolto ma, non era potuto uscire per tre giorni.
Deitra era sua madre, da quando gli era morta la nonna due anni fa, quando aveva solo dodici anni; anche se era di pelle bianca non gli importava. Prese l'uncino e lo mise sulla scrivania.
Si vestì e indossò un pantalone marrone scuro e una maglietta giallo zebrato di nero, vide Deitra che stava bevendo dalla tazza raffigurante dei fiori, la preferita di lei; dall'odore stava sorseggiando il caffè. Prese la sedia del tavolino, si sedette e prese il latte, lo versò in un bicchiere e mangiò dei biscotti, visto che erano già a tavola.
Deitra lo aveva adottato seppure fosse molto giovane, al momento aveva 22 anni; capelli castani, occhi blu, alta un metro e ottanta, fianchi stretti: uno schianto. E faceva pure la stilista.
Lynn non capiva bene perché non si cercasse un ragazzo, non gli era chiaro neanche perché avesse deciso di adottarlo.
Più che madre, era una sorella per lui; Deitra chiese, guardando fuori dalla finestra, con una voce gentile ed educata< Stamattina al Freddy Family Diner ci dovrebbe essere un compleanno, credo> Lynn domandò, curioso< Sai chi è?> Deitra per un attimo s'irrigidì, Lynn se ne accorse
< Chi è?> Deitra rimase un attimo in silenzio< Il figlio di uno degli addetti degli animatronics, quel bambino che piange...> Lynn lo conosceva bene, aveva cercato più volte di far amicizia nonostante continuasse a piangere, alla fine aveva scoperto che suo fratello gli faceva dei scherzi tremendi con la maschera di Foxy.
Proprio qualche giorno prima, l'aveva tirato fuori dal magazzino in cui c'erano i vari pezzi e teste degli animatronic; si era sdraiato per terra il poveretto, e non smetteva mai di piangere per la paura.
Lynn finì di fare colazione, disse tranquillo:< Almeno forse potrò assaggiare una fetta di torta, sempre che non mi scaccino>. Sua madre gli gettò un'occhiata di fuoco:< Lynn non devi mai scherzare sul fatto di essere di colore, una volta vi uccidevano anche senza un motivo>. Lynn, rispose neutro:< Lo so...>.
Si vestirono è andarono al Freddy Family Diner, da casa a lì ci volevano almeno quindici minuti in auto. All'ingresso trovarono una guardia che li conosceva bene e li salutò:
< Signora Hads, siete sempre una persona fantastica, anche a te Lynn, come vanno le vacanze?> Deitra sorrise cordiale:
< E' sempre un piacere vederla, la festa è già iniziata?>.
La guardia rispose imbarazzata:< Ci vuole ancora un po' ma, conoscendo suo figlio non è mai stato un problema> Lynn aveva solo occhi per Freddy Fredbear, si avvicinò al palco, insieme a Bonnie Fredbear che suonava la chitarra. Il primo era un grosso orso giallo meccanico, con in mano un microfono, una bombetta in testa e un fiocco nero; Bonnie invece era un coniglio con delle orecchie lunghe,, leggermente piegata da un lato un orecchio, sul color giallo, c'era un pochino di verde su un fianco... muffa? Difficile dirlo.
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Black Freddy
FanfictionLynn, ragazzo di colore, scoprirà che ciò che assistè nel 1983, nella Freddy Family Diner, si ripercotuerà negli anni avvenire nelle future pizzerie, unendosi a ciò che lui presto considererà come un dovere verso di essi. "Loro...sono la mia famigl...