23 Febbrario, 2003
Golden e gli Endo-operai stavano mettendo in sicurezza il pezzo che collegava la nuova pizzeria con il tunnel, ovviamente nessuno voleva uscire dalla botola per paura di qualche guardia o persona possibilmente nei paraggi.
Avrebbero aspettato anche giorni per capire se conveniva uscire subito o no.
I Toy erano poco pazienti visto che volevano rincontrare i loro vecchi amici, Puppet li fermava ogni volta che si avvicinavo all'unico oggetto che li separava dalla superfice.
Infatti fu molto vigile anche con gli Endo-operai durante i lavori, se credeva che il lavoro di "collegamento" potesse udirsi e creare sospetti, fermava i lavori immediatamente.
Black cercava un po' di ironizzare di quanto fosse diventato paranoico la marionetta, la quale gli lanciava occhiatacce.
Toy Freddy un giorno decise di presentarsi da Black assieme a Toy Bonnie e Mangle.
Il ragazzo stava leggendo un romanzo per far passare il tempo, sentendo i passi pesanti dei animatronic avvicinarsi posò il libro e li squadrò serio<Che volete?> Mangle si fece avanti<Vogliamo rivedere i nostri amici, entro 24 ore!><Mi stai dando un ordine?> Black guardò male Mangle, ma non se la prese molto visto che condivideva la loro impazienza anche se non la dimostrava.
Toy Bonnie emise un sospiro< Tu vuoi proteggere la tua famiglia o no? Ti ricordo che non solo tu sei stato massacrato da quei bastardi> Black strinse i pugni al ricordo dei calabroni per poi sorridere ricordando cosa gli aveva riservato a loro.
Black si alzò e fece un gesto come per sgranchirsi la schiena, rispose schietto<Almeno li ho fatti fuori><Ma ora dovremmo vedere come stanno Old Freddy e gli altri> Nighmare Black prese a parlare tramite il ragazzo <Carissimo Toy Freddy, ti ricordo che loro non sono più dei "Old" casomai sono dei "new"...casomai sareste voi gli...> Black riuscì a prendere il controllo prima che terminasse la frase.
Però il danno all'orgoglio dei Toy di certo non era sfuggito, avevano abbassato lo sguardo, cupi in volto.
Black mormorò, dispiaciuto<Io... ragazzi... perdonatemi, non riesco sempre a controllarlo...> Toy Bonnie alzò lo sguardo e sforzò un sorriso<N-Non fa niente... è giusto che la pensa così> Toy Freddy si girò e se ne andò dicendo<In fin dei conti siamo felici per i ragazzi...> Fu seguito dagli altri due lasciando in una morsa di dispiacere l'ex-umano, il quale mentalmente mandò a quel paese il proprio Nighmare.
Osservò la sua stanza piena di macchinari scientifici e uscì dalla stanza dirigendosi nel ripostiglio che avevano costruito. Più che ripostiglio era il luogo dove ordinavano i materiali rubati/trovati e iniziò a prendere ciò che gli serviva: penna, matite, gomma, temperamatite e fogli. Studiò poi i vari materiali a disposizione per far venire qualche idea su come strutturare il suo progetto e iniziò a prendere varie schede elettroniche, pezzi di schermo, parti meccaniche e cavi.
Prese gli attrezzi e andò nella propria stanza e si iniziò a sentire che stava costruendo qualcosa.
JJ e BB provarono a sbirciare, ma vennero colti in flagrante quando Black uscì per prendersi una boccata d'aria fresca, li sgridò severo e ritornò a lavorare.
Nel mentre però Golden decise di dare uno strappo alla regola e si teletrasportò in qualcosa che lo attirava istintivamente.
Si ritrovò a guardare un corridoio abbastanza buio senza riuscire a muoversi<Ma che cazzo...?> Si rese conto dopo qualche minuto di trovarsi all'interno di un poster e questo lo fece sbuffare pazientemente, riflettendoci però si rese conto che riusciva a vedere una porta da cui filtrava della luce , alzando lo sguardo notò una telecamera che subito dopo iniziò ad emettere una lucetta rossa, segno che qualcuno da quel momento lo stava guardando.
Golden andò nel panico e il primo pensiero che gli venne in mente fu il più semplice "uccidere" Si teletrasportò chiunque fosse in quella stanza, ma il poster gli aveva messo fuori uso le articolazioni, tant'è vero che si trovo seduto per terra a fissare un uomo vestito da guardia e fu allora che gli parve di vedere la divisa color viola.
L'uomo tolse il tablet e lo vide, spaventandosi che quasi cadeva dalla sedia.
<GROOOOOWWW> Emise Golden ad un palmo dalla sua faccia e vide quell'uomo svenire, lasciando sorpreso l'orso giallo che squadrò la guardia e rivide la divisa blu.
Rendendosi conto di ciò che aveva fatto, ristabilì i suoi arti e iniziò a scuoterlo e come dava cenni di risveglio si teletrasportò via.
Golden era ritornato in camera sua e si guardò le mani, mormorò perplesso<Che diavolo mi è successo?!> Si sedette su una panca in ferro e si mise la testa fra le mani.
<Pensi ancora di avere tutto sotto controllo, eh?> La parte malvagia di lui lo derise e Golden rispose, frustato<Sei stato tu, pezzo di merda?!><Forse... semplicemente chi lo può sapere, il vostro capo? La verità è che non avrete mai il controllo di voi stessi!> Con quella frase non si fece più sentire, nemmeno alle provocazioni dell'altra parte di sé.
Puppet bussò in quel momento e suo fratello andò ad aprirgli, cercando di rimanere calmo<Si?><Dov'eri? Ti ho cercato prima! Non dovevi aiutarmi a rubare le bustine di Dragon Ball!?> Golden rise, erano ancora in fondo dei ragazzini, suo fratello lo guardò male e Golden gli mise la mano sulla spalla<Scusa me lo sono dimenticato. Andiamo ora?> Puppet incrociò le braccia<Va bene, basta che sia il più possibile, visto che ora devi pagare pegno>.
Per un attimo si rividero nuovamente quando erano vivi e Puppet che gli faceva la linguaccia mentre l'orso giallo teneva in mano una maschera di Foxy e sorrideva in maniera dolce, nel suo periodo migliore rivolgeva quel sorriso ai pochi.
Si ritrovarono a fissarsi nella loro situazione odierna, i loro ingranaggi fecero capire che avevano sorriso e si allontanarono.
Alcune persone hanno un legame così profondo che può essere solo piegato e mai spezzato.
Ciao Ragazzi, sono riuscito a fare questo capitolo in pieno periodo di esami! Sto anche aggiornato Revolution per farmi perdonare, ci si sente! :D
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Black Freddy
FanfictionLynn, ragazzo di colore, scoprirà che ciò che assistè nel 1983, nella Freddy Family Diner, si ripercotuerà negli anni avvenire nelle future pizzerie, unendosi a ciò che lui presto considererà come un dovere verso di essi. "Loro...sono la mia famigl...