10: Bande

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Lynn si svegliò quattro ore dopo, alle dieci e venti per essere precisi, si vestì e fece colazione, aveva preso e continua a girarselo tra le mani il suo vecchio-uncino giocattolo. Il ragazzo sembrava ansioso come se aspettasse un'illuminazione proveniente dal cielo, ma nulla di tutto ciò accadde.

Si sentiva in parte frustato dal fatto di non poterli aiutarli e loro non contribuivano, doveva scoprire il segreto che essi custodivano.

Scosse la testa sapendo che qualcosa gli sfuggiva sotto i suoi stessi occhi, ma cosa?<...Perché non mi parlano?> Sussurrò a se stesso.

A sorpresa sentì la porta d'ingresso aprirsi e andò a vedere chi fosse e leggermente stupito Deitra era rientrata in casa<Che ci fai qui?> Chiese facendola sobbalzare, rispose con un sorriso<Pensavo che stessi dormendo! Mi hai spaventata> Ridacchiarono prima che la giovane donna completasse il discorso<Oggi c'erano dei lavori anti-sismici improvvisi, hanno saputo che il nostro edificio ha qualche problema e quindi giornata libera> Lynn percepì una leggera nota di delusione e incrociò le braccia<Cosa c'è che non va? Non vuoi stare con il tuo fratellino?> Deitra sospira, era leggermente angosciata<Avevo la possibilità d'invitare quel ragazzo....> Lynn l'abbracciò comprensivo.

Lynn si preparò per uscire con la sua madre/sorella e andarono in un bar che conoscevano molto bene, si chiamava "The King Bar", il proprietario era una donna con la faccia un po' rugosa, ma non badava alla bellezza esterna, preferendo quella interna dell'intelletto alle persone, era stata la docente di sostituzione di Deitra un tempo, la donna si chiamava Essie.

Come li vide entrare li salutò cordialmente con un abbraccio, voleva bene ad entrambi tanto da offrirgli sempre un dolcino in omaggio, era sempre stata una donna meravigliosa.

Si presero entrambi un cornetto e un caffè, Essie con un amplio sorriso chiese come andavano le cose, Lynn parlò del suo lavoro, ma niente su ciò che accadeva realmente. Deitra disse il motivo del suo giorno libero ed Essie mentre serviva i clienti continuava a conversare con loro, erano i suoi pupilli in fondo, trattava quasi tutti i ragazzi come se fosse una madre, in effetti aveva un diploma come psicologa da quanto Lynn sapeva.

Si ricordò come lo aveva aiutato ad usare una macchina e una moto, per gli esami e alcuni compiti. Pensandoci attentamente si considerava davvero molto fortunato ad avere persone del genere accanto.

Il rumore del campanello fece distogliere lo sguardo di Lynn, puntandolo verso la porta: c'erano due uomini e una donna con berretto e uno scalda collo alzato per coprire la bocca, tirarono fuori delle pistole e intimarono il silenzio<QUESTA E' UNA RAPINA! NON FATE SCHERZI O VI FACCIAMO SECCHI> Disse l'uomo più anziano, la donna aprì un sacco intimando di buttarci dentro portafogli e altri oggetti di valore.

A Lynn venne un colpo al cuore eppure qualcosa in lui lo fece ribollire di rabbia quando vide uno dei due uomini minacciare la madre di due bambini<Ehi! Preditela con uno della tua taglia e non con una madre!> Gli sfuggì dalla bocca quella frase decisa, l'uomo gli si avvicino puntandogli la pistola in fronte<Senti ragazzino, io faccio ciò che cazzo voglio! TU! INGINOCCHIATI!> Come Lynn capì che si riferiva a Deitra, ci mise un attimo a capire le intenzioni del malvivente e non ci vide più.

Abbassò la testa di lato per evitare che la pistola continuasse a puntarlo e mentre un colpo rimbombava, ferendogli di striscio la testa, riuscì a tirare un cazzotto all'uomo talmente forte da sentire le ossa della sua faccia e della propria mano scricchiolare.

Il pugno stese l'uomo mentre i complici si voltarono, due uomini si buttarono sul complice, immobilizzandolo. La donna, invece aveva solo il sacco in mano si ritrovò il fucile di Effie puntato, Effie aveva sempre con se sotto il banco un fucile a pompa avendo il marito militare.

Lynn pestò il polso dell'uomo rompendo l'articolazione e a fargli mollare la pistola, mentre egli gridava dal dolore la prese e gliela puntò<Chiedi scusa a mia sorella, stronzo!> L'uomo lo guardò con sfida<Altrimenti?! Cosa pensi di fare negro!?!> Deitra non riuscì a fermare suo fratello che tirò un'altra pedata che però fu sulla mano, l'uomo urlò di dolore mentre Essie e le altre persone lo guardarono, stupiti <NON.OSARE.PRONUNCIARE.QUELLA.PAROLA!> Deitra gli accarezzo la schiena per farlo calmare, prese l'altra pistola del complice e le smontò abilmente mentre arrivava la polizia.

Dopo che arrestarono i tre criminali e lasciato una deposizione, Lynn non passò nessun guaio per fortuna, Essie chiese alquanto sorpresa<Come sai smontare la pistola? Mio marito era un militare e mi ha insegnato come smontarle e montarle come se fossero dei giocattoli> Deitra e lui divennero cupi, il ragazzo sospirò e raccontò una parte buia della sua storia.

<Quando avevo diciassette anni...due anni fa... un mio amico m'invitò di far parte di un gruppo in cui si guadagnava bene, era la gang dei calabroni, all'epoca mi occupavo solo di piccoli affari del tipo di dove piazzare la merce e come nasconderla, però avevo chiarito con il boss che io non volevo avere a che fare con la droga, visto che una volta per poco non mi beccò Deitra... fatto sta che scoprì che commerciavo armi, all'inizio m'interessarono, ma tutto cambiò quando vidi uccidere un uomo. Non lo sopportai e quando mi minacciarono...bhe...> Sospirò profondamente<All'inizio feci finta di abbassare la testa e continuare il mio sporco lavoro, ma iniziai a contattare la polizia in anonimo avvertendogli di come prenderli e di prepararsi a prenderli in cambio della mia immunità, disfare una banda sarebbe stato un bel successo per le forze dell'ordine e dopo solo qualche settimana diedi il via alle forze dell'ordine e per farmi riconoscere ruppi di proposito un bicchiere prima dell'irruzione a casa del boss, mi arrestarono come gli altri e dopo aver verificato un po' di cose come d'accordo fui libero, invece tutti quegli stronzi furono chiusi al fresco... ho saputo di recente che qualche hanno fa, alcune bande li hanno massacrati in carcere e bhe... io sono l'ultimo calabrone a quanto pare> Essie era rimasta sorpresa però abbracciò il ragazzo, sussurrandogli<Grazie di avermi raccontato la verità>.

Mentre tornarono a casa Deitra lo mise sotto il suo braccio, protettiva<Mi ricordo ancora... un anno fa... come lo hai scoperto di essere l'ultimo e temevi di essere in pericolo mi hai raccontato tutto, sai cosa penso? Che questo fatto ci ha unito in un momento difficile per entrambi> Lynn sorrise e sentì le calde labbra di lei posarsi sulla fronte<Ti voglio bene fratellino><Anch'io sorellona > Entrambi sorrisero e tornarono a casa.

Dopo aver pranzato, Lynn attese che Deitra andasse a riposare mentre lui andò in camera e tirò fuori da un forziere giocattolo, una chiave, aprì un cassetto e dopo alcuni oggetti di valore, tirò fuori una pistola, una 9mm, la smontò e la lucidò pezzo per pezzo.

Aveva nascosto alla polizia quest'arma per proteggersi, si era promesso che avrebbe protetto la sua famiglia e chiunque volesse bene da mani avide e sporche di sangue.

Non sarebbe mai voluto ritornare a fare quello che aveva fatto, vedere lo sguardo vitreo di un uomo gli aveva lasciato incubi ogni notte.

Rimontò la pistola e controllo i colpi nel caricatore, rimise la 9mm nel cassetto che chiuse subito dopo a chiave e andò a riposarsi.

Si risvegliò con un forte mal di testa e i toccò la tempia e sentì qualcosa bruciare, la pelle si era gonfiata e andò a mettere del ghiaccio e a disinfettarla per precauzione.

Rimase tutto il pomeriggio a casa per riprendersi e si preparò per andare a lavoro dopocena, adesso, se la sarebbe vista con gli animatronic e prima di andare prese una sorta di tavola con una maniglia interna.

Mentre andava al lavoro si mangiò un panino, si era fasciato la testa e mal di testa o no, proseguì il suo lavoro da guardia notturna.

In fin dei conti.... Anche se i robot gli nascondevano dei segreti... aveva ancora voglia di giocare qualche scherzetto a Puppet.

Ciao! Mi dispiace avrci messo così tanto ma ho tante idee nella testa che mi è difficile inserirle senza creare poi casini, capite? Quindi perdonatemi se non pubblico così frequentemente. Ma alla fine conta il risultato, non credete?

Anche se questo capitolo è un po' distaccato... vabbhe, BUONA LETTURA!

Black FreddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora