25: La ferocia di un Nighmare e la determinazione dell'ex-umano

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Black si ritrovò nell'ex stanza di Golden Freddy, roteò in mano il proprio nervoso, rendendosi conto che era in ansia per ciò che sarebbe accaduto, di sicuro Nuighmare Black lo aveva spiato, si era sentito i suoi occhi possessivi su di lui, ma lo aveva ignorato, dimostrandogli che lui non aveva più paura, al contrario, era il momento di smetterla di tremare come un bambino e fare ciò che doveva fare da tempo:

fermare il proprio lato oscuro.

L'orso nero si guardò ogni pezzo di se' per assicurarsi che il suo stesso corpo non lo tradiva durante lo scontro.

Dopo ciò, aprì la porta e si diresse verso la sala grande e ad sua sorpresa Nighmare gli stava porgendo un cilindro nero con un nastro marrone scuro<Penso che ti porterà fortuna, ragazzo> L'animatronic-incubo lo guardò rassicurante, Black d'istinto lo abbracciò<Grazie Nighmare... sapevo che non eravate nati cattivi> Nighmare ricambiò l'abbraccio e rispose schietto<Nessuno lo è. Ora va e vinci... altrimenti ritorneremo peggio di prima> Black indossò il cilindro che gli calzava a pennello ed entrò.

Ad attenderlo seduto sul palco c'era Nighmare Black, era un orso nero come lui, ma con dei pezzi rovinati e gli occhi bianchi guizzarono verso di lui per studiarne le possibili mosse<Sei venuto, inetto...> Quando parlava la bocca anormale ogni tanto si apriva mostrando un po' di cervella marce e nulla di più.

Black si mise a pochi metri da lui e osservò gli artigli del Nighmare<Ti piacciono?> Lo schernì quest'ultimo muovendo la mano per ammirarli e compiacendosi di sé stesso, nel chiaro intendo di vantarsene, infastidendo Black, il quale rispose a tono<Non vedo l'ora di tagliarti quella lingua biforcuta, scemo> Nighmare Black sibilò beffardo e si alzò, mise un piede in avanti e le braccia protese verso Black, posizionato ad attaccare.

L'orso nero premette un pulsante sul microfono e attraverso dei pezzi di ferro che si posizionarono in una maniera ordinata tramite i meccanismi, una catena a forma di rombi allungò la metà della sfera del microfono allungandolo di ventiquattro centimetri mentre delle lamette si assemblarono in maniera scorrevole diventando un'unica lama, formando cinque lame attorno alla catena di rombi<Spero proprio che la mia spada ti faccia soffrire il più possibile, bastardo> A quelle ultime parole dall'altra sfera del microfono uscirono delle leggere lamette esterne come rendere pericolosa anche quell'ultimo pezzo.

Si mise in posizione e Nighmare Black partì attaccando senza aspettare oltre, i suoi artigli facevano sentire tutta la forza che ci metteva, cercando di spezzare Black che rimaneva sulla difensiva, ritrovandosi a indietreggiare mentre l'incubo guadagnava terreno.

Black parava i colpi dell'avversario e lo studiava con più attenzione possibile, visto che non aveva avuto modo di allenarsi con la propria arma.

Notava che Nighmare Black dimostrava nei suoi attacchi tutta la furia, infatti come bloccò con entrambe le dita-artigli la spada tentò di azzannarlo.

Black gli mise un piede sullo stomaco e si buttò per terra per poi spingerlo in quel punto e farlo cadere più in là, rotolando. Entrambi si rialzarono e l'incubo ringhiò per poi gettarsi addosso senza un attimo di tregua, l'ex-ragazzo in risposta si scansò e lo ferì di striscio.

<Devo ammettere che fino ad ora sei stato bravo, ora che dici di fare sul serio?> Ridacchiò il Nighmare e si diede in un nuovo assalto, stavolta però mentre Black stava per parare un attacco laterale, Nighmare si arrestò per dirottare il proprio braccio in un affondo, Black riuscì a deviare per un soffiò la finta dell'incubo e lo guardò negli occhi, sorridente<Hai fatto un errore stronzo!> Roteò la spada tagliando di netto il braccio, Nighmare Black emise un urlo di dolore e indietreggiò, si guardò il braccio con una smorfia, da esso sgorgava del liquido roseo con alcune chiazze nere.

Black rimase però sorpreso nel vedere l'incubo ridere, il braccio si riattaccò e l'incubo spiegò altezzoso<Nel limbo sono io quello avvantaggiato, non puoi uccidermi né chiudermi in una stanza, stupido illuso!> Senza aggiungere altro si ributtò su di lui penetrando nella sua guardia e ferendolo alla vita, Black gemette sorpreso, indietreggiò velocemente allontanandosi e si premette con la mano libera la ferita.

Nighmare osservò compiaciuto lo sguardo abbassato di Black e iniziò a girargli attorno<Dimmi... credevi davvero di battermi?><Si...><E lo credi ancora?> Chiese tagliante l'incubo.

<Certo> Questa risposta destabilizzò per qualche secondo l'incubo il quale mosse le mandibole irritato<E come credi di riuscirci, illuso?> Black alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi, i quali non brillavano più di rosso, erano vuoti, difatti esordì semplicemente<Tu sei il MIO Nighmare, ILLUSO e ciò comporta che in un modo e nell'altro sarai legato a me!> Black si buttò addosso al Nighmare colpendolo velocemente con i fendenti, tant'è che non riusciva in tempo a rigenerarsi<HaI MiNaCciAtO La NoStrA FamIgLia, La ProTteGerO Da dEnTro e Da fUori!> Continuò ad infierire senza dar fiato al proprio avversario, avanzando si notava che solo il braccio che teneva la spada si muoveva mentre l'altra rimaneva penzolante al fianco.

Nighmare Black ruggì frustato ed un'ondata di fuoco fece allontanare l'orso nero, il Nighmare si rigenerò affaticato, gli occhi però dicevano il contrario del suo animo: era ancora determinato a vincere<Io però ho il potere del fuoco ex-umano! Perché la mia furia scaturisce la fiamma necessaria perché si realizzi!> Dagli artigli dall'incubo scaturirono delle fiamme roventi che mancarono Black, era scomparso dalla sua visuale<Ma cosa?...><Anchio ho del potere, l'elettricità segue colui che non deve per forza agire ogni volta che vuole, ma solo al momento più adatto anche se può essere una decisione imprecisa> Black era lì, dietro di lui con alcune scintille che si propagarono su tutto il corpo, i suoi occhi erano nuovamente tornati rossi.

Fu un attimo: Il fulmine che scaturì facilmente Black, colpì in pieno Nighmare Black che si ritrovò semi-cosciente, sprofondato di un metro nel muro.

Black si teletrasportò da lui e all'altezza della vita apparve una catena nera che li circondò la vita.

Nighmare Black si ritrovò dentro di lui, era stato fermato ma mai domato completamente, in fondo era l'incubo di Black.

Come uscì i Nighmare chinarono il capo, ma a gesti frettolosi e alquanto imbarazzanti Black gli fece intendere che loro facevano parte della sua famiglia.

Nonostante Nighmare Black aveva perso, girovagando nella mente di Black ripensava alla lotta, perplesso.

Come lo sapeva Black dei suoi poteri? Gli ci volle poco per capire una cosa: in qualsiasi modo si sarebbero combattuti a vicenda come sarebbe sempre stato, in un modo o in un altro avrebbero combattuto alla pari.

Ciao ragazzi! Scusate se ci ho messo di più, ma non è semplice descrivere uno scontro ne tantomeno la spada di Black. Pardon per il tempo perso e buona lettura.

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